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Originariamente Scritto da
tzadik
Io vedo anche delle potenziali problematiche nell'industrializzare un prodotto nuovo, perché la dimensione della Selmer non è realtà artigianale (...)
Nessuno avrà mai a disposizione il layout del reparto di produzione dello stabilimento Selmer... ma dovendo produrre un oggetto in migliaia di esemplari e considerando appunto la realtà industriale dove vengono prodotti, ci sono da considerare dei potenziali costi (iniziali se vuoi) che non sono trascurabili.
Ricordiamoci che costruire un sassofono non è come costruire un flauto.
Sarebbe interessante sapere invece se esiste una pianificazione a lungo termine e quali sono state le variabili di mercato per fare certe scelte.
Certo, questo è quanto avviene in qualsiasi R&D in cui oltre allo sviluppo dello strumento si pianificano anche le rispettive attrezzature e costi di produzione.
Le spese per un prodotto nuovo sono sempre alte e per ammortizzare il costo finale il marketing deve essere in grado (in maniera lungimirante) di spingere il più possibile quel prodotto ottimizzando profitto e costo, mah, lanciandolo a questa cifra devono essere molto ottimisti sulle sue potenzialità di vendita...o pessimisti, nel senso che tengono un prezzo alto sapendo di venderne pochi...
Sarebbe interessante avere tra le mani le statistiche di vendita dei vari modelli Selmer :cool:
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Selmer sa bene di avere i "clienti fissi", conosce i suoi polli da moltissimi anni e non è affatto un fattore trascurabile. Si aggiungono poi i sassofonisti giovani e non classici e tutti quelli che credono di comprare il migliore solo perchè costa piacevolmente tanto. Senza poi dimenticare i famosi Selmeristi che come il nuovo iphone attendono l'arrivo del nuovo gioiello trascurando completamente il prezzo, al massimo ci sono sempre le comode finanziarie pur di raggiungere l'ultimo arrivato Selmer. Ma non è sufficiente soltanto questo per stimare le vendite del Supremo sax? Non dimentichiamo che le carte vincenti le ha già in mano con l'avvento del supremo tenore e l'immancabile supremo soprano. Già immagino lo splendore del re baritono con quelle incisioni da sballo...Intanto non c'è fretta perchè Selmer in questo istante sta conteggiando le richieste in tutto il mondo e quindi scaldare i motori sarebbe inutile e controproducente, meglio far cuocere i propri polli (noi) nel loro brodo (Selmer).
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Mikess
Selmer sa bene di avere i "clienti fissi", conosce i suoi polli da moltissimi anni e non è affatto un fattore trascurabile.
Scusa. Senza voler essere cattivo. Per me non sono "polli"; per me i Selmer sono sempre i Selmer, e se potessi comprerei anche il Supreme; e se avessi meno soldi, mi contenterei anche di un Super Action II nuovo (per me, hai fatto la più grande stupidata possibile a vendere quel bellissimo contralto Mark VII, ma ora con che contralto suoni? O l' alto l' hai dismesso del tutto?). Semmai i polli, per me, senza offesa, sono quelli che si lasciano incantare da certe taiwanerie moderne, fatti troppo in serie, troppo "in batteria", troppo uguali l' uno tra l' altro. E lo stesso per certi italo taiwanesi.
Non hanno calore, non hanno feeling. Li trovo freddi, finti, senza emozionalità, questo già solo a vederli adagiati in custodia...
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Ecco un esempio dell'affezionato cliente Selmer!
Non è una critica ne una battuta, solo sottolineo la mentalità del cliente Selmer........e non lo dico in senso negativo, Selmer è stata brava a guadagnarsi questo tipo di fedeltà da parte dei propri clienti, e quindi fa benissimo a giocare su questa.
In realtà tutti i sax sono fatti in serie , non hanno calore, non hanno feeling, sono freddi, senza emozionalità........perchè queste cose c'è le deve mettere chi li suona! Se poi, il fatto che sopra ci sia scritto Selmer, spinge alcune persone a sentire maggiori emozioni nel suonarli.......benissimo.....ma un tubo di ottone è sempre un tubo di ottone.
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Questo nuovo Supreme sta riscuotendo stupore tra i professionisti! Ci sono video in rete di gente che dice....."Finalmente! Era quello che tutti stavamo aspettando da tempo!" Questo è un bel segno.......oggi infatti ho trovato due Mark VI vicino al cassonetto dell'immondizia, non mi sono fermato perche andavo di fretta, ma stasera se sono ancora li li prendo su.
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Mah, con tutto il rispetto per l'opinione altrui, ma la Selmer ormai vive di rendita del marchio. Poi se qualcuno li suona e ci sente più anima dentro sono contento per lui, ma se i vecchi serie 2 erano strumenti affidabili, i moderni serie 2 jubilee vari e serie 3 sono imbarazzanti. Hanno un suono mille volte più caldo ed intonato Yana e Yamaha a pari prezzo. E ad essere totalmente onesto, se già 4k per un nuovo selmer serie 2 mi paiono decisamente troppi, figurarsi 7k per un Supreme (che tra l'altro, la genialità nel citare Coltrane e poi presentare un alto invece di un tenore). Poi a vedere le persone con cui lo hanno sviluppato, hanno (chiaramente) voluto settorializzarsi sul classico, per lasciare il mercato jazz ai vari Reference...lo hanno sviluppato con i vari Vincent David, Belijar, Wirth, Delangle, McAllister eccetera. e hanno tutti quanti un suono estremamente simile, quindi non mi da' l'idea di essere uno strumento così flessibile. Poi, se qualcuno ha 7k da buttare e lo vuole, prego, io di certo non sarò nella fila ad aspettarlo...
