Re: Quale bocchino in ebanite per suono grosso e scuro?
La voglia di provare cose nuove non la critico anzi..io stesso ho venduto ultimamente degli ottimi sax solo per il piacere di scoprire e sperimentare altro...il mio post precedente,se avesse avuto risposta dal diretto interessato,serviva per capire ed avere qualche notizia in più. ..Tutti sappiamo che gran parte del suono si forma nella prima parte del sax(becco-ancia,chiver)..Siamo sicuri che siano state fatte tutte le prove possibili?e comunque sul SA II, (quello che ho venduto),io usavo un TE di 30 anni fa,il mio,che non cedero' mai, che tira bassi dall'oltre tomba se vuoi,ma non graffiera' mai come un Dukoff!!!ogni becco ha caratteristiche base,L'STM è nel mezzo,visto che il nostro Amico vuole "il suono grosso per fare Funk"(de gustibus),per me è meglio che si tenga quello!..infondo il suono lo facciamo noi...io posso cambiare becchi,ma se non ho le capacità,la tecnica,la testa,ecc..il suono non cambia più di tanto!! Opinione personale. .
Re: Quale bocchino in ebanite per suono grosso e scuro?
Ok, intervengo per chiarire la mia richiesta .Dunque, devo dire che in realtà il STM non mi dispiace affatto, ha un bel suono piuttosto rotondo e versatile, ma ora sono in una fase in cui voglio provare l'ebanite. Per il discorso ance ,posso dire di aver suonato nel corso degli anni con oltre una decina di marche, comprese le sintetiche (bari, bari star, plasticover, legere) da cui mi sono nuovamente staccato recentemente per tornare alle care vecchie vandoren blu da 2,5, alle la voz MH, alle Alexander NY. Le fascette, anche li' ne ho oltre una decina, fra cui la FL, una eccellente Selmer vintage a due viti ecc.ecc, ma la pace dei sensi l' ho trovata con le fascette artigianiali Gagliardi, da cui non credo mi sposterò più.
p.s. non credevo di aver detto di voler suonare funky, quella è una possibilità, in realtà suono di tutto (quasi) a seconda delle situazioni in cui mi trovo, ma cio' che mi piace di piu' suonare e che mi trovo piu' speso a suonare (meglio, a cercare di suonare :lol: ) è il jazz.
Re: Quale bocchino in ebanite per suono grosso e scuro?
Se fossi in te prenderei un bel Berg Larsen in ebanite, credo che sul qui mercatino ci sia in vendita un fondo di magazzino, quindi vecchiotto, a buon prezzo.
A presto!
Fabio
Re: Quale bocchino in ebanite per suono grosso e scuro?
Continuo a pensare che non avendo idee troppo precise sul suono che vuoi ottenere dovresti prima sciogliere questo "nodo".... avere un riferimento di suono in testa
poi dopo dovresti provare più imboccature possibili.... e dopo ancora acquistare
Se vuoi invece fare il percorso inverso rischi di prendere qualcosa che ti piacerà al momento ma che nel medio periodo (quando avrai un'idea più chiara di quello che vuoi) potrebbe non andarti più bene.
Se proprio hai deciso di passare all'ebanite come principio generale (anche se da quello che scrivi ci sono molte imboccature in metallo che farebbero al caso tuo inclusa quella che possiedi già) non cercare niente di "esoterico" o "miracoloso" perchè questo si traduce spesso in "costoso"...
Fossi in te cercherei adesso come adesso di provare_provare_provare tanta più roba possibile e poi acquistare spendendo il meno possibile... per questa ragione il mio consiglio è di prenderti una JJ HR magari usata (si trovano attorno a 100 euro, forse anche un po meno) non perchè sia genericamente "la migliore" (sarebbe un discorso stupido) ma perchè ti permetterebbe di avere con poca spesa un "riferimento" molto versatile da cui poter partire per muoverti verso la direzione sonora che capirai essere la tua.... e poi allora sarà più sensato spendere per avere qualcosa che è REALMENTE quello che cerchi o cmq vicino a quello che desideri in termini di suono.
Se passi da roma vai da Musicarte, c'è la "vetrina dell'usato" ha un bel po di imboccature che puoi provare comodamente in una saletta per farti un'idea
Re: Quale bocchino in ebanite per suono grosso e scuro?
.... cmq nulla vieta che la JJ HR* (o qualsiasi altra imboccatura sceglierai di acquistare) diventi e resti la tua imboccatura dfinitiva...
Re: Quale bocchino in ebanite per suono grosso e scuro?
Ho avuto il Jody Jazz HR, è un buon bocchino ed è molto versatile, ma non mi sembra che suoni grosso e scuro..
