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Re: orecchio assoluto.
Apollo credo sia una questione di allenamento ed abitudine, succede anche a molti cantanti seppure sprovvisti di orecchio assoluto.
Anche io riconosco "ad orecchio" le note di brani suonati in tonalitÃ* a me piu' familiari, immagino che se fossi meno pigro e studiassi di piu' la cosa si potrebbe tranquillamente estendere a tutte le tonalitÃ*...
Tra i sassofonisti jazz è famoso Paul Desmond per avere l'orecchio assoluto, lessi un aneddoto tempo fa su questa cosa che riporto:
Racconta il giornalista Doug Ramsey che una volta lui e Desmond, che
non si conoscevano, si trovarono bloccati in un ascensore.
Dopo qualche secondo scattò l'allarme e uno dei presenti, spaventato,
gridò "Che cos'era?".
Desmond e Ramsey, contemporaneamente, risposero "Un la bemolle".
Per quanto riguarda gli accordatori di pianoforti io li ho sempre visti accordare ad orecchio...
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Re: orecchio assoluto.
:lol:
veramente carina non la conoscevo.
ciao fra
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Re: orecchio assoluto.
L'orecchio assoluto è un po' una "mitologia" che andrebbe ridimensionata: per chi intendesse affrontare o approfondire l'argomento esiste in merito un testo che è un classico del genere "L'orecchio musicale" di Edgar Willems, in cui viene affrontata anche la peculiaritÃ*... "assoluto"...
Personalmente, trovo un po' ridicolo e ridondante lo stesso termine...si tratta di una peculiaritÃ* per lo piu' innata, che lo studio può rendere "perfetta" in relazione ad un preciso "linguaggio musicale"!
Per molti versi, è associabile ad altre particolari "abilitÃ* mnemoniche" che sono possedute da alcuni individui: ricordare una notevole quantitÃ* di sostantivi o nomi, secondo una certa successione, dopo aver visualizzato un elenco predefinito per pochi secondi... saper ripetere in tempo reale al contrario intere frasi, concetti o nomi senza leggere o saper fare operazioni aritmetiche o matematiche complesse a memoria o quelli che riescono ad imparare interi testi in pochissimo tempo...
Tuttavia, analisi sperimentali effettuate da scienziati cognitivi su soggetti con tali peculiaritÃ*, hanno rilevato le difficoltÃ* che tali soggetti hanno nell'affrontare altri tipi di "abilitÃ*": ad esempio, chi riesce a memorizzare qualunque testo in poco tempo, nella maggior parte dei casi, ha difficoltÃ* nel sintetizzare ciò che ha imparato a memoria con facilitÃ* o nel saper fare analogie/confronti con altri contesti o contenuti...
In tal senso, l'orecchio assoluto riguarda solo la capacitÃ* di distinguere l'altezza del suono...e non altre sue "peculiaritÃ*" non meno importanti quali la qualitÃ* timbrica, dinamica, modalitÃ* d'attacco ecc.
Se riferito alla cultura musicale europea, esso risulta "artificiale" come il "sistema musicale" di riferimento: si dimentica, troppo spesso, che il temperamento equabile è un'"astrazione intelligente" che non esiste in natura...un accordatore di pianoforte deve per forza far riferimento al suo orecchio perchè se si riferisse alle sequenze matematiche delle frequenze reali delle varie altezze, dopo la metÃ* della seconda ottava sia in senso ascendente che discendente rispetto ad A (440 hz) avrebbe "sonoritÃ*" paurosamente crescenti o calanti...
Un suonatore di sitar, che deve accordare ogni volta piu' di 20 corde, fra "cantanti" e di risonanza...percepisce variazioni di quarti o sesti di tono come anche microvariazioni semitonali calanti o crescenti: ma anche in questo caso, trattasi di un "allenamento culturale" piu' che di "talento auditivo"...
