Re: Meditazioni metafisiche sul suonoo
effettivamente il termine reverbero è improprio,
desideravo solo evidenziare che il suono di kg (minuscolo) è costruito con tutte quelle splendide diavolerie che le macchine consentono.
non mi esprimo sul suono (anche questo minuscolo :lol: ) ma ritengo che un musicista debba essere riconoscibile con e senza amplificazione (e non tendere a mascherare il suono con tutti
quegli effetti).
ciao fra
Re: Meditazioni metafisiche sul suonoo
Il caso di Kenny G (ma anche di tutti gli altri artisti smooth jazz) è abbastanza particolare...
Nel jazz di solito non si fa uso di compressione (o almeno così massiccia, seppur trasparente)... lo stesso apparato elettronico che permette a Kenny G di avere quel suono, puoi anche ottenere suoni super "trasparenti" (perfetta ripresa del suono acustico del sax)...
È soltanto una questione di settaggi e di necessitÃ*...
Ma ti dirò di più: per suoni "trasparenti" e "naturali" di solito devi usare un armamentario (tra microfoni e outboard) anche più costo di quello che usa Kenny G.
Re: Meditazioni metafisiche sul suono
in realtÃ* preferisco ascoltare i sassofonisti senza alcuna amplificazione.
alcuni dei migliori concerti che ho ascoltato erano in questa dimensione.
sono consapevole che per ottenere questo risultato l'armamentario da utilizzare è costoso,
ma credo che non vi sia altra strada .
ciao fra
Re: Meditazioni metafisiche sul suonoo
Beh... sì, se sono sassofoni jazz... è naturale che è più figo sentirli in acustico.
A me è capitato di vedere dal vivo Lee Konitz dal vivo a novembre 2008... siccome il service non era all'altezza (dalle mie parti trovare un service all'altezza è IMPOSSIBILE se si vuole spendere meno di 1000€)...
Konitz in un teatro da 500 posti ha preferito suonare in acustico... e ha fatto bene... io ero in quinta fila e il sax si sentiva benissimo... il resto merda: non si capiva nemmeno cosa stesse facendo il contrabbasso!!! :mha...:
Re: Meditazioni metafisiche sul suonoo
Ottime disquisizioni tecniche, ma... visto il titolo, vorrei fare delle annotazioni: questa ricerca artificiosa del suono la trovo superflua e deleteria; il suono va coltivato, siamo d'accordo, ma secondo me dev'essere l'espressione spontanea della nostra ricerca, ovvero ognuno ha un suono differente comunque, essendo il corpo di ognuno una cassa di risonanza armonica abbastanza unica; è pur vero che se provate ad ascoltarvi in cuffia dopo esservi ben bene microfonati, scoprirete che l'aver interrotto la routine della pratica (e del proprio ascoltarsi) introducendo il microfono (anche puro e semplice) vi indurrÃ* ad una maggiore attenzione, e forse vi ascolterete con una maggiore innocenza ed imparzialitÃ*, a tutto giovamento del suono che producete... Ovvio che poi, raffinando le tecnologie e gli strumenti, potremo anche arrivare ad una definizione del suono che meglio ci rappresenti, ma continuo a pensare che questa costruzione del suono a tavolino sia deleteria... ed è anche per questo che non sopporto neppure il suono di kennyg: potete dirmi quel che volete ma continuo a sentirlo come artificioso e figliondrocchiesco... :ghigno:
Re: Meditazioni metafisiche sul suonoo
Deleterea a casa...
Necessaria su palchi di un certo tipo...
