Grande! :bravo: :DCitazione:
Originariamente Scritto da Fabrysax
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Grande! :bravo: :DCitazione:
Originariamente Scritto da Fabrysax
Sono d'accordissimo su tutto ciò che avete detto :D
Sopratutto i ragazzini vanno presi per la gola, altrimenti, seppur seguiti, si stancano molto facilmente.
Non c'è peggior cosa che studiare e suonare con malavoglia, a causa di un metodo che non stimoli l'individuo a dare di più. ;)
Mi sono sicuramente espresso male. Anch'io penso che proiettare la propria impronta sull'allievo sia controproducente. Io addirittura penso che lo sia anche se l'allievo non è acerbo. Le scelte devono essere sempre assolutamente libere, altrimenti si studia svogliatamente e si ottiene poco. Ecco perché il maestro deve astenersi dal proiettare la propria impronta, i propri gusti. Ogni individuo è un mondo a sé e non deve essere in alcun modo pilotato, ma seguito, consigliato, illuminato. Non direi mai a un mio ipotetico allievo: devi ascoltare o trascrivere questo, perché quest'altro è robaccia. E scrive uno che a 20 anni ascoltava tranquillamente Ornette Coleman per colazione! Ma, nello stesso tempo, è giusto che il maestro illustri i perché delle cose (perché KennyG suona così, perché Charlie Mariano suonava così, chi deriva da chi, ecc.). Poi, sta all'allievo scegliere, col tempo, se necessario.Citazione:
Originariamente Scritto da ModernBigBand
Grazie, Pumatheman.
Dai alla fine mi devo ritenere anche soddisfatto della scelta...pensa se invece di "Alfie" mi toccava ascoltare "Sentimental"...
;)
io sono per il plagio dell'allievo
ti piace kenny g frustate .... ti piace ancora bastonate ...ti piace Trane lezione gratis.
ciao fra :ghigno:
Bhe, mi sembra un'ottima riflessione di MBB: quando impari da zero non hai in realtÃ* nessun elemento di scelta; chi potrebbe essere il tuo maestro ottimale? Ovvio che se mi avvicino al sax perchè ascoltavo Trane e mi sono innamorato di quel genere e di quel suono, tendenzialmente opterei per un maestro che mi aiuti ad approfondire tecnica e teoria per andare in quella direzione, ma se sono un analfabeta non posso permettermi di recitare a memoria la Divina Commedia pronti-via, ma dovrò passare per l'ABCedario, poi per il sussidiario, e quando saprò quanto meno leggere fluentemente, potrò andare a leggermi L'Ulisse di Joyce che contiene pochissima punteggiatura, anche se magari non ci capirò comunque molto...
Il mio Maestro di sax è un professionista veterano che per divertirsi suona Parker a memoria, o altrimenti suona il repertorio classico sia sull'alto che sul clarino, ma le sue lezioni per me sono state di solfeggio (sullo strumento) e di controllo dell'emissione: ai tempi non sarei stato proprio in grado di fare null'altro.
Altro discorso se invece mi appassionasse Papetti: cosa dovrebbe fare il mio buon Maestro? Probabilmente mi direbbe che non ha tempo e non certo per snobismo, ma perchè è comunque un veterano musicista molto impegnato, che se si assume l'onere d'insegnare privatamente lo fa perchè trova anche delle affinitÃ* o intuisce delle possibilitÃ* nell'allievo che lo gratifichino moralmente. Pure è vero che le motivazioni di un insegnante possono trovare una forte amplificazione nel riuscire ad indirizzare correttamente un allievo, seppure in tutt'altra direzione stilistica da quella del Maestro indipendentemente: fornire cioè all'allievo gli adeguati strumenti tecnici e teorici affinchè questi possa procedere sulle proprie gambe...
"... è vero che le motivazioni di un insegnante possono trovare una forte amplificazione nel riuscire ad indirizzare correttamente un allievo, seppure in tutt'altra direzione stilistica da quella del Maestro indipendentemente: fornire cioè all'allievo gli adeguati strumenti tecnici e teorici affinchè questi possa procedere sulle proprie gambe..." :bravo: .
Ecco, questa citazione da Sax O'Phone rispecchia molto di quel che penso.
Non tralasciamo il fatto che, nel caso specifico, il ragazzo sta studiando per prepararsi ad entrare in Conservatorio, quindi la preparazione è incentrata su ben altri "corposi" aspetti. Il fatto di farlo abituare a trascrivere (anche cose che ad un primo impatto sono meno interessanti) serve solo ad aiutarlo a sviluppare l'orecchio, cosa che ritengo assolutamente imprescindibile. Se poi un domani dovesse studiare con un docente che non valorizza tale aspetto (cosa che accade mooolto frequentemente), almeno avrÃ* la capacitÃ* per continuare autonomamente...
Alla fine con un ottimo orecchio (e senza particolari competenze in materia di armonia) si può anche trascrivere Giant Steps...senza orecchio è impossibile trascrivere anche "Fra Martino"...
Io credo che l'insegnante debba in prima battuta offrire all'allievo il "metodo" e gli strumenti per progredire...poi se l'allievo è dotato, non potrÃ* che trarne benefici...
;)