Re: Difficoltà a "prendere" le note alte fa e fa# con facili
Vorrei raccontare la mi (piccola) esperienza:
suono il soprano da un pò, e le note acute (Fa e Fa#) erano praticamente insuonabili, sia col R&C Super (tra poco in veniìdita...) sia con il nuovo LA Ripamonti Master.
Uso un becco Ottolink 6* e ance Hemke 2,5.
Appena messa una Hemke 3..... Eccoli là! Fa e Fa# facilissimi!!!!
Credo sia soprattutto il binomio becco-ancia a fare la differenza...
Re: Difficoltà a "prendere" le note alte fa e fa# con facili
Ma Che Note Sono Queste!?
Dopo anni son tornato al soprano ma questa volta ho scelto il curvo e ne son ben contento!
Innanzi tutto esaminando un soprano ci si rende subito conto di quei minuscoli forellini che servono per le note acute: se spingi troppo accelerando la velocità dell'aria vuoi che non passi via e si dimentichi di uscire da lì? Oppure con quella pressione arriverai facilmente ad ottenere delle note talmente acute da sembrare dei fischi! :lol:
Dopo anni ad ascoltare quel registro sul tenore è veramente difficile sentire quelle note su un soprano, e questo pone già un problema fondamentale: come puoi portare una nota che non sai dove sta già in partenza?
La cosa è risolvibile se ti puoi fare aiutare da un Mº che sappia veramente suonare il soprano: io ho chiesto pietà ed ho trovato il Grande David (Brutti) che in un'oretta mi ha indirizzato sulla retta via.
Sembra nulla, ma suonare all'unisono quelle note ti aiuta a trovarle!
Altra considerazione critica si ha da fare sull'imboccatura e la postura generale e particolarmente della laringe: si deve sempre cercare di stare rilassati con il collo dritto e libero, non piegandolo verso il basso; mai stringere con le labbra e tanto meno coi denti sull'ancia, ma usare i muscoli attorno alla bocca (muscolo orbicolare) come per fare un leggero sorriso, con gli incisivi superiori ben piazzati sul becco.
A partire dal DO# in su non si dovrebbe imboccare troppo, e quando si trova una nota del registro acuto, mantenere quella posizione perchè tutte quelle note condividono la stessa postura/imboccatura.
Un valido esercizio da fare che mi ha riproposto David sono gli arpeggi di quinta: meglio se prima ci si scalda con gli arpeggi sui registri normali, suonando senza forzare e lentamente, legando bene le note e mantenendo l'emissione e la dinamica costanti.
Questi saranno utili ancora per trovare le note che risulteranno agli intervalli più consueti: gli arpeggi andranno eseguiti partendo dalla nota tonica acuta più alta a scendere sino a quella più bassa per poi risalire cercando infine di mantenerla; un'altra variante può essere usando una dinamica da mf a f e ff sulla acuta tonica.
Studiando bene su questi elementi in maniera continua i risultati arriveranno, ma è certo che ci vuole del tempo per avere un vero controllo e raggiungere una certa sicurezza.
A me pare che intanto son riuscito ad identificare quegli elementi critici ed i consigli di David mi hanno aiutato notevolmente a questo: il FA ed il FA# ci sono ed il problema non è quello dello strumento (sempre meglio verificarlo comunque): anche se al momento la loro qualità non è eccelsa, sicuramente stanno migliorando a causa della maggiore sicurezza che acquisisco con la pratica....
Re: Difficoltà a "prendere" le note alte fa e fa# con facili
quoto quanto detto da Sax O' Phone .
è anche vero che alcuni setup ed alcune ance magari facilitano la produzione dei suoni acuti dello strumento.
ma il loro punto di forza è anche quello di debolezza.
se prendi un rapporto estremo come un guardala liebman in metallo e monti una bella ancia di plasticazza bari puoi anche riuscire a suonare quelle note con una certa facilità (questo perchè questo rapporto è capace di sostenere una stretta eccessiva, anche di labbro o anche di mascella).
quindi le note sei in grado di suonarle ma il timbro ed il corpo sarà irrimediabilmente compromesso.
poi quello che si guadagna da una parte lo si perde dall'altra. (il registro basso e medio sarà più difficile da riempire di suono).
è anche vero che se si riesce a sviluppare una emissione straordinaria ed un controllo della laringe enorme poi il rapporto estremo è in grado di offrire suoni e colori straordinari ed un corpo ed una estensione fuori dal comune.