L'esecuzione di una partitura con "altezze perfette", la può fare solo una macchina: un'esecuzione piattamente perfetta ma poco musicale...la musicalitÃ* è una qualitÃ* umana, la perfezione un'idea...anche abbastanza noiosa...
Orecchio relativo o assoluto? Non mi piacciono, nè convincono queste 2 "categorie" su cui teorici e didatti ancora discutono e riflettono...credo che in senso musicale, sia necessario e auspicabile avere un "orecchio adattivo"...nella musica come nella vita, chi è capace di "adeguarsi" a piu' contesti o situazioni, può vivere esperienze piu' varie e gratificanti di chi possiede una precisa "peculiaritÃ*"...totalizzante... e forse per la stessa ragione, inficiante e paralizzante...
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Re: orecchio assoluto.
La percentuale di individui con l'orecchio assoluto e' piu' alta tra i musicisti che tra gli altri, tuttavia il fatto che averlo sia o non sia utile e' una questione controversa. Vi sono musicisti che lo ritengono addirittura uno svantaggio. Quello che tutti i musicisti, professionisti e dilettanti, debbono avere e' l'orecchio relativo, ovvero la capacita' di riconoscere gli intervalli piuttosto che le note. L'orecchio relativo e' una cosa che si puo' imparare con l'esercizio, mentre sviluppare l'orecchio assoluto da adulti sembra sia quasi impossibile. Eppure io, che l'orecchio assoluto non lo ho mai avuto ne' esercitato, col tempo ho imparato ad intonare un "la" senza riferimenti esterni, che e' una cosa non molto diversa in linea di principio dall'avere l'orecchio assoluto.
Per chi volesse esercitare l'orecchio relativo (o anche assoluto) vi sono in rete dei programmini appositi. Uno di questi e' "Functional Ear Trainer" scaricabile gratuitamente.
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Re: orecchio assoluto.
Per chi non lo sapesse anche il grande Stan Getz aveva l'orecchio assoluto..sto leggendo la sua biografia..
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Re: orecchio assoluto.
Citazione:
Originariamente Scritto da Isaak76
Un ex-insegnate della nostra banda, non veniva alle prove pre-concerto perchè sosteneva che il nostro suono gli alterava l'udito e per ripigliarsi doveva smazzarsi un paio di ore di musica classica ad altissimo livello (così diceva lui ... mah!).
Tipo Alex di Arancia Meccanica dopo la cura con la IX di Beethoven! :lol:
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Re: orecchio assoluto.
Citazione:
Originariamente Scritto da fabiosupersax
qualcuno mi sa dire cosa si intende in dettaglio quando si dice di AVERE L'ORECCHIO ASSOLUTO????
secondo voi se so dire che nota sia al sax oppure al piano forte un suono che sento ce l'ho??? :BHO:
grazie mille
esatto. ed anche accordi complessi suonati al pianoforte ad esempio. altri, invece, riescono a riprodurre una melodia in modo molto simile sentendola solo una volta, anche se non per forza alla stessa tonalitÃ*, in quanto riconoscono le distanze fra una nota ed un'altra (è il mio caso). qui però non è più orecchio assoluto.
addirittura, una persona che dispone di orecchio assoluto, può sentire una goccia d'acqua che cade in un secchio, e riconoscerne la nota. c'è un range di frequenze che un orecchio assoluto riesce a decodificare come nota, che varia in base a quanto è sviluppato l'orecchio.
ovviamente, è scorretto parlare di orecchio, in quanto l'orecchio prende in input una differenza di pressione nell'aria, ed il cervello lo decodifica. Dato che l'uomo è un computer vivente, se si stesse parlando di un personal computer, si direbbe che la capacitÃ* di svolgere questo lavoro dipende dal sistema operativo, non dal microfono.