Re: Meditazioni metafisiche sul suonoo
io sono per la ricerca sulla produzione del suono intendendola come ricerca dell'emissione ideale.
però ritengo che le informazioni di chi sa come amplificare e registrare siano utilissime.
in questo senso sia le informazioni di Tzadik sia quelle di Federico che ho trovato su questo forum reputo interessantisssime.
ciao fra
Re: Meditazioni metafisiche sul suonoo
Certo hai ragione! la mia era solo un'osservazione deontologica: vorrei sentire i Pink Floid suonare senza nessuna amplificazione o strumenti elettronici, oppure meglio ancora se si scambiassero i palchi e gli strumenti p.e. con i Chieftains! :lol:
Io penso che l'eccellenza di un tecnico del suono sia quella di essere il più trasparente possibile: pensate p.e. ad un'eccellente presa audio di un'orchestra classica.
Insomma, è come nell'ambito della fotografia: io vengo dalla vecchia scuola (antica, direi) ed ho passato giornate e nottate in camera oscura, con gran dispendio di energie e risorse, studiandomi ed inventando tecniche di stampa e sviluppo p.e. per produrre una solarizzazione a colori, o un'immagine line-art; quando dopo innumerevoli tentativi riuscivi ad ottenere qualcosa di decente, dopo ore & ore di lavoro, era come una magia, e ne traevi pure una certa soddisfazione. Ora con il computer puoi ottenere gli stessi risultati in un microsecondo, spostando un punto di controllo di una curva: da una parte amplia esponenzialmente le possibilitÃ* creative e d'espressione, ma dall'altra ti espone alla banalitÃ* della tua produzione...
Re: Meditazioni metafisiche sul suono
è vero!
Beh io ho risolto i miei dubbi. E' stato molto utile. Sono arrivato alla conclusione che non è impossibile avere il suono di kenny g. Adesso però preferisco lavorare ascoltando altri jazzisti ( veri ) e lavorare sul suono acustico, che è la vera sfida per un sassofonista.
Per tZzadik: Taglio la testa al Toro . consigliami un microfono che sia ben manipolabile con frequenze, e che sia abbastanza trasparente da non modificare in un verso solo il mio suono. ( scommetto che mi dirai che sono vago :D )
Re: Meditazioni metafisiche sul suono
Facciamo chiarezza...
Io ho fino adesso ho detto che si possono ottenere alcuni risultati sonori utilizzando in un certo modo l'outboard (quello che tra il microfono e il PA)....
Detto questo... se il materiale che entra non è il microfono non ci sono santi che tengono... :mha...:
In realtÃ* intonazione e anche tono si possono correggere (ci sono macchine che lo fanno... secondo me in alcuni ambiti sono parecchio usate queste macchine) ma diventerebbe controproducente... Bisogna studiare!!!
@ JazzClimber... dai un'occhiata ai miei post nella sezione "Elettronica" del forum... Un buon microfono che non costa tanto... che suona naturale potrebbe essere questo ... dai un'occhiata su eBay... lo trovi a 120€ spedito: microfono da live...
Microfoni "da studio" per registrarsi a casa... ce n'è un'infinita e per tutte le tasche!
Personalmente sto pensando di munirmi di un microfono "a nastro"... ma vedrò di questo il prossimo anno forse...
Re: Meditazioni metafisiche sul suono
Thanks. Allora se me lo consigli seriamente lo prendo.
ah ultima cosa io per adesso ho un microfono UhfSR40 akg... che ne pensi?
Re: Meditazioni metafisiche sul suono
Scusa tzadik, approfitto della tua disponibilitÃ* e competenza: ma questo mic che hai segnalato, se lo attacco ad uno Zoom può funzionare? O devi andare in un mixer/ampli etc? Premetto che sto giÃ* usandone uno con attacco Cannon da mixer ridotto a mini-jack e tramite il gain dello Zoom funziona... :?:
Re: Meditazioni metafisiche sul suono
Citazione:
Originariamente Scritto da JazzClimber
Thanks. Allora se me lo consigli seriamente lo prendo.
ah ultima cosa io per adesso ho un microfono UhfSR40 akg... che ne pensi?
Non conosco il sistema in questione... digitando su Google quella sigla... viene fuori un ricevitore UHF (non un microfono!): sarÃ* anche onesto, la domanda che dico a tutti quelli che manifestano uan certa idiosincrasi verso i cavi: hai necessariamente bisogno del wireless!?
