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Molto interessante questa discussione che ho trovato proprio cercando argomenti che mi dessero spunti per cercare di migliorare. Come ho scritto ripetutamente sono un principiante - ho cominciato giusto un anno fa. Il bello è che non ho capito nulla di quello che avete scritto. Ho intuito di essere davanti a qualcosa di utile quando Marcus ha parlato di buchi sui salvabocchini provocati dagli incisivi. Anche io sto distruggendo questi piccoli adesivi come nulla fosse e tutti sul lato dx!
Sto leggendo anche il testo di d. Liebman "Sviluppare un suono personale sul sassofono".
Mi spiegate molto semplicemente cosa devo fare (esercizi con il solo bocchino e con il chiver) e come?
Scusate l'intromissione e la scarsa comprensione - sono un po' tardo data l'età - e...BUON ANNO!!
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http://saxforum.it/forum/showthread....ello-strumento
ho provato ad illustrare la tecnica dello studio con il collo e in questo tread chilometrico ci sono pure alcune domande e risposte.
quando hai tempo prova a leggerlo tutto e poi se c ' è qualcosa non chiara proverò a spiegarla.
questo studio è basilare per imparare a non mordere e per studiare il suono in quanto tale .
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Grazie...l'anno prossimo proverò a capire!
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Inizia a provare poi per quel che posso cercherò di dirti qual è stata la mia esperienza.
intanto per quanto attiene ai buchi sui salva bocchini ti dico che io ho gli incisivi "diversi" nel senso che quello di sinistra sporge un po' rispettoa quello di dx perntatnto io li buco solo a sx (e poi li giro così durano di più) ma se i tuoi incisivi sono regolari e buchi solo da una parte potrebbe voler dire che hai qualche vizio di imboccatura e che tieni
- o la testa storta (ma ne dubito)
- o che imbocchi leggermente laterale per fare meno fatica (cosa che i principianti a volte fanno)...e questa va assolutamente eliminata: è un vicolo cieco.
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Grazie per la disponibilità. Sinceramente mi sento ancora molto insicuro sull'argomento. Ho capito che sto sbagliando ma non capisco cosa. Non riesco ad interpretare quello che mi dice il maestro né quello che mi provate a spiegare. Suonando e studiando non riesco a "sentire" di usare la gola...di chiuderla....di stringere troppo con in denti superiori (non credo di imboccare "storto") e con il labbro inferiore....di non lasciare passare l'aria...di non essere rilassato. Ma pur essendo conscio di avere numerosi difetti (oltre che limiti!!!) non ho ancora capito come devo fare per correggermi. Nonostante l'insegnante. Per questo motivo cerco nel web, e non solo, i suggerimenti che mi aiutino a migliorare. Io ho bene in testa il timbro che vorrei ottenere ma i risultati sono scadenti. Evidentemente non ho più la freschezza e prontezza di un ragazzino per cui l'apprendimento è molto lento. Tuttavia la voglia di provarci è tantissima. Grazie ancora per il sostegno ed i suggerimenti.
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questo che descrivi capita a molti sassofonisti (io sono tra questi).
capire esattamente cosa succede a livello della gola o peggio delle parti interne (laringe faringe lingua palato ) è cosa quasi impossibile.
e lo stesso per la pressione del morso e del labbro ( nel senso che una minima pressione a volte ha una enorme influenza ma non è per nulla facile misurare).
lo studio che ti suggerisco (studio con il solo collo) parte invece da dati ed elementi assolutamente misurabili .
respira con il diaframma !!!!
apri la gola!!!!!!!!
pensa alla nota !!!!
sono tutte espressioni che dal mio punto di vista servono poco perchè pur essendo spesso espressioni "corrette" non danno alcun "aiuto concreto".
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Luba
[...] Evidentemente non ho più la freschezza e prontezza di un ragazzino per cui l'apprendimento è molto lento. Tuttavia la voglia di provarci è tantissima. Grazie ancora per il sostegno ed i suggerimenti.
Io ci ho messo 15 anni....e se no era per Fcoltrane sarei ancora fermo al punto di partenza.
Nessun insegnate avevva mai collegato gli esecizi che facevo nessuno mi aveva mai detto a cosa servissero.
