Aho non parlare male del mio nuovo YSS 875S! :lol:Citazione:
Originariamente Scritto da Jacoposib
E' un po' piu' caro dell'R&C, ma non poi cosi' tanto, dal punto di vista del suono poi e' questione di gusti!
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Aho non parlare male del mio nuovo YSS 875S! :lol:Citazione:
Originariamente Scritto da Jacoposib
E' un po' piu' caro dell'R&C, ma non poi cosi' tanto, dal punto di vista del suono poi e' questione di gusti!
Citazione:
Originariamente Scritto da fcoltrane
Entriamo su una fascia di strumenti che "suonano" ma non sono per niente semplici da suonare...
Un mio amico ha preso un soprano Mark VI... da un suo ex maestro di conservatorio... bello strumento difficilissimo da intonare: ha speso circa 4000€. :roll:
Generalizzare non si può, certo è che i soprani Mark VI non sono così immediati come gli altri tagli di sax!
Vero...il soprano Mark VI è uno strumento da sopranisti (non intendo i cantanti ovviamente!), richiede molta più attenzione rispetto alla maggior parte dei soprani moderni.Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
In più sconta una meccanica non proprio comodissima, che in alcuni contesti si fa sentire...
a mio parere il punto è sempre lo stesso .
tutto dipende da cosa si considera preminente.
se la facilitÃ* di emissione e la facilitÃ* della diteggiatura a scapito del suono,
o un compromesso tra questi fattori, o infine un suono Grande
in questo momento sono davvero in pochi a proporre compromessi accettabili.
(ma non voglio essere polemico).
mi limito a consigliare quello che ritengo il miglior sassofono ed il miglior bocchino (un guardala Liebman), perchè il più bel suono lo ho sentito con questi attrezzi.
ciao fra
Mah... quando ho provato il soprano Rampone (che poi ho comprato)... avevo il mio amico dietro con il suo Mark VI.
Non solo riuscivo ad emettere suono più facilmente con il Rampone che non con il suo Mark VI, ma anche per lui valeva la stessa cosa! :BHO:
Tra il Bb più basso e quello più alto, con tutti i bocchini c'era quasi un semitono e mezzo di differenza: non dico che questa differenza non potesse essere colmata con lo studio... però l'intonaziona sulle ottave mi pare che sia una condizione "necessaria" su un sax da 4000€, considera che con 1000€ giÃ* ti compri uno strumento giappone usato, che sicuramente è più intonato del Mark VI!
La meccanica delle chiavi palmari mi sembra un po' primitiva sul Mark VI... non capisco perchè non abbiano adottato la stessa geometria che c'era sugli altri Mark VI (alto, tenore e baritono), che è la geometria tradizionale, valli a capire tu... i francesi!
Quoto: è realmente una questione di gusti...Citazione:
Originariamente Scritto da re minore
Se dovevo scegliere tra gli Yamaha, per esempio, avrei scelto il 675, che comunque è 300/400€ più caro del Rampone...
PUBBLICITA' +O- OCCULTA:
il mio 675 nel mercatino :ghigno: , che è in condizioni pari al nuovo, invece è molto più economico di tutti quanti... ::saggio::
Eheheh...
Ho avuto modo di provare brevemente il soprano di puma, ed è veramente in eccellenti condizioni, ben intonato e con un tono neutro!
Il problema di tornare a suonare un soprano per me rimane la difficoltÃ* di riadattarsi al suo registro, sopratutto nelle note acute; il soprano dritto ha delle oggettive difficoltÃ* relative all'imboccatura ed alla posizione delle dita e delle mani per prendere quelle note... Forse un bel soprano curvo sarebbe meno impegnativo per ritrovare più rapidamente l'impostazione sullo strumento. Detto ciò, forse il soprano curvo potrebbe essere un po' meno caratterizzato del soprano dritto.