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Non spenderei mai 7000 euro nel Supreme, piuttosto comprerei piu volentieri un Solista della R&C......se proprio dovessi comprare un sax nuovo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Robinik
Non spenderei mai 7000 euro nel Supreme, piuttosto comprerei piu volentieri un Solista della R&C......se proprio dovessi comprare un sax nuovo.
Ho sentito la parola “Solista” ?
Dovrei averne giusto uno demo special price in atelier :laughing::laughing::laughing:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Robinik
In realtà tutti i sax sono fatti in serie , non hanno calore, non hanno feeling, sono freddi, senza emozionalità........perchè queste cose c'è le deve mettere chi li suona! Se poi, il fatto che sopra ci sia scritto Selmer, spinge alcune persone a sentire maggiori emozioni nel suonarli.......benissimo.....ma un tubo di ottone è sempre un tubo di ottone.
quotone - e quotone (parziale dato che ne ho provati solo un paio) anche per il serie III - quelli che ho provato mi sono piaciuti solo dal punto di vista meccanico, il suono per nulla, l'intonazione la definirei perfino eccessiva (si sembra paradossale), strumenti così intonati da risultare statici... (scusate, sono paradossale: sono molto attento all'intonazione, ma al tempo stesso detesto le accordature troppo perfette e "ben temperate" ... ho bisogno di un minimo - minimo - di tensione ).
può darsi che vadano bene per la classica, ma quale classica? andrebbero bene per suonare Mozart, ma non c'è repertorio: uno dei due che ho provato era di un saxofonista classico molto bravo che doveva suonare un mio pezzo... era così stabile che non uscivano alcuni bicordi che escono su tutti i saxofoni di tutte le marche che ho provato in tutta la mia vita (dai cinesi, ai selmer di qualunque altro tipo, ai R&C - che non ho suonato, ma che sono stati usati per suonare un mio pezzo)
il supreme? boh... va provato - l'eccesso di meccanica un po' mi spaventa (la chiave per l'intonazione del do diesis... altri ammenicoli), il fregio non mi piace per nulla, così come il colore (ma sono tutti dati secondari ovviamente - quello che conta è come suona). non so se avrò mai il piacere...
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https://i.kym-cdn.com/photos/images/...66/053/409.gif
In buona sostanza... da questo post si conclude che è bello recensire strumenti in maniera dettagliata, pur non avendoli mai nemmeno visti da vicino. Non dico "suonati", ma "visti"...
E non dimenticandosi di infarcire di retorica gli "scritti".
Sembra di stare su Facebook.
... ma il bello è che la Selmer saranno 40 anni che vende sassofoni dal costo (pure attualizzato) superiore ai 7000€ (di oggi).
Pochi se ne sono accorti.
Ma probabilmente mancava l'Internet e i luoghi dove...
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Originariamente Scritto da
tzadik
https://i.kym-cdn.com/photos/images/...66/053/409.gif
In buona sostanza... da questo post si conclude che è bello recensire strumenti in maniera dettagliata, pur non avendoli mai nemmeno visti da vicino. Non dico "suonati", ma "visti"...
E non dimenticandosi di infarcire di retorica gli "scritti".
Sembra di stare su Facebook.
... ma il bello è che la Selmer saranno 40 anni che vende sassofoni dal costo (pure attualizzato) superiore ai 7000€ (di oggi).
Pochi se ne sono accorti.
Ma probabilmente mancava l'Internet e i luoghi dove...
ho fatto una recensione dettagliata?
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Originariamente Scritto da
tzadik
https://i.kym-cdn.com/photos/images/...66/053/409.gif
In buona sostanza... da questo post si conclude che è bello recensire strumenti in maniera dettagliata, pur non avendoli mai nemmeno visti da vicino. Non dico "suonati", ma "visti"...
E non dimenticandosi di infarcire di retorica gli "scritti".
Sembra di stare su Facebook.
... ma il bello è che la Selmer saranno 40 anni che vende sassofoni dal costo (pure attualizzato) superiore ai 7000€ (di oggi).
Pochi se ne sono accorti.
Ma probabilmente mancava l'Internet e i luoghi dove...
È quello che fanno un po tutti, tu incluso.......bene o male fa parte del gioco dei social.
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sinceramente anche no... per me questa è una recensione
http://www.shwoodwind.co.uk/Reviews/..._mkvi_alto.htm
no certo le due cose che ci siamo detti qui - io non farei una recensione nemmeno del SA I per la semplice ragione che non ne ho provati abbastanza e il fatto che ne suoni uno da 20 anni non fa testo - idem con i clarinetti: ho un RC buffet discendente al mib, l'ho suonato per una trentina d'anni, ma so che la variabilità fra un esemplare e l'altro è notevole e che il mio (rispetto alle mie preferenze di suono) non è fra i più riusciti (rispetto alle mie esigenze di suono, ripeto).
oltretutto non cadrò mai nel discorso "migliore in assoluto" - esistono strumenti di fascia alta, media e bassa... nella parte alta forse la scelta è più difficile ancora perchè bisogna trovare il giusto equilibrio fra esigenze diverse che sono a loro volta diverse per ognuno.
non ho detto che i serie III sono brutti, ho detto che quelli che ho provato (pochi) non mi sono piaciuti... cosa leggermente diversa.