Qui l'argomento era stato dibattuto ...
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Qui l'argomento era stato dibattuto ...
Io uso quella che mi viene più comoda in relazione alla nota prima e a quella dopo o alla frase in generale
LA 3 non la conoscevo proprio, ma non mi sembra ottimale, prediligo l'uso della chiave laterale, ma anche l'altra....dipende dal passaggio
io uso la 1... anche perchè la mia tecnica è abbastanza limitata... quindi riesco sempre ad utilizzarla anche nei passaggi più veloci (che non saranno mai così veloci da non riuscire a farcela)... :lol:
bisogna conoscerle tutte e tre
1) salendo per esempio cromaticamente o scale
2) scendendo stessa cosa
3) comodo per passaggi tecnici: per es. SI-SIb-SI-Do...
Io uso indifferentemente tutte le posizioni...che fa bene alla tecnica
la 2 ottima per principianti!Citazione:
Originariamente Scritto da alto23
Io non sono certo un esperto ma cerco, soprattutto facendo esercizi (per es. scale o salti di terza), di usare tutte le posizioni alternandole, dove qualcosa riesce difficile o suona male insisto perchè credo che sia una buona maniera per migliorare la confidenza generale con lo strumento. Suonando uso la posizione che riesce più agevole rispetto alla nota che segue o precede, ovviamente spero un giorno di poter dire che suonando "potrei usare indifferentemente qualsiasi posizione" ;)
Io invece ho sempre usato un'altra posizione che è una variante della 3:
con la mano destra premuto l'indice al posto del medio.
Per quanto riguarda il discorso delle note reali e delle note d'effetto, io capisco Doc62, perchè per me spesso è un problema parlare con il tastierista che mi sta accanto.
Io sono stato impostato all'antica, e cioè il contralto e il baritono si leggono in chiave di basso, per cui quella nota (terzo rigo bebolle), si legge Reb ed è realmente un Reb (provate con l'accordatore).
Il tenore o il soprano, invece, si legge in chiave di tenore, per cui quella stessa nota si legge Lab e avendo in mano il tenore-soprano, con la stessa posizione, viene fuori il Lab reale.
Questo comporta per esempio che in un gruppo, per eseguire la stessa melodia il tastierista, il contralto, e il tenore hanno tre partiture diverse (scritte ad altezze diverse nel pentagramma) ma leggendo ognuno con la propria chiave, fanno le stesse note e le chiamano con lo stesso nome.
Io le uso tutte e tre, ma più frequentemente la 2 che per me è velocissima.