Re: Quale bocchino in ebanite per suono grosso e scuro?
Io sono dell'idea che per avere quella tipologia di suono devi avere un imboccatura con certe caratteristiche (ovviamente), però poi il suono grosso e scuro lo devi far uscire tu.... non esiste un bocchino che suona grosso e scuro, ma esiste un bocchino che ti permette di andare in quella direzione...
Re: Quale bocchino in ebanite per suono grosso e scuro?
ok,proverò a sciogliere il nodo postando qualche esempio di quello che intendo, sebbene sonorità piuttosto diverse fra loro, comunque tutte interessanti :
http://www.youtube.com/watch?v=1ICJUFOJa2g
http://www.youtube.com/watch?v=IJCKcPau5uw
http://www.youtube.com/watch?v=GaIvT_u3ioQ
http://www.youtube.com/watch?v=Uuqy_D22U1k
http://www.youtube.com/watch?v=iOBoV2zfm1M
devo dire che grazie ai vostri suggerimenti comincio ad avere un'idea più precisa. In realtà credo che i Drake che ho postato si avvicinino molto all' idea che ho. Ma anche il JJ è molto interessante...dovrei provarli, naturalmente, mi rendo conto....
Re: Quale bocchino in ebanite per suono grosso e scuro?
in questi video i suoni sono tutti diversi come anche chi suona, il miglior suono (più completo), mi sembra quello del quarto video ma probabilmente dipende anche dalla stanza che rimbomba un pò sui bassi...non credo che puoi capire molto di quello che vuoi da questi video.
Re: Quale bocchino in ebanite per suono grosso e scuro?
Io rimango dell'idea che il suono di joshua redman (per esempio) lo devi far uscire tu.... i bocchini per riuscirci sono sempre gli stessi, non ce un bocchino che ti fa avere quel suono... comunque i sassofonisti che hai elencato hanno tutti suoni moooolto diversi
@danyart: ma i video li hai guardati tutti? :lol: forse non hai visto redman e henderson per dire che il piu completo è il quarto...
Re: Quale bocchino in ebanite per suono grosso e scuro?
grande omogeneità ed una facilità sorprendente per produrre suono.
forse è questa la caratteristica comune di tutti i video.
escludendo il selmer soloist anche pochissima resistenza al morso e all'emissione.
Re: Quale bocchino in ebanite per suono grosso e scuro?
ok ragazzi, cerco di rispondere a qualche annotazione sparsa qui e là che mi è sembrata forse un po'.... ovvia (mi perdonerete).
Non essendo esattamente uno che ha imbracciato il sax ieri per la prima volta, so bene che :
il suono dipende principalmente dal suonatore, in secondo luogo dallo strumento, in terzo dalle varie possibili combinazioni di bocchino-ancia-legatura.
i suoni che ho postato sono fra loro abbastanza diversi, come avevo specificato,ma la radice comune mi sembra (sottolineo "mi sembra") possa essere un suono caldo, rotondo, pastoso, free blowing. Ma in qualche caso, o in misura diversa,potrei sbagliarmi, per esempio sul free blowing. Restano comunque delle bellissime sonorità
Se hai chiara in testa l'idea del suono che vuoi ottenere, se sei bravo, la puoi ottenere anche con un bocchino in cartongesso
Il bel suono lo puoi avere anche, e forse piu' facilmente, con un bocchino in metallo
le imboccature bisognerebbe provarle, perchè ogni bocchino varia le sue performance a seconda di chi lo suona a dello strumento su cui è montato
Detto questo :
è vero che i bocchini possono darti una direzione piuttosto che un 'altra, in termini sia di suono che di emissione
è vero che mi sto affacciando al suono dell'ebanite dopo 20 anni di metalli vari, dall' ottolink stm al meyer, dal dukoff al JJ DV ( ebbene si , anch' io ho sofferto di GAM), dunque mi interessava confrontare, diciamo, varie scuole di pensiero di chi l'ebano lo usa già.
Non avendo la possibilità di provarli personalmente, mi faccio un'idea dai vostri commenti pur sapendo che, come dicevano in maniera sacrosanta qualche post fa, le idee sono come le palle :D
Quindi, forse, più che cercare un vero e proprio suggerimento, mi è risultato interessante leggere i resoconti delle vostre esperienze personali e recensioni in tema di mouthpiece ( non scrivo bocchini per ovvie ragioni .... :) )
tutti i vostri interventi sono stati interessantissimi, spero che la discussione si sia sviluppata, e magari continui a svilupparsi, in maniera interessante per tutti, non solo per me :)
P.S.
lo confesso, sono sempre stato segretamente innamorato del soloist short shank. Ma trovare un bel soloist con una buona apertura e comprarlo senza poterlo provare è impresa troppo rischiosa...
p.s. n.2
credo che il campo si stia restringendo fra il Drake ( sos o jazz?vedremo) e il JJ HR*
Re: Quale bocchino in ebanite per suono grosso e scuro?
