Interessante trattamento, una roba nuova che non conoscevo, grazie a Frank che ha condiviso l'esperienza.
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Interessante trattamento, una roba nuova che non conoscevo, grazie a Frank che ha condiviso l'esperienza.
Complimenti Frank per il coraggio e se come dici il risultato finale è soddifacente, allora tutti a Criogenizzarsi. eheh!
Quindi dici che il Sax è stato ibernato senza essere smontato, ma i sugheri e i collanti corrispontendi, hanno retto bene?
Non ha fatto una grinza... ::saggio::
p.s: Grazie a tutti ragazzi!
Immagino che, almeno per curiosita' tua, avrai fatto alcuni sample prima e dopo... se li hai non mi dispiacerebbe ascoltarli! :smile:
Purtroppo non li ho fatti un pò per mancanza di tempo e in secondo luogo perchè la differenza non è tanto udibile, quanto percepibile da chi suona in una maggior vibrazione e contenuto armonico.
Inoltre lo zoom h4 che ho non mi restituisce una resa sonora tale da poter rilevare differenze...
Tieni conto che ho studiato fino a venerdì pomeriggio, alla sera ho portato il sax da Zermani e al lunedì sera ci ho suonato/studiato di nuovo, per cui ero abbastanza fresco.
Sto giusto leggendo il libro di Andrea! Buffe coincidenze.
Interessante il trattamento, e non mi pare nemmeno eccessivamente costoso, pensavo chissÃ* quanto costasse leggendo il primo tread.
Come hai scoperto questa cosa??? era pubbblicizzato da qualche parte??
che coraggio.... :\\: però cavoli c'è giÃ* qualcuno che lo fa in italia....se ne parlava in un topic tempo fa sul forum e sembrava fantascienza..... :ghigno:
:shock: io non mi sarei mai arrischiato.
se il risultato è ottimo è stata una grande iniziativa.
ciao fra
Wow... roba da fantascienza.
Sicuramente un esperimento interessante: sarei curioso di provare sul mio giusto per capire cosa cambi tra prima e dopo il trattamento.
Sulla pagina che hai postato, c'era scritto che il procedimento serve anche ad aumentare la longevitÃ* del metallo. Quasi quasi una ringiovanitina al mio ferrovecchio gliela darei... :lol:
:yeah!) ...che coraggio, e la pelle dei tamponi? non c'è il rischio che questo Week and sui ghiacciai la "rinseccolisca"?
ciao
Non metterei mai il mio sax a -250° :\\: :\\: :\\:
Complimenti per il coraggio.
Il furbone di Steve Goodson di Saxgourmet è giÃ* da molti anni che offre lo stesso servizio.
Pensa che io ho quasi paura a portare il sax in banda, perchè temo per i tamponi causa condizioni atmosferiche... Mi immagino metterlo a - 250 ° C!!!!! Complimenti per il coraggio Frenk, sei la nostra cavia! Adesso sappiamo che con tale trattamente non rischiamo lo scollamento dei tamponi o altre faccende analoghe :cool:
Anche io avrei detto, e anche senza troppa paura di sbagliarmi, che una esposizione a temperature cosi' estreme avrebbe danneggiato non poco i tamponi, ed avrebbe anche influito negativamente sulla colla che li tiene attaccati e sul lubrificante dei movimenti.
E invece... ogni giorno se ne impara una nuova! Pero' io una leggera oliatina ai meccanismi la darei! ;)
.... io invece adesso proverei il provedimento inverso, ovvero portarlo di nuovo a 250° .... ma sopra lo zero :ghigno: a parte gli scherzi, intanto complimenti Frank per il coraggio e poi anche per gli ottimi risultati che senti di aver ottenuto :yeah!) sono parecchio incuriosito anch'io ma non credo che farò una cosa del genere ai mie sax, almeno non per il momento..... preferisco concentrarmi quando posso sullo studio per migliorare le mie capacitÃ*... poi magari in futurò chissÃ*... (non è una polemica, solo un mio personale punto di vista ;)
Effettivamente non ho mai fatto il trattamento su un mio strumento e se lo facessi lo farei solo sul collo e provo a darne una mia modesta spiegazione , teoricamente analizzo il funzionamento di uno strumento musicale e provo a trarre delle conclusioni, che sono e rimangono mie impressioni, il suono prodotto da un sax non e' generato dalla vibrazione del metallo che lo compone in quanto il sax altro non e' che un amplificatore della vibrazione dell' ancia, che trova il suo primo importantissimo impatto con la camera del bocchino, che ovviamente ne puo' condizionare in modo importantissimo, la presenza il volume, comunque le varie frequenze emesse, l' altro componente e' il collo elemento ancora molto vicino all' origine della vibrazione quindi anch'esso puo' ancora influire moltissimo cambiando parametri di materiali, spessore, curvatura, diametro; piu' ci si allontana dall' origine dell' emissione della vibrazione cioe il trio ancia, bocchino, collo e meno si hanno possibilitÃ* di apportare modifiche sostanziose per ottenere elementi migliorativi se non in fatto di intonazione, sicuramente gli spessori dei componenti oltre il collo possono avere importanza per avere un suono piu' o meno scuro o comunque dando per scontato che tutte le misure e forature dello stesso a livello di progetto siano state studiate nel miglior modo per sfruttare al massimo le caratteristiche della vibrazione emessa dall' ancia, detto cio' ritengo che se il trattamento possa influire per un ipotetico 10% l 8 % si otterrebbe solo trattando il collo quindi il 2% rimanente sarebbe pressoche' ininfluente e quindi inutile.