Re: Set-up per soffiato, apertura larga o stretta?
Citazione:
Originariamente Scritto da MyLadySax
Nubechefugge, suona il si nel registro medio e, portando il labbro inferiore più verso la punta dell'ancia, nonché aiutandoti con la gola (è un po' come cantare), prova a suonare, mantenendo la posizione del si, prima il sib, poi il la, quindi scendi più che puoi. A questo punto, senza riportare il labbro alla posizione di partenza (cioè col labbro sempre spostato verso la punta dell'ancia), torna a intonare il si e dal si scendi gradualmente nel registro grave. Vedrai che, esercitandoti, otterrai il soffiato.
Aggiungo un particolare non trascurabile: il Maestro che mi ha insegnato, a suo tempo, il soffiato è stato il Maestro, negli anni della sua formazione, di Francesco Cafiso.
Aggiungo anche che il labbro deve essere il più rilassato possibile.
Re: Set-up per soffiato, apertura larga o stretta?
Il soffiato parte dal ventre, spesso ci trae in inganno il nome, che si riferisce alla gola, ma è da giù che va sostenuto, le labbra devono solo controllare e adeguarsi all'intenzione, non è una tecnica il soffiato, è una voce per momenti intimi, o non soffia che aria fredda.
Re: Set-up per soffiato, apertura larga o stretta?
Zkalima, così depisti Nubechefugge :lol: ! Fa' che apprenda questa che per te non è una tecnica come l'ho appresa io (e tanti altri) e poi ci facciamo tutti, Nubechefugge compreso, una bella discussione sui massimi sistemi della musica.
Però, Nubechefugge, Zkalima ha ragione nel sostenere che il soffiato va sostenuto da giù, altrimenti il suono perde di consistenza, e altra cosa sacrosanta che Zkalima ti dice è che va sorretto dall'intenzione (come tutto, d'altronde).
Re: Set-up per soffiato, apertura larga o stretta?
Ladysax, non è depistaggio, è che non bisogna essere pallidi, bisogna sbagliare con l'intenzione giusta, provare a raggiungere quello che si ha dentro, poi, con calma arriva la spiegazione tecnica che ci aiuta a perfezionare, così il suono rimane nostro, con peculiarità che nascono da un'esperienza, se parti dalle tabelline arrivi alle moltiplicazioni e produci conti che tornano, il soffiato nasce da un errore tecnico, da un'imboccatura sbagliata, per esprimere un'emozione, non trasformiamolo in un compito da eseguire correttamente; lets make mistakes! :saxxxx)))
Re: Set-up per soffiato, apertura larga o stretta?
Tutti consigli utilissimi e non temere per il depistaggio: è ovvio che il soffiato nasce da dentro, ma dovendo dare dei consigli necessariamente devi razionalizzare il più possibile ed indicare delle tecniche, anche approssimative ma che ti devono portare sulla strada giusta: ci state riuscendo benissimo. Sto facendo esercizi.
P.S. Sbaglierò, ma mi è sembrato in alcuni brani che ho ascoltato, che nel soffiato l'inspirazione sia più ravvicinata da quello che avrei detto (quasi un inspira e soffia, inspira e soffia e alla via così......)
Re: Set-up per soffiato, apertura larga o stretta?
No nube quando registri brani con il soffiato i microfoni sono settati in maniera molto sensibile tanto che ascolti agevolmente anche l'inspirazione.
Secondo me cambia poco il modo di respirare cambia l'imboccatura e cambia il modo di attaccare il suono. Per qualcuno il subtone (altro modo di dire il soffiato) è tanto spontaneo che diventa un difetto una specie di vizio.
Re: Set-up per soffiato, apertura larga o stretta?
E non mancare di ascoltare sassofonisti come Ben Webster e Stanley Turrentine!
Buon lavoro :saxxxx))) .