Re: Sax e canto: gestione del fiato e rilassamento muscolare
Guarda, la "prassi" di cui parli è un procedimento che molti fanno per obbligo o per inesperienza e senza cognizione di causa. Molti consigliano il contralto per cominciare perchè, come ricordava qualcuno, la spinta diaframmatica è minore rispetto al tenore ed apparentemente è più facile da suonare e da intonare... peccato che il bello arrivi dopo :lol: . Aggiungiamo anche il fatto che, magari, per un adolescente, un bambino o una persona di esile costituzione è molto più semplice sorreggere il peso di un contralto.
Tutte queste cose sono vere, ma nessuno ti obbliga a seguirle. C'è chi ha cominciato col tenore e non ha mai avuto problemi, e lo stesso vale per gli altri sax (Isaak, sei tu che hai cominciato col baritono??)...
Il contralto sembra solo in apparenza il sax più facile... più vado avanti e più mi accorgo che non è proprio così.
Poi, il sax non è che lo sceglie il maestro... il maestro consiglia. Chiaramente se sei un bambino alle prime armi, con genitori incompetenti in materia, ti consiglierÃ* un sax da studio (si spera buono) che costi poco... avendo a che fare con una persona adulta disposta anche a spendere qualche soldo in più, credo che il discorso sia un po' differente.
Non ho capito bene la tua ultima domanda :ghigno:
Re: Sax e canto: gestione del fiato e rilassamento muscolare
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Originariamente Scritto da karmananke
Lo strumento che mi seduce di più è il tenore.. Ma ho ancora dei piccoli dubbi che devo chiarire.
1) Su alcuni siti ho letto che è opportuno fare scegliere all'insegnante lo strumento adatto, poichè egli valuta la statura e altre caratteristiche fisiche dell'alievo in relazione, probabilmente, alla sua capacitÃ* polmonare.
E' una considerazione sensata? Da profano ho dei dubbi, ma credo che se l'alievo è un ragazzo ancora adolescente possa avere un senso.
Nel tuo caso non ci sono problemi all'utilizzo di un tenore, considerando che sei giÃ* adulto. Solitamente le valutazioni su statura, capacitÃ* polmonare "presunta", peso ecc... hanno un senso per i giovanissimi che per via anche di uno sviluppo fisico ancora limitato, potrebbero avere difficoltÃ* con strumenti dall'alto in giù, proprio perché a volte lo strumento è più grande di loro! Un bambino ad esempio ha serie difficoltÃ* nel mantenere un tenore, per cui di solito il maestro lo fa studiare con l'alto o, in casi estremi, con il soprano.
Per un adulto il problema non si pone perché ad esempio basta utilizzare un setup confortevole e suonare un tenore non risulta più ostico del suonare un contralto. All'inizio il fenomeno "apnea" sarÃ* comunque presente perché l'emissione è ancora scorretta, ma con il tempo tutto tende a sistemarsi.
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Originariamente Scritto da karmananke
2) Solitamente la prassi comune è iniziare dal contralto per poi passare, eventualmente, al tenore o al soprano a seconda della propria evoluzione. Ha un senso anche questo o è solo per il fatto che nei consevatori lo studio del sax parte dal contralto?
Il fatto che si inizi con il contralto deriva dal suo essere il miglior compromesso tra i vari tagli di sax per alcune semplici ragioni: è più piccolo del tenore (e ovviamente del baritono!) quindi è più comodo perché più leggero e compatto. Ha una meccanica più "raccolta" che consente sulle prime maggior agilitÃ* rispetto alla meccanica di un tenore. E' uno strumento normalmente intonato, nel senso che se lo strumento è di buon livello non ci sono vistosi problemi di intonazione per cui non bisogna dannarsi eccessivamente l'anima per avere un'intonazione decente. Sul soprano ad esempio, il fattore intonazione è molto importante e considerando che il principiante ha giÃ* di suo problemi di intonazione all'inizio, può risultare controproducente aggiungere i problemi intrinseci dello strumento (problemi che svaniscono ovviamente con lo studio costante).
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Originariamente Scritto da karmananke
3) Visto che abbiamo parlato di set-up.. E possibile con il dovuto set-up ottenere un'emissione paragonabile a quella di un contralto? Spero di utilizzare correttamente i termini.. Per emissione intendo il rapporto tra spinta e quantitÃ* d'aria.
Il problema da te sollevato non si pone, perché è sufficiente utilizzare un setup comodo per non avere maggiori problemi di emissione rispetto ad un alto. Ovvio che se parti in quarta con un Guardala e ancia n. 4 ti ritrovi a dover suonare con le bombole di ossigeno, ma se hai la pazienza di iniziare con un setup facile per poi progredire gradualmente, non troverai alcuna difficoltÃ* con un tenore.
Re: Sax e canto: gestione del fiato e rilassamento muscolare
Bene.. allora non mi resta altro che andare alla ricerca del mio strumento :smile:
Probabilmente aprirò un altro topic in cui vi chiederò il set-up adatto al mio sax, al mio stato di inesperienza e alla mia esigenza di studio di canto.
Se avete altre considerazioni utili, sono tutt'orecchi.. anzi, tutt'occhi :D-:
Re: Sax e canto: gestione del fiato e rilassamento muscolare
ora con le indicazioni di Modern hai sicuramente le idee più chiare.
i questo momento consideri il canto preminente ed il sax da affiancare (evitando il conflitto).
nella scelta del setup il suono è ciò che rileva (come correttamente hai osservato il suono è la voce del sax).
il problema potrÃ* presentersi quando il tuo orecchio che è esigente per il canto si scontrerÃ* con tutti quegli aspetti (intonazione timbro volume) che riconoscerai nel suono del tuo sax
e che non ti soddisferanno .
in pratica ora comincia lo studio e la ricerca che ti porterÃ* a costruire la tua esperienza in termini di suono, a scegliere un setup e a non accontentarti.
buon suono ciao fra
Re: Sax e canto: gestione del fiato e rilassamento muscolare
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Originariamente Scritto da Aktis_Sax
C'è chi ha cominciato col tenore e non ha mai avuto problemi, e lo stesso vale per gli altri sax (Isaak, sei tu che hai cominciato col baritono??)...
Si è vero Aktis, indubbiamente l'inizio è stato un po' problematico per il peso e i pezzi con note lunghe ... mooolto lunghe! (ancora adesso del resto), ma l'importante è partire sempre col piede giusto, anche quando non si hanno le idee chiare su cosa effettivamente si cerca;
molto spesso una buona preparazione emotiva aiuta ad affrontare quei piccoli ostacoli o carenze tecniche che ci si trovÃ* ad affrontare sul nostro cammino.
Per il resto quoto in pienissimo il Prof. MBB! ... non è una persona .. è l'Incarnazione del Sapere!