Citazione:
Originariamente Scritto da egidio68
il suono dipende principalmente dal suonatore, in secondo luogo dallo strumento, in terzo dalle varie possibili combinazioni di bocchino-ancia-legatura.
Dimentichi l'effetto dello strumento... l'ergonomia dello strumento, la postura mentre suoni... e via avanti.
Citazione:
Originariamente Scritto da egidio68
i suoni che ho postato sono fra loro abbastanza diversi, come avevo specificato,ma la radice comune mi sembra (sottolineo "mi sembra") possa essere un suono caldo, rotondo, pastoso, free blowing.
Sono a monte suoni diversi, a cui i vari artisti ci sono arrivati dopo una ricerca che è stata per tutti... diversa.
Il punto è che per sentire questa differenza di concetto... bisognerebbe tornare in una dimensione di ascolto acustico... o, se non si può, almeno sentire qualche disco.
"Caldo, rotondo, pastoso" sono aggettivi che vanno bene diversi tipi di suoni (generati con tecniche diverse... a cui ci si arriva con una ricerca e un hardware diverso).
Si fa meno fatica a identificare alcune frequenze (non sempre immediatamente identificabile), dinamica delle note, tipo di attacco del suono, sustain... che sono tipiche di "quel sassofonista".
Esempio: io tra il modo di suonare di Joe Henderson e di Joshua Redman non ci vedo niente in comune.
Joe Henderson: suono molto focalizzato, poca aria, poco volume, tanto range dinamico per frequenze, volume... colore.
Joshua Redman: suono meno focalizzato, tanta aria, molta forza mentre suona... tanto controllo su tutto comunque.
Come capisci che Joshua Redman ci mette tanta forza? Se mentre suona, intravedi la tensione muscolare nel volto, nel collo (gli vedi le vene uscire dal collo a Redman), vuol dire che forse ci mette forza... è il suo modo di suonare: è Joshua Redman! Punto. :twisted:
Citazione:
Originariamente Scritto da egidio68
Ma in qualche caso, o in misura diversa,potrei sbagliarmi, per esempio sul free blowing. Restano comunque delle bellissime sonorità.
Questione molto personale questa... la vedi anche nei sassofonisti postati:
Joe Henderson: bocchino di apertura media, camera stretta, ance morbide... probabilmente ha pochissima resistenza e deve gestire l'aria in un certo modo.
Joshua Redman: bocchino apertura media, camera larga larga, ance dure... resistenza superiore al setup di Henderson... di conseguenza, la gestione sarà diversa.
Citazione:
Originariamente Scritto da egidio68
Se hai chiara in testa l'idea del suono che vuoi ottenere, se sei bravo, la puoi ottenere anche con un bocchino in cartongesso.
La flessibilità ce l'hai nei limiti in cui il setup (e/o lo strumento) non ti pone una limitazione.
Esempio: con Serie II, è più semplice ottenere un suono alla Joe Henderson, che un suono alla Joshua Redman, anche emulando setup e modo di suonare (siamo sempre a livello di tecnica strumentale e tecnica di esecuzione... non siamo ancora a livello di armonia, fraseggio etc etc). Perchè il Serie II non è concepito per essere suonato con quella forza, con quella postura, con quella "impostazione" che usa Redman.
È il motivo per cui tanti abbandonano Serie I e Serie II in favore di Mark VI e Super Balanced Action, per esempio.
Citazione:
Originariamente Scritto da egidio68
le imboccature bisognerebbe provarle, perchè ogni bocchino varia le sue performance a seconda di chi lo suona a dello strumento su cui è montato
Assolutamente sì... in ogni caso conviene definire e capire dove sta il proprio punto di "confort": in questi termini diventa più facile capire come provare un'imboccatura ma diventa anche più facile definire che imboccatura può risultare interessante o meno (sia nel caso di poterla provare, sia in caso di poterla provare).
Sembra tanta filosofia ma è lo stesso approccio che hai quando vai a comprare un vestito o un paio di scarpe: se entri in un negozio per comprare una camicia bianca, colletto francese senza taschino, in cotone... magari provi anche una camicia di lino fucsia, però comunque se ti serve la camicia bianca, compri la camicia bianca.