Re: Difficoltà a "prendere" le note alte fa e fa# con facili
E fare il passaggio do-fa acuti con l'apposita chiavetta vi riesce bene?
Re: Difficoltà a "prendere" le note alte fa e fa# con facili
Ragazzi io riesco a fare tutti gli acuti e anche a sostenerli decentemente senza mordere;ho notato, però, che il F# acuto se uso solamente la chiave a goccia e le chiavi apposite sulla mano destra non riesco a prenderlo,mentre, al contrario, se lo suono con tutte le palmari aperte e le chiavi apposite mi viene, anche partendo una quarta sotto e legandolo;anzi a volte mi viene anche con lo staccato di diaframma.
Come mai? Sono io che non riesco a sostenerlo abbastanza?
Re: Difficoltà a "prendere" le note alte fa e fa# con facili
Marco , il tuo strumento permette di salire più in alto rispetto ai Rampone in quanto hai un canneggio più stretto , con il Rampone necessita di più pratica .per il resto prenderlo con la chiave a goccia direttamente necessita tanto tanto studio ...
Re: Difficoltà a "prendere" le note alte fa e fa# con facili
Quoto lalbertojazz, in questo periodo che ho l' occasione di provare altri soprani professionali ti assicuro che con il Rampone non è cosi immediato arrivare al Fa# acuto ... Occorre più studio , oltre che il setup giusto (in particolar modo l'ancia giusta) !
:saxxxx)))
Re: Difficoltà a "prendere" le note alte fa e fa# con facili
Alla domanda iniziale direi che se tieni una nota con il setup becco ancia lo stesso setup ti deve permettere di raggiungere un risultato buono anche con tipi diversi di sax.
Se così non è ci si deve lavorare. Soprattutto non stringete e spingete la colonna d'aria velocemente quando suonate le note alte.
Re: Difficoltà a "prendere" le note alte fa e fa# con facili
quoto Docmax .
posso aggiungere che quando si parla di estremità (alte o basse) tutti i nodi vengono al pettine .
allo stesso tempo però è più semplice rendersi conto di problemi di disomogeneità.
una tecnica utile per risolvere questa difficoltà sul soprano è lo studio con il solo bocchino .
in questa maniera le differenze tra i sax diventano più facilmente gestibili.
un principio però è quasi matematico :
se con il solo bocchino hai una estensione di una tredicesima e riesci a "gestirla" riuscirai a gestire con relativa facilità ed omogeneità dal Bb basso del sax al fa diesis acuto.
se con solo bocchino hai una diversa estensione e gestione sul sax ti comporterai di conseguenza.
(ad esempio utilizzando espedienti ....)
Re: Difficoltà a "prendere" le note alte fa e fa# con facili
Quando avevo il soprano arrivavo al MIb...le altre non le suonavo....
Re: Difficoltà a "prendere" le note alte fa e fa# con facili
Citazione:
Originariamente Scritto da lalbertojazz
Marco , il tuo strumento permette di salire più in alto rispetto ai Rampone in quanto hai un canneggio più stretto , con il Rampone necessita di più pratica .per il resto prenderlo con la chiave a goccia direttamente necessita tanto tanto studio ...
Non quoto lalbertojazz... :smile:
Con i Rampone sono arrivato al C# n.4 mentre con i giapponesi oltre il Bb n.4 (strangolato e piccolissimo) non sono mai riuscito ad andare.
Re: Difficoltà a "prendere" le note alte fa e fa# con facili
Con il Ripamonti V-Jazz Custom VI che possiedo si sale piuttosto facilmente.
Tra l'altro oltre al FA# c'è anche il SOL, pure lui ben raggiungibile.
Anche il mio insegnante di sax, paragonandolo con il suo soprano, mi ha detto che risulta più facile.
Quindi anche lo strumento conta parecchio.
Se vuoi venire a provarlo, vieni pure.
Così se ti piace, lo puoi pure portare via perché l'ho messo in vendita...
Re: Difficoltà a "prendere" le note alte fa e fa# con facili
(parlo della 3a ottava...)
Re: Difficoltà a "prendere" le note alte fa e fa# con facili
Posso dire che con il Rampone faccio fatica sulle acute e a volte proprio non vanno. Quando avevo un Yamaha 475 (ben più plebeo) le facevo senza troppo sforzo...