La domanda potrÃ* sembrarti provocatoria... ma visto che se i sistemi wi-fi non sono ultra professionali... puoi avere parecchi perdita di frequenze e di dinamica...
Succede la stessa cosa con i "gelati" da canto... ma meno enfatizzata!
Conclusioni: se non sei in un palco tipo Vasco Rossi... e non devi muoverti in un raggio superiore di 10 m... un microfono wireless è inutile... e se vuoi anche controproducente!
Re: Meditazioni metafisiche sul suono
Citazione:
Originariamente Scritto da Sax O' Phone
Scusa tzadik, approfitto della tua disponibilitÃ* e competenza: ma questo mic che hai segnalato, se lo attacco ad uno Zoom può funzionare? O devi andare in un mixer/ampli etc? Premetto che sto giÃ* usandone uno con attacco Cannon da mixer ridotto a mini-jack e tramite il gain dello Zoom funziona... :?:
Funzionare potrebbe funziona...
In che "Zoom" dovresti entrare?
L'N/D468 (come lo sono anche l'SM58, il Sennheiser MD421... etc etc) è un microfono dinamico quindi un microfono passivo (non richiede alimentazione supplementare)... Se vuoi entrare dentro una pedaliera per chitarra devi sbilanciare il segnale con un cavo cannon ---> jack mono!
Essendo aggeggi digitali... non hai problemi di impedenza (o almeno non dovresti): pur considerando che l'eventuale pedaliera è progettata per ricevere segnali hi-z (segnali ad alta impedenza... dai pickup), l'impedenza in ingresso della pedaliera dovrebbe permetterti di collegare... rimane il fatto che comunque sbilanci il segnale e questi comporta un perdita di 10 dB nonchè ti manca la protezione da eventuali ronzii o loop di massa...
Sul range dinamico del "pre" dello Zoom non dirti molto, ma se giÃ* per entrare utilizzi parecchio il gain in realtÃ* non si rompe niente... tipo con un N/D468, che è un microfono al neodimio, ma con tanto neodimio... potresti (hai più probabilitÃ*) di mandare in saturazione l'entrata (nel caso fosse giÃ* preamplificata): quei microfoni lì hanno un output molto consistente per essere microfoni dinamici (superiore anche alla maggior parte dei condensatori da palco da canto)!
Se vuoi collegare un microfono con uscita bilancia a bassa impedenza (un semplicissimo microfono che non sia da karaoke) ti consiglio di prenderti un pre tipo questo ... lo sfrutti come DI al contrario: una DI tipicamente prende un segnale sbilanciato a impedenza abbastanza alta e lo converte in un segnale bilanciato a bassa impendenza (per renderlo più trasportabile senza disturbi), qualche DI fa anche il contrario...
Questo pre (tutti i pre tipo questo) fanno la stessa cosa: puoi entrare con un segnale bilanciato (microfonico) e uscire con un segnale sbilanciato a impendenza non troppo alta: a te serve quello... poi con un cavo jack-jack entri nello Zoom.
Tutto questo casino ti risparmi anche perdite nella dinamica... generalmente le pedaliere digitali (soprattutto se sono economiche) dal punto di vista della dinamica non sono proprio consigliate... Generalmente vedrai tanti metallari avere cose digitali, perchè i metallari di bassa lega della dinamica fanno a meno...
Ma su strumenti a fiato serve... è una delle poche cose che ci distingue dal "resto del mondo"!
Re: Meditazioni metafisiche sul suono
He, grazie tzadik, ma hai capito Roma per Toma, o meglio sono io che ho generato la confusione! Io parlavo del registratore digitale Zoom H2 che uso per registrarmi e poi riascoltarmi... :oops:
Comunque grazie anche della segnalazione del pre, che sicuramente sarebbe un accrocchietto utile in ogni caso! ;)