L'orecchio assoluto è una capacitÃ* di cui una persona può disporre in partenza o non disporre affatto. non è sviluppabile da chi non ce l'ha. dopo un po' che una persona studia musica, può scoprire questa capacitÃ*. ma anche i più grandi professionisti, se non ne dispongono, non la sviluppano nemmeno dopo 40 anni di studio. Disporre di orecchio assoluto non significa assolutamente essere un grande musicista, così come un contorsionista non è detto che sia un grande ginnasta, in quanto si parla di abilitÃ* completamente diverse.
Certo, chi dispone di orecchio assoluto può esercitarlo e migliorarlo, ma chi non ne dispone non può svilupparlo.
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Re: orecchio assoluto.
Citazione:
Originariamente Scritto da re minore
La percentuale di individui con l'orecchio assoluto e' piu' alta tra i musicisti che tra gli altri, tuttavia il fatto che averlo sia o non sia utile e' una questione controversa.
no, diciamo che la percentuale di individui che sanno di avere l'orecchio assoluto è più alta fra i musicisti. se uno non studia musica e non sa nemmeno cos'è il re, può sentirlo ma non lo riconosce. metti: tu senti una persona che parla in inglese (e non conosci questa lingua): senti tutto ma non capisci. Una volta che studi questa lingua inizi a capire il significato delle parole che senti.
A mio modestissimo avviso l'orecchio assoluto è poco utile. È un fattore di distrazione incredibile, è come avere un software pesantissimo che gira continuamente sul computer.
Citazione:
Vi sono musicisti che lo ritengono addirittura uno svantaggio. Quello che tutti i musicisti, professionisti e dilettanti, debbono avere e' l'orecchio relativo, ovvero la capacita' di riconoscere gli intervalli piuttosto che le note. L'orecchio relativo e' una cosa che si puo' imparare con l'esercizio, mentre sviluppare l'orecchio assoluto da adulti sembra sia quasi impossibile.
io ho scoperto di avere l'orecchio relativo a 8 anni. tuttavia molta gente diplomata al conservatorio non ce l'ha, il che mi confonde:
- suonare sempre e solo la musica scritta su uno spartito è dannoso?
- tutti possono avere l'orecchio relativo?
È una questione molto interessante, spero che qualcuno che ne sappia più di me mi possa dare informazioni in più, dato che mi riguarda di persona.
Citazione:
Eppure io, che l'orecchio assoluto non lo ho mai avuto ne' esercitato, col tempo ho imparato ad intonare un "la" senza riferimenti esterni, che e' una cosa non molto diversa in linea di principio dall'avere l'orecchio assoluto.
questo è semplicemente perchè hai sviluppato memoria sui muscoli che muovi per intonare il la. è un po' suonare il sax o qualsiasi strumento al buio: dopo un po' che lo suoni non ti serve più vedere i tasti.
Citazione:
Per chi volesse esercitare l'orecchio relativo (o anche assoluto) vi sono in rete dei programmini appositi. Uno di questi e' "Functional Ear Trainer" scaricabile gratuitamente.
Non sapevo esistesse qualcosa di simile! Io quando ho scoperto di disporre dell'orecchio relativo, suonavo tutti i brani in accordi maggiori in DO, quelli minori in LA MINORE (col pianoforte). Per esercitare il mio "orecchio" e la mia capacitÃ* di suonare in tutte le tonalitÃ*, ho preso una canzone e ho iniziata a suonarla in tutte e 12 le tonalitÃ*. Fu un ottimo esercizio, che mi sento di consigliare a tutti!
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Re: orecchio assoluto.
:bravo:
l'argomento è molto affascinante secondo me.
era da tempo che cercavo una spiegazione così bella bravissimo davvero, come fai a saperne così tanto?
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Re: orecchio assoluto.
@ seethorn , :bravo: :bravo:
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Re: orecchio assoluto.
Citazione:
Originariamente Scritto da pumatheman
:bravo:
l'argomento è molto affascinante secondo me.
era da tempo che cercavo una spiegazione così bella bravissimo davvero, come fai a saperne così tanto?
troppo gentile :smile:
fra musicisti ci si confronta, ci si informa, e studiare fisica può dare una mano :smile:
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Re: orecchio assoluto.
