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Il_dario
Ps. Poi un giorno mi spiegherai cosa é il diapason del bocchino :wink:
C'è poco da spiegare...
Tra lasciando il modo in cui sono dimensionati chiver e il sistema dei portavoci... e il perchè il canneggio se variato nei vari punti critici porta a variazioni sia del suono dello strumento sia a come reagisce...
... il bocchino ha un pitch tutto suo, che non dipende solo da questione dimensionali ma da tutti gli elementi geometrici e dimensionali che ne caratterizzano il funzionamento acustico.
A questo però devi aggiungere lo strumento che c'è dietro... un Conn o un R&C non sono un Mark VI o un SBA.
E anche il suonatore ha, purtroppo, la sua influenza positiva o negativa che sia.
Se provi un Vandoren V16 in ebanite su un 10M (o anche quello in metallo)... i problemi sono simili a quelli che riscontreresti con un Aizen.
Ma allungare il chiver da altri vantaggi che allugando il collo del bocchino non ci sarebbero.
Morale: meglio allungare il chiver 7/8 mm. Settare lo strumento a 440 Hz e non a 442 Hz. Studiare.
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Tutto giusto quello che dici, ma con il termine "diapason" continua a non dirmi nulla, quindi forse é citato ad "esempio" :nonzo:
Cito dai concetti progettuali di mia conoscenza sulle imboccature :
"É corretto calcolare il volume interno in maniera tale che sia intonato entro i limiti imposti dal movimento del sughero "
Da ció si evince che , a paritá di volume , la possibilitá di regolazione dipende molto dalla geometria costruttiva del bocchino e quindi se lo shank é piú lungo , permette maggior "regolazione" su sax con collo (e sughero) piú corti !
Poi , come molti sanno, e DocSax (ed altri) ricordano ad ogni pië sospinto : il 70% lo fa chi soffia e quindi.... :sax:
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Originariamente Scritto da
Il_dario
Tutto giusto quello che dici, ma con il termine "diapason" continua a non dirmi nulla, quindi forse é citato ad "esempio" :nonzo:
Perchè è un termine che si usa sugli archi.
Su uno strumento ad arco, l'intonazione (della corda a vuoto) non dipende dalla lunghezza della corda, ma dalla tensione della corda.
Infatti lo stesso tipo di strumento può avere una diapson diverso, ma le corde poi generano (a vuoto) la stessa fondamentale.
(È una cosa comune per esempio sui contrabbassi, che possono avere scala differente)
Sui sassofoni è la stessa cosa... ma la generazione del suono è differerente.
Se prendi un Conn e un Mark VI... pieghi il canneggio rendendolo "dritto".
Misuri la lunghezza dei due coni "troncati"... trovi che le lunghezze sono differenti
Sul sassofono il sistema bocchino+ancia+posizione del bocchino... corrisponde (sugli archi) al sistema corde (con il loro spessore)+tensione+curvatura manico+altezza corde.
Il bocchino però è un elemento esterno allo strumento (si smonta e non è progettato strumento per strumento) quindi è facile pensare che abbia un pitch suo.
Il problema poi è per i bocchini i design possono essere profondamente differenti quindi... la cosa si complica ulteriormente.
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Mi sembri un politico, parli parli, ma la risposta nun ce sta (il diapason) :laughing:
Si vero nel sistema della vibrazione sulla corda (strumento ad arco , a percussione o pizzicato che sia, sempre corda é..) . l'intonazione non é data dalla lunghezza (o meglio , solo dalla lunghezza) ma centra giustamente dalla tensione della corda (il tiro) ma anche dalla densitá di massa per unitá di lunghezza (quindi materiali differenti) ... infatti i molti filmati che trovi sul web e giochini sul monocordo nascono proprio da quello (generazione dell'impulso, variazione di materiale e variazione della,lunghezza ) ma noi stiamo parlando di tubi storti , o meglio di vecchie grondaie bucate ... :love:
Comunque , per non andare troppo OT riguardo la domanda iniziale, ripropongo il consiglio a Cocciuto di provare di persona come si trova con quella piuttosto che con altre imboccature che ci sono normalmente in commercio per trovare quella più consona alle sue esigenze !
:sax:
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https://www.google.it/search?q=diapa...Baas8wfbxJSgDA
Riporta il concetto sui primi 25/30 cm del sassofono... se è un tenore.
(Comunque non è la densità... è la densità lineare, altrimenti lo spessore della corda non avrebbe alcuna influenza sulla tensione...)
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azz la prossima volta che incontro kubota devo assolutamente chiedergli come ha fatto... il fatto che gli aizen ce l'hanno più lungo un po mi scoccia!!! maledetto dipason!!!
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Ho scatenato mezzo vespaio...
Cmq grazie. So che bisogna provarli. A Verona il panorama non mi sembra granchè per cui comincerò a telefonare un po' in giro per sapere chi vende cosa.
Nel frattempo volevo prendere un vandoren java (non jumbo) T75 che, guardando i (poveri, sigh) disegni sul sito, dovrebbe avere una camera tipo tone edge con uno shank che spero sia lungo come quello del T20, ed una pertura 7*...
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se vieni a modena ti faccio provare qualcosa con una camera ENORME, problemi di intonazione non ce n'è.
ti scrivo in privato
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Aggiungo una nota per chi fosse interessato.
Posso dire che i bocchini vandoren (adesso ne ho 2 diversi) risultano perfettamente intonati su questi sax vintage.
Mi sono anche procurato un bocchino degli anni 20 che, pur essendo corto esattamente come il tone edge, è perfettamente intonato (ha però una camera enorme e richiede moltissima spinta; forse dovrei provare con ance più morbide).
Quindi, chi parlava di geometrie interne diverse indipendenti dalla lunghezza, aveva perfettamente ragione.