le sperimentazioni che dici sul sax mi sembrano possibili da attuare ma resta da trovare l'omino alto 1.70 con il collo di un toro :ghigno:
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le sperimentazioni che dici sul sax mi sembrano possibili da attuare ma resta da trovare l'omino alto 1.70 con il collo di un toro :ghigno:
:lol:
Ben Webster, o Coleman Hawkins ci basterebbero! :yeah!)
però se entrambi hanno un buon livello di consapevolezza saranno in grado di percepire le stesse cose.Citazione:
Originariamente Scritto da WineSax
è chiaro che la posizione e le distanze (e non solo) influiscono sull'ascolto ma basta sapere come ciò avviene per eliminare ogni differenza.
alcuni sassofonisti (quando sono anche ottimi ascoltatori) sono in grado di capire dal risultato anche il processo che ha portato a quel risultato .(pur non essendo loro ad aver prodotto il suono)
ciao fra
concordo in pieno ed infatti per questo parlavo di lessico comune.Citazione:
Originariamente Scritto da Sax O' Phone
anche io contrappongo il termine chiaro al termine scuro .
il termine brillante giÃ* mi viene più difficile da contrapporre .
così come il termine afono ecc..
Il suono ha purtroppo molti altri elementi che sono necessari per definirlo e
spesso questi elementi interferiscono tra di loro .
ciao fra
occhei! :ghigno:
dopo tutti questi tecnici/fisici acustici con le più interessanti contrappossiziopni di meteriali più pregiati/particolari con musiscisti dalle corporature più "armoniche" chiaro/scure ecc ecc ecc
in sostanza quasi nessuno (a parte cesare) "si prende la tremenda libertÃ* di sbilanciarsi" magari anche solo raccontando le propie prove e test...
nessuno dice che un suono chiaro o scuro lo è perchè qualcuno lo ha deciso in modo assoluto...
la cosa +facile e -pericolosa sarebbe fare confronti in modo relativo
per esempio:
mantendo come costante K lo stesso setup (becco, ancia, uomo)
si potrebbe dire: X mi è parso più scuro di Y e Y mi è parso più chiaro di Z
magari così facendo non si dice una cosa così eretica come può sembrare ...:D-:
No, certo, eh tucc'ai ragione! Io p.e. ieri provai un R1 Jazz grezzo (come quello di Lan, circa) ed aveva un suono decisamente molto più scuro del mio SA 80II... O tu sei contento ora!? :lol:
Ma tutto il mio discorso voleva dire che poi cambi anche solo il sassofonista, e potresti avere un tono differente... :mha!(
ecco proprio quello che intendevo ;)
sempre al netto della qualitÃ* degli armonici, meccanica ecc.... ;)
mi immaginavo che un SAII fosse +chiaro di un R&C jazz grezzo! ottimo confronto!
io nel mio piccolo(issimo) ho provato solo yamaha 32, 62II, 62 (1ma ver) e yanagisawa 901...
parlando solo "del colore" del timbro, dal +chiaro al +scuro questo l'ordine 32, 62II, 62, 901
:saxxxx)))
No, alcune sfumature le senti solo se hai il sax in mano, gli armonici alle frequenze più basse ad esempio non li senti con le orecchie ma con lo scheletro che poi le trasmette alle ossa dell'orecchio.Citazione:
Originariamente Scritto da fcoltrane
Se fosse possibile una simile analisi, su basi matematiche, questo coso http://it.youtube.com/watch?v=OjONQNUU8Fg avrebbe il suono di Coltrane e non quello di una zampogna!Citazione:
Originariamente Scritto da pumatheman
aridajè! :lol:
ma chi ha detto che il suono di Trane si ricava semplicememte soffiando in un mark6 e un florida ecc ecc ecc?
eh chi ha detto che il suono è composto solo dal timbro? io no! ore sei tu Mad che sei un pò grossolano...
isolando il solo "colore" del timbro perchè non se può parlare riguardo ai sax e invece per esempio riguardo alle imboccature si? a me sembra prorprio un tabù... :ciuccio::
Io parlavo di un calcolo matematico degli elementi "interni", che precedono il bocchino e il sassofono. Evidentemente c'è stato un fraintendimento reciproco. Anche perchè mi sembra che "il coso" non suoni un selmer Mark VI ne un Super Balanced.Citazione:
Originariamente Scritto da pumatheman
Peace, man! :amore::
ehi man ma che stai a scherzÃ*? :lol:
I love you!!! :saputello
dopo averti sentito con quel suono alla A.Shepp :bravo: poi sei diventato il mio idolo!! :amore::
Io penso che se fossimo convinti che il sax influisce solo per un 30% sul suono totale (musicista+setup+strumento) non spenderemmo i nostri soldi per cambiare imboccatura, strumento, eccetera. Semplicemente ci terremmo quello che abbiamo. Tanto il suono resta quello che è! :BHO:
Certamente ogni parte dello strumento (compreso il musicista) ha rilevanza nel risultato finale, ma allo stesso tempo ogni parte ha una sua sonoritÃ* se presa singolarmente. Non so se ho reso il mio pensiero
E' un pensiero corretto, ma devi ricordare che difficilmente il possessore di uno strumento da 500 euro dirÃ* mai "il mio timbro fa schifo", dato che si parla del suo sax :lol:Citazione:
Originariamente Scritto da saxo
Da qui il solito discorso trito e ritrito che se hai uno strumento di fascia bassa ma un setup professionale puoi azzerare le differenze timbriche con strumenti di fascia minore...è un pò come il mito di Babbo Natale, si sa che non è del tutto vero ma fa piacere pensarlo.
per me è più un discorso di mezzo utile per il fine.Citazione:
Originariamente Scritto da saxo
ci sono musicisti che riescono a suonare con lo stesso timbro anche modificando il sax.
il punto è quanto sforzo fanno per far suonare il sax peggiore come il migliore?
ciao fra