Io non ho mai esercitato ne mi ha incuriosito il tema dell'orecchio assoluto ma, per fortuna, ho potuto frequentare da giovane soggetti particolarmente dotati in questa funzione che sono diventati musicisti "mostruosi".
Si parla di un software pesantissimo che gira, secondo me se sei un tipo normale non è così, non ti distrae, lo tiri fuori quando serve, se ti serve e soprattutto non ti piace farlo quando te lo dicono gli altri (per questi amici era così).
Invece, anche se mi capita di utilizzare facilmente l'orecchio relativo, mi sembra più affascinante avere il senso armonico che mi porta a fare decentemente canzoni che non conosco: quando mi succede questo sento una grande emozione, un feeling che mi mette in contatto con i meccanismi insiti nella mente di chi ha scritto quel brano musicale... devo andare a letto forse è meglio :lol:
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Re: orecchio assoluto.
azz Doc la tua riflessione mi garba, la prospettiva dell'orecchio relativo (considerato di serie B) è molto stimolante hai ragione, i limiti sono davvero un grande "stimolo" per l'artista.
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Re: orecchio assoluto.
infatti ho parlato di fattore di distrazione :lolloso:
quando una persona è concentrata solo su una cosa (ad esempio: lo studio) tutto ciò che gira intorno che può distrarre, riesce a tenerlo a bada. Ma non è così per tutti.
l'orecchio assoluto non ha nulla a che vedere con le capacitÃ* tecniche di una persona, che dipendono da tantissimi altri fattori (predisposizione, applicazione, apparato respiratorio, rilassamento, concentrazione ecc ecc ecc).
e: si, è veramente emozionante l'orecchio relativo: ti è capitato mai di iniziare a suonare qualcosa, e chiedere agli altri "cosa sto suonando?"? :lolloso: (sono un pianista mediocre, ma la maggior parte della gente pensa che io sia un genio per via di questa mia capacitÃ* eheh)
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Re: orecchio assoluto.
Io da piccolo quando imparavo piccole melodie, dopo me le cantavo spesso tutto il giorno dicendo i nomi delle note (come se stessi cantando una canzone con le parole, mi piaceva e la volevo cantare). E quando qualcuno si sedeva al piano e spingeva un tasto a caso spesso ci prendevo se mi chiedeva di indovinare (ma non sempre) e si era creata in famiglia questa nomea che avessi un orecchio pazzesco nonostante suonassi a malapena. Poi non ho più esercitato l'orecchio per diversi anni. Ovviamente da 4 anni circa ho ripreso e ora trascrivo soli come tutti suppongo. Ora mi baso tutto sull'orecchio relativo. Però ad esempio ieri sentivo la musica (mi pare fosse l'orchestra di count basie). In quel momento c'era il solo di lester young, ovviamente da paura. Mentre stavo aprendo il piano e iniziare a suonare lester attacca una nota puiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii...schiaccio senza pensarci il sib...è lui. Ma capita un può a tutti secondo me.
in conclusione
Secondo me c'è l'orecchio relativo (esercitabile)
l'orecchio assoluto senti una nota singola e dici il nome (e a furia di suonare, tracrivere, avere in testa brani si può sviluppare)
l'orecchio assoluto, per così dire, dell'accordatore ovvero senti la frequenza quindi anche oggetti accordi. So di musicisti che se fai accordi con palmi e gomiti sul piano, sforzandosi, ma ti dicono tutte le note. Questo o ce l'hai o non ce l'hai.
infine secondo me non è un impiccio, almeno non quello non dell'accordatore. Altrimenti non si spiega come musicisti fenomenali come ad esempio Dado Moroni che riconoscono sempre la nota suonata e anche accordi abbastanza complessi (un insieme di orecchio assoluto, relativo ed esercizio alla fine) riescano a suonare così divinamente