Ho fatto milioni di note lunghe, di esrcizi con solo bocchino e un po' meno col solo collo...e tutti e tre mi riuscivano (per es. una nota lunga la tenevo - con l'ancia giusta - bella uniforme per 45 sec) eppure il suono faceva schifo.
tuttavia i vari esercizi singolarmente li facevo bene....mistero? ero veramente afflitto e depresso...pensavo di essere negato, ma non riuscivo a concincermene.
Finchè un giorno qui nel forum fcoltrane mi ha illuminato sul senso degli esericizi con becco e collo e cosa da questi dovevo poi mantenere a strumento montato....e nel giro di pochi giorni è cambiato moltissimo.
C'è da dire che amonte avevo comunque fatto molta pratica solo che non l'avevo contestulizzata e solo ora le parole che mi dicevano (labbra rilassate, gola aperta, pensa alla nota ecc) hanno un senso concreto, mentre prima erano solo concetti (apparentemente semplici) e astratti.
Quello che mi sento di consiglianrti è comunque di provare tanto di essere metodico del tipo "ora provo così, bene questo mi è venuto. cosa ho fatto? Lo rifaccio uguale.---Ora passo ad altro ottava: funziona ancora? NO! Allora vediamo cosa devo fare qui."....poi per errori successivi da qualche parte arrivi e soprattutto hai un'idea maturata dentro di te e da qeusta puoi più facilmente capire "le parole" che ti dicono gli altri, ma fino a quel momento rmangono appunto solo parole.
Ti do un'ultima esperienza personale: io stringevo sugli alti. Eppure ero convinto di essere rilassato....poi però dopo 30/40 min che suonavo avevo le labbra finite e allo specchio mi vedevo e sembrava che stessi per partorire...ho capito allora che senza accorgermente strinegevo (mi infatti impossibile che si potesse suone per 5/6 min di fila come ad es capita normalmente in un assolo o in bigband)...eppure fiato ne avevo ....però non riuscivo a impormi di stare rilassato, ma non perchè no volessi ma perchè proprio non vedevo come si potesse essere più rilassati di così.
Poi quando fcoltrane mi ha fatto capire che l'impostazione che avevo col solo collo lo dovevo tenere sempre mi è venuta la banale idea di fare una scala da Do basso fino al Fa acutosenza stringere.
Partire dal basso mi è servito per partire con labbra morbide ed era quindi più semplice mantenerle tali mentre muovevo solamente le dita....e quando sono arrivato al re acuto ho sentito il suono calare di tonalità....ho riprovato più volte fino a che mi son trovato costretto a sostenere emissione e gola aperta ed ecco che finalmente gli alti hanno inizato a suonare come volevo.
Da li è migliorata ad es. anche la lettura perchè tutte le energie che spendevo per cambiare poszione labbra e la fatica in generale sono sparite e quindi sono molto più rilassato mentre leggo e tutto va meglio.
Morale: i risultati, gli strumenti per capirti devi farteli da solo a forza di provare (e mai mollare) poi parlare con gli altri ti accompagna e ti aiuta un po' alla volta.....insomma un colpo al cerchio e uno alla botte ovvero approssimazione ad elementi finiti :laughing:
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Grazie ancora.
Negli ultimi giorni mi sto proprio esercitando nel modo che Marcus mi ha descritto. Mi sembra di avere scorto un fioca e piccola luce in fondo al tunnel. Oggi ho provato a fare delle note lunghe con il becco+chiver: ebbene sono riuscito a stare intonato (l'accordatore mi indicava il MI con minime oscillazioni) e abbastanza uniforme (così mi è sembrato) per 15/16 secondi. Bòta vì!!! (Butta via...in dialetto romagnolo).
Per esempio: nello studio con il solo bocchino come si fa a fare un a scala fino alla decima (come scrive Liebman) senza stringere un po' con il labbro inferiore? BOHHHH! Tè voja a sufiè!!! Se non capite tradurrò.
Siete molto gentili e disponibili.
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Lo studio col becco in effetti non mi è chiaro.
