Io sono compreso in quel tantiCitazione:
Originariamente Scritto da Filippo Parisi
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Io sono compreso in quel tantiCitazione:
Originariamente Scritto da Filippo Parisi
Ovvio. E' come l'ancia. Suoni con la 2,5? La 2? Bahhhh io meno di 3,5.....nisba. Sembra come i bimbi che giocano a chi ce l'ha più lungo. L'apertura maggiore comunque comporta indubbiamente un certo vantaggio: è più "free blowing" ed ha maggior volume. E questi sono dati oggettivi, sempre che chi soffi abbia raggiunto il minimo sindacale nella tecnica d'emissione. Ma non è mica per forza di cose "meglio" anche perchè come ben ha detto phatenomore in un post passato se anche suoni un becco 10 e poi stringi come un forsennato l'apertura la porti a 5..... :ghigno:Citazione:
Originariamente Scritto da pumatheman
Quindi ognuno si scelga il miglior becco, soggettivamente, facendo sempre attenzione a non stringere ;) Io sarò una ciofega ma anche se non uso il salvabocchino non resta il minimo segno sulla parte superiore del becco.
Citazione:
Originariamente Scritto da FabioAltoSax
Come ti ho detto non capivo se parlassi con me o con tzadik. Comunque le mie cagat.....i miei samples sono nella sezione "I nostri files", dove ho messo roba un pò con tutti i becchi che ho utilizzato di più.
Q u i ho appena registrato qualcosa con il Soloist...fammi nero, mi raccomando.
con te....Citazione:
Originariamente Scritto da Filippo Parisi
François Louis dice che Henderson Ha un suono meraviglioso, ma non si sente se non lo amplifichi.
La questione dell'apertura e dalla durezza delle ance è moooooolto relativa, ma bisogna dire che fuori da un certo range deve essere giustificata da esigenze particolari.
Per esempio Gato Barbieri suona con ance 1,5 e non si può dire che il suo suono manchi di virilitÃ*, Cisi suona con un'apertura 24* con ance di noce nazionale n° 14 o 15 :ghigno: e ha un suono poderoso, ma perfettamente controllato, per me che sono nessuno è impensabile tirare fuori un sospiro con un bocchino meno aperto di un 7* e con ance morbide, ma con una 3 rico ho difficoltÃ* sui bassi.
Il suono prima nel cuore e nella testa, e poi si cerca il setup.
Ciao Filippo, il soloist vintage è un becco strepitoso, io ho un E originale scritto sulla tavola, long shank e sono 10 anni che sul contralto suono solo questo, a parte il meyer new york per lead alto b.band solo perchè ha più punta..il soloist è un becco dai colori strepitosi, un'ebanite che rende il suono veramente molto"umano" e naturale. Riguardo al volume beh, sul tenore per i miei canoni scuriva un pò troppo ma la pasta di suono è pazzesca cmq!
Per l'apertura non è un problema con i becci vintage!nel senso che è tutta un'altra storia sulla qualitÃ*..per farti capire il meyer ny che ho sull'alto è un 4! quando l'ho preso avevo anche un 5 a disposizione ma non era una questione di volume ma di più "aciditÃ*" o meno..il 5 era più acidulo aveva meno "warm"..il mio 4 non ritoccato suona molto più di un meyer 7 odierno!! Il soloist è uno dei becchi con la qualitÃ* di suono, ricchezza, pregnanza, calore che esistano!! E' un becco un pò meno immediato di altri ma appena lo capisci sarÃ* dura che riuscirai a staccarti da lì! :D PJM
Non serviva Francois Louis per capire questo... è inverosimilmente scuro ed è bello per quello, il suono di Joe Henderson.Citazione:
Originariamente Scritto da zkalima
Non penso che per lui sia mai stato un grande problema... avere un suono così scuro! :zizizi))
i soloist son davvero ganzi :zizizi)) io ho avuto/provato solo gli short, sia per alto che per tenore...
hanno una definizione, un emissione ed una omogeneitÃ* davvero bellissime.
poi è incredibile l'equilibrio che hanno accoppiati ai markVI e in generale a sax dal canneggio tipo selmer; mentre su canneggi "particolari" tipo conn.... funzionano molto meno bene (parere personale)
boh....ho uno short "G" originale per alto (assolutamente meraviglioso) e non riscontro questi problemi sul registro grave.Citazione:
Originariamente Scritto da Filippo Parisi
fabio menaglio mi ha detto che, volendo, un "C" si può aprire anche a 0.150... e che modificandoli si ottengono risultati migliori quando c'è un bel gap tra apertura originale e apertura finale.
E ce lo so Andrea. Però lì si parla di riscaldare l'ebanite sino a poterla modellare. Ora sinceramente su un pezzo del genere -che costa quanto costa....- non me la sento di cambiargli financo la "struttura atomica" :lol:
cosacheccosa? :shock: come riscaldare l'ebanite? non lavorano il bocchino con degli utensili e basta...senza trattamenti termici o altre diavolerie......?Citazione:
Originariamente Scritto da Filippo Parisi
Negativo cumpÃ*. Puoi chiedere sempre al buon Fabio che è bravissimo anche in queste cose. Per arrivare a certe aperture (partendo da quelle molto chiuse) è ovvio che devi modificare un bel pò di cosette altrimenti il becco non ti suonerÃ* proprio e quindi procedono in questa maniera. Se è fatto bene esce sicuramente un lavoro splendido ma io sinceramente su un Soloist Short Shank originale.....no no no :smile:
Piuttosto comprerei direttamente un Soloist modificato, spesso si trovano in vendita lavorati da Powell oppure Ted Klum, ed in entrambi i casi si va sul sicuro (anche se...mai dire mai...).
Di solito l'apertura modificata si aggira sempre intorno al 108, quindi un 7*, che mi pare più che accettabile e media.
Io sto usando un Air Flow, modificato non si sa bene da chi (zona Boston ;)) che sicuramente in origine aveva un'apertura molto chiusa, ora è intorno al 110, una bomba, anche se nel registro grave bisogna prestare un minimo di attenzione.
Se il il reface è fatto a dovere non ci sono problemi! :saputello
Personalmente non vedo l'utilitÃ* di avere un bocchino aperto a 0,160"...
Non penso sia proprio necessario piegare la punta del bocchino se l'entitÃ* del refacing è minima...
Ovviamente passare dai 0,070" (C*) a un 0,115" (8*) comporta sicuramente degli aggiustamenti anche nella zona vicino al tip...
Però, potrebbe essere anche necessario cambiare l'angolo di inclinazione della tavola... :mha!(