Citazione:
Originariamente Scritto da egidio68
Detto questo :
è vero che i bocchini possono darti una direzione piuttosto che un 'altra, in termini sia di suono che di emissione.
è vero che mi sto affacciando al suono dell'ebanite dopo 20 anni di metalli vari, dall' ottolink stm al meyer, dal dukoff al JJ DV ( ebbene si , anch' io ho sofferto di GAM), dunque mi interessava confrontare, diciamo, varie scuole di pensiero di chi l'ebano lo usa già.
In ebano c'è poca roba... la scelta è quasi obbligata sul Lebayle in ebano: che per altro è un bocchino bellissimo.
In ebanite e resina hai molta più scelta.
Citazione:
Originariamente Scritto da egidio68
Non avendo la possibilità di provarli personalmente, mi faccio un'idea dai vostri commenti pur sapendo che, come dicevano in maniera sacrosanta qualche post fa, le idee sono come le palle :D
Quindi, forse, più che cercare un vero e proprio suggerimento, mi è risultato interessante leggere i resoconti delle vostre esperienze personali e recensioni in tema di mouthpiece ( non scrivo bocchini per ovvie ragioni .... :) )
Tante informazioni troppo disordinate possono creare confusione. È bene avere dei termini di comparazione che si possono (in qualche modo) definire "oggettivi".
Che la maggior parte delle imboccature "artigianali" o "di pregio" siano performanti è un dato di fatto, bisogna sempre capire come queste cose vengono percepite da chi suona... se a livello di facilità (cosa che può anche essere soggettiva), a livello di colore, a livello di versatilità di utilizzo.... gusti personali in genere.
Ognuno ha esperienze diverse, condividerle è bello... riorganizzare le informazioni per farle diventare "utili" non è detto che sia semplice, deve esserci qualche filtro in mezzo
Citazione:
Originariamente Scritto da egidio68
P.S.
lo confesso, sono sempre stato segretamente innamorato del soloist short shank. Ma trovare un bel soloist con una buona apertura e comprarlo senza poterlo provare è impresa troppo rischiosa.
Tecnicamente no... però devi sapere cosa comporta suonare con un Soloist... il feeling è diverso, è particolare. Non brutto, semplicemente diverso.
Quella del Soloist, secondo me, è un po' una fede: o la abbracci in maniera totale e convinta... altrimenti meglio passare oltre.
Spero di averti aiutato a fare... ordine. :zizizi))
Re: Quale bocchino in ebanite per suono grosso e scuro?
Nei primi due punti da te citati, sostanzialmente mi pare che diciamo la stessa cosa, ma il tuo intervento è assolutamente interessante sotto molti profili. Una importante correzione da te sottolineata : in realtà parlo di ebanite, ma intendo anche in resina, naturalmente.Lo scoglio più arduo resta legato al fatto che quando si discute di percezioni soggettive ( freeblowing, caldo, scuro, pastoso, centrato, ognuno puo' associare una sensazione o una gradazione diversa a questi aggettivi) si entra in un mare in tempesta di opinioni, ecco perchè è importante la prova sul campo...Ripeto, ho letto con molto piacere il tuo intervento, son contento che questo topic si stia sviluppando in maniera così interessante spero un po' per tutti, anche grazie a post come il tuo.
Re: Quale bocchino in ebanite per suono grosso e scuro?
Bisogna sempre tener conto delle condizioni in cui fai la prova... e con che criterio fai la prova.
Se le condizioni sono uguali e le persone che eseguono la prova sono a un livello tecnico/strumentale omogeneo, stai certo che le "opinioni" diventano fatti oggettivi.
Viceversa, vengono fuori, cose differenti... quindi si tratta sia di capire le caratteristiche oggettive del prodotto, sia le caratteristiche il modo in cui si approccia alla prova.
Tanta filosofia.
Ti faccio un esempio automobilistico: prendi un'autovettura... supponiamo che sia una macchina sportiva, veloce.
Vai in pista e comincia a fare giri di pista... registri i tempi.
Ok... se tu vai in pista a metà gennaio... ti sarà difficile registrare certi tempi. Perchè? Perchè i pneumatici lavorano bene sopra gli 80° C... e a metà gennaio con la pista a 10° C e l'atmosfera a 5° C... sarà dura portare i pneumatici a 80° C o sopra gli 80°C
Vai in pista a fine luglio... 45/50° C sulla pista, atmosfera a 30/35° C... i pneumatici pochi metri sono già a temperatura ottimale di esercizio: hai più grip, il giro di pista lo fai molto più veloce.
Il veicolo è sempre quello... però risultati e prestazioni differenti.
Lo stesso vale con strumenti, imboccature, ance... e via così.