Concordo con te che non sia possibile fare la scala senza stringere (e non poco anche)....tuttavia da quanto ho capito da fcoltarne sei costetto comunque a operare su gola-laringe...a quanto ho capito quindi col becco impari a usare gola laringe dalle note basse alle alte...ma non curi l'emissione.
col chiver invece curi l'emissione facendo la somma dei 2 poi passi agli armonici a strumento montato e al passaggio di ottava e alla fine dovresti fare tombola:laughing:
Mi rimane il dubbio che lo stringere le labbra quando si usa il solo becco sia una cosa necessaria per riuscire con l'esercizio ma da ridurre al minimo per poi ridurla ulteriormente fino a quasi azzerarla con strumento montato.
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il principio è che utilizzi la stessa tecnica per fare tutto.
lo studio del collo considerando che è su un unico suono ti consente di analizzarlo in tutti i suoi aspetti.
con il bocchino considerando che lavori su intervalli quindi su tantissime note diverse puoi confondere alcuni aspetti.
è vero che con il bocchino se stringi modifichi l'altezza ma è questo un modo di operare che serve a poco.
orma la tecnica sassofonistica si è evoluta e il controllo del suono avviene con l'aria non con il labbro o la stretta.
cosa significa con l'aria.
una emissione costante (tutti i professionisti che suonano parecchio ed hanno tecnica sottopongono le pareti del collo ad una pressione notevole).
una stretta labbro morso mascella quasi inesistente ed eguale a prescindere dal registro.
un modo di articolare l'apparato lingua laringe ecc.. che regola la velocità la direzione la pressione la quantità dell'aria.
(tutto molto complicato a parole ma molto più semplice sia se consideriamo il risultato sonoro sia quello visivo).
se vedi suonare Seamus Blake , o Turner , o chiunque gestisce più di quattro ottave con il sax puoi notare alcune caratteristiche identiche
pur nella diversità del risultato.
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Ho finito di leggere il testo di Liebman. Per comprendere quello che vuole spiegare dovrò rileggerlo!
Ieri ho trovato un video di Dexter Gordon in cui è ripreso molto da vicino e si può vedere molto bene il suo modo di imboccare. Devo dire che mi è stato utile.
Vabbè...continuo ad esercitarmi. Il mio maestro dice che devo avere pazienza ed arrivare ad acquisire una tecnica provando e riprovando. In tutti i casi una cosa credo di poterla affermare: le mie orecchie sapranno giudicare il risultato che sto ottenendo. In seguito sarebbe bello poter suonare in situazioni di insieme...con altri strumenti. Ma questo è un altro discorso e forse non avverrà mai.
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Volevo chiedere ad fcoltrane se per lo studio col solo bocchino vanno bene tutti i tipi di becchi o se è meglio utilizzare quelli più chiusi, o più aperti ecc
:)
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lo studio con il solo bocchino puoi farlo con qualsiasi setup.
e se riesci ad ottenere gli stessi risultati a prescindere dal bocchino vuol dire ce quello è il tuo standard.
è anche vero che alcuni bocchini ed ance facilitano determinati aspetti ma a scapito di altri.
ti faccio un esempio.
un guardala brecker ii con una ancia di canna relativamente leggera mi consentiva di avere una estensione esagerata, ma tutto questo a scapito del corpo del suono e della omogeneità. (tre ottave con il solo bocchino)
con un normalissimo link in ebanite medio con una ancia media le ottave si riducevano a due ma riacquistando corpo e omogeneità.
questo per me significa che il mio standard è due ottave e la terza ottava la suonavo solo stringendo ed utilizzando la caratteristica del guardala.
con bocchini particolarmente chiusi non ho provato di recente , la mia idea è tenersi su aperture medie ed utilizzare ance medie.
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Stavo provando con un Selmer S80 E con ancia Fibracell Premiere 3.5.
Oltre una quinta non vado. Si chiude letteralmente l'ancia.
Ho provato a tenere il bocchino solo con le labbra (inferiori e superiori) per vedere se stringevo troppo. Stesso risultato. Può essere che la forza dell'aria emessa chiude l'ancia sul bocchino???
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è più probabile che l'ancia sia strozzata dal labbro.
prova a fare questo esperimento.
considerala una mezza stupidaggine,
quando hai raggiunto il tuo limite estremo in alto (la quinta) con le dita della mano tira in su le estremità del labbro superiore (gli angoli della bocca).
e vedi che succede.