Facci sapere cosa sceglierai, puffosky!
sul mk6: dalla mia esperienza con la mijor copia in essere, la maccanica non è così difficile anzi stranamente io mi ci strovo molto mejo forse sarÃ* parchè amo le meccaniche semplici e leggere... le palmari sono belle sode ma cmq ci si abitua bene.
per il problema intonazione/costo: consiglio di aggirarlo alla grande "ancora" con le copie mijorate...
Perchè il soprano Mark VI ha TUTTI i fori, anche quelli degli acuti, sulla stessa linea, per avere un suono più compatto e direzionale. A quanto pare l'unico modo per farlo all'epoca era quello di costruire una meccanica assai ingegnosa e bizzarra. Altro vantaggio oltre al suono, le chiavi degli acuti sono costituite da 2 o 3 snodi diversi il che aumenta la robustezza rispetto a delle chiavi ad azione "diretta".Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Per la meccanica, comunque ci si abitua, la cosa davvero tosta è gestire l'intonazione e soprattutto il suono che seppur interessante può facilmente tendere all'effetto "clacson" o "richiamo per anatre". Ovviamente io sono un fan assoluto del Mark VI visto che ne posseggo uno e che l'ho utilizzato per anni.
I rinvii della meccanica permettono di utilizzare molle a torsione invece delle molle "a chiusura radiale" delle chiave delle note acute tradizionali...
Probabilmente però con il tempo possono dare luogo a maggiori "giochi"...
Il posizionamento dei fori ovviamente ha influenza sul "timbro" di quelle note... il Mark VI ha un suono davvero direzionale e se portato all'estremo diventa davvero penetrante... senza considerare il volume.
Io ho provato un solo soprano Mark VI di un mio amico che l'ha preso e l'ha fatto sistemare da pochissimo... premesso che il mio studio sul soprano prosegue piano piano e non ho ancora raggiunto un buon controllo... a livello di intonazione il Mark VI era davvero un casino: tra il Bb basso e quello più acuto, su quel Mark VI c'era poco più di mezzo tono di differenza a livello di pitch... :mha!(
Giovedì ero a fare un service per un ottetto di sax... e il Mark VI veniva fuori anche non amplificato quasi, sia per il volume sia per la quantitÃ* di armonici: il suono era più che definito... (per esempio un casino fare "uscire" un tenore laccato nero Selmer Serie III).
Ovviamente non è una cosa buona in un ottetto di sassofoni classici
Comunque nemmeno l'R1 Jazz dritto è male... almeno parlo per il mio... :lol:
Mai avuto problemi di giochi su quelle chiavi: si può dire tutto ma i Mark VI erano davvero fatt con tutti i crismi!!Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Sul suono concordo: molto penetrante e difficile da controllare. Tuttavia devo dire che ci sono anche dei Mark VI molto intonati, o meglio bisogna andare su dei sax con matricole molto alte (superiori ai 200.000) che risultano mediamente più curati nell'intonazione. O meglio ancora bisogna avere vicino un mago del sax come il Vagnetti che riesce a calibrare perfettamente le aperture dei fori. Ti assicuro che il mio Mark non presenta molti problemi d'intonazione, in effetti ci ho registrato molti CD e numerose colonne sonore. E' chiaro che a mio parere il Ramponazzo con cui suono è nettamente superiore, altrimenti suonerei il Mark VI te lo assicuro!
l'ho comprato!
ringrazio tutti i colleghi sassofonisti del forum,
anche perché mi hanno fatto emergere l'idea che "i Ramponi e Cazzani sono i migliori
e più intonati" (cito da un post).
Ho provato l'R 1 jazz, il suono è bello e caldo, un po' non mi convinceva
tutto l'aspetto "vintage" e il costo dell'oro che ha intorno...
insomma era un po' caro...
poi Inghilterra mi ha proposto: un Rampone e Cazzani De Luxe, per circa 1200 euro.
L'ho provato, ora ce l'ho a casa e suona benissimo (lui, non io).
Grazie a tutti!
:saxxxx)))
:yeah!)
ben fatto ciao fra
Il Deluxe spacca e ha un rapporto qualitÃ* prezzo davvero notevole! Complimenti per l'acquisto. Qualche foto è d'obbligo...