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Dico la mia:
da poche sttimane ho un becco Vandoren T75 che mi piace moltissimo e col quale sto scoprendo cose nuove.
Arriva a casa inizio a suonare e dico "bellissimo"....
poso il sax lo riprendo dopo 3 ore...e penso " ma non suona mica bene come prima...boh sarò stanco"
Giorno dopo ...insomma stenta a suonare, forse meglio cambiare ancia.
Metto una Rico Jazz 3 e 1/2 e va alla grande. Giorno dopo di nuovo fa fatica a suonare....
Guardo l'ancia e mi accorgo che la legatura che avevo non era in grando di sostenerla bene e quindi magari anche solamente staccandoo il becco la muovevo e andava fuori asse....metto una legatura tipo Rowner in pelle e.....e suono più caldo corposo e profodo a patto però di stringere ben bene la legatura perchè altrimenti fischia e squilla...
Per tornare in tema, oltre ad aver constatato (che in quel becco perchè con gli altri non sonon mai stato così preciso e comuqnue non ho mai avuto problemi così evidenti) che la posizione e il serraggio della fascetta erano fondamentali anche il "pelimetro" in più o in meno rispetto al ciglio sono importanti.
Se l'ancia è un p' dura e scura tendo a portarla fuori dal ciglio, ma non di 1 mm ...direi meno di 1/2 mm.
Se inceve l'ancia è sul viale del tramodo la tengo un po' arretrata, perso un po' brllantezza ma magari una ltro pomeriggio mi dura senza fischiare ad aogni momento.
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Anch'io eseguo le medesime operazioni di schu e quando ho la sensazione che l'ancia non renda al suo massimo riposiziono la legatura un po' più indietro oppure un poco più avanti tenendo ben centrata e ferma l'ancia
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Mi piacerebbe capire meglio i come e perchè del posizionamento della legatura, vedo ne parlate anche qui. Qualcuno sarebbe così gentile da approfondire? Grazie!
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Generalmente quando uso ance nuove, quindi ancora un po' durette, posiziono la legatura più arretrata per agevolare la vibrazione (conta molto anche quanto si stringe), così al contrario quando comincia a fischiare o troppo morbida, la sposto in avanti per migliorarne (seppur di poco) la reattività.
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Dipende da una serie di cose, il tipo di ancia , il facing del becco, generalmente cerco il miglior rendimento dell'ancia spostando la legatura in un paio di posizioni e quello che trovo migliore funziona bene mediamente per quel tipo (marca e modello) di ance. Basta spostare la legatura anche di poco e le differenze si sentono. Ovviamente tutto questo è individuale perché ognuno imbocca in un modo differente.
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Sono cose a cui comincio a fare più caso solo ora, nel senso che prima ci provavo a notare delle differenze ma le mie capacità critiche e sonore erano molto scarse. Ora, dopo due anni e almeno un'ora al giorno, inizio ad avere un suono che almeno somiglia a quello di un sax e un pelo più di consapevolezza su quello che faccio. Posizionamento e stretta della legatura sono cose che influiscono molto sul suono, a certi estremi, purtroppo non riesco ancora ad apprezzare variazioni piccole.
Approfitto per fare un'altra domanda, sperando di non portare troppo OT il post: ora suono con una Fiberreed MS e sono abbastanza sicuro su tutta l'estensione dello strumento (le note basse alle volte non escono bene solo nei salti di ottava), ma mi piace molto di più il suono che mi esce con una MH...che faccio? Mi sforzo a usarla e faccio più fatica col fiato o me ne sto fermo dove sono?
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...@ oiram... guarda sempre avanti, non fermarti mai...
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Per me ancia in fuori = più resistenza legatura indietro (verso lo shank) = più vibrazione. Quando un ancia è a fine vita per evitare di clipparla meglio prima provare a spostarla un po' in avanti. Si sa mai 😀. In ogni caso io preferisco tenere ancia 'giusta' sul ciglio perché normalmente rende al meglio e tenere la legatura circa a metà della corsa. Dexter suonava con legatura tutta indietro per risuonare maggiormente. Ma io non sono Dexter evidentemente (ahimè ) 😀
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