Re: Valutazione Selmer mark VI
Purtroppo la mente del giovane sassofono classico medio è difficile da decifrare... quindi la risposta alla domanda diventa fittizia.
Vero che tutti (i giovani sassofonisti classici medi) vogliono suono, sul Serie III non vogliono il C e il G centrali leggermente calanti... ma ovviamente ogni volta che Selmer e Vandoren escono con nuovi bocchini... quelli prendono. Forse non è tanto l'hardware che devono cambiare (i giovani sassofonisti classici medi), ma il "software".
La tendenza nella produzione/concezione di nuovi bocchini "per la musica classica" è verso aperture sempre più chiuse: per 30 anni lo standard sull'alto era il S80 C*, poi è arrivato l'AL3 (circa 10/12 anni fa') che è quasi un numero più chiuso del C*, adesso è arrivato il Selmer "Concept" che è più chiuso dell'AL3.
Tra 10 anni... sul contralto si useranno aperture da clarinetto... così poi per suonare si dovrà di ventare su Super Sayan di 2° livello.
Re: Valutazione Selmer mark VI
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Originariamente Scritto da David Brutti
.... posso assicurare che con il setup in voga nella classica non riuscirei a passare la seconda fila di sedie di un auditorium medio ....
piccola provocazione: :twisted: ma uno studente che suona con l'imboccatura a culo di gallina, il labbro arrotolato sopra l'arcata dentale infieriore e teso come una pelle di tamburo, riuscirebbe a farsi sentire oltre la seconda file semplicemente usando un sassofono con maggior proiezione? :ghigno:
Re: Valutazione Selmer mark VI
in verità prima ero più propenso per il serie II (il serie 3 non lo prendo proprio in considerazione),ma poi mi sono detto:perchè devo comprare un serie II se poi so che quando mi diplomerò (fra 3 anni) lo dovrò rivendere perkè voglio un mark VI? #friskaletto di quello che dice il mio insegnante non me ne importa granchè e le sue parole mi suonano come una sua "fissazione".Anzi trovo ke il mark VI sia più facile da suonare rispetto ai serie 2 e 3,e come ha detto #David Brutti non è vero che non è adatto per la musica classica.
Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da gabrielsax95
di quello che dice il mio insegnante non me ne importa granchè e le sue parole mi suonano come una sua "fissazione".
Parlando in termini generali hai assolutamente ragione. Guarda però che la vita in conservatorio può essere un vero inferno se ti metti contro l'insegnante.
Re: Valutazione Selmer mark VI
X Tzadik: forse l'obbiettivo è quello di suonare con un becco totalmente chiuso in modo da eliminare problemi timbrici annessi e connessi alla radice :ghigno:
X mad: certo che no, l'ovvietà sacrosanta del "manico prima di tutto" è sempre più vera che mai... Dico in senso generale, è triste vedere talenti che sprecano il proprio tempo a cercare un suono che quel setup (e mi riferisco più al becco che al sax) non potrà mai dare, senza contare che poi nella classica (quella VERA non quella fatta nelle aule del conservatorio) il range dinamico è FONDAMENTALE: spesso ti trovi a combattere in sinfonica con un 4tetto di tromboni + tuba agguerritissimi, altre volte devi accompagnare l'oboe e non massacrarlo pur suonando nel registro grave
Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da David Brutti
X Tzadik: forse l'obbiettivo è quello di suonare con un becco totalmente chiuso in modo da eliminare problemi timbrici annessi e connessi alla radice :ghigno:
Assolutamente.
Se lo obiettivo di fare suonare uno strumento in ottone (o altre leghe con dentro rame) come uno strumento fatto in qualche tipo legno... pian piano ci stiamo avvicinando!
Semmai c'è da domandarsi se tutto questo ha senso... :D-:
Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da David Brutti
Che il Mark VI non sia un sax adatto a fare classica è una fesseria colossale: ... saxofono professionale moderno.
Quoto tutto, ma soprattutto: "... la meccanica MK6-SBA è simile in tutto e per tutto a quella di un selmer moderno ... per molti peraltro resta ineguagliata...." io infatti la penso proprio cosi'.
Del resto nei proverbi popolari c'e sempre molta saggezza.
Un Mark VI e' per sempre.
E' meglio un Mark VI oggi che qualsiasi altro sax domani.
Rosso di sera Mark VI si spera.
Scalda piu' un Mark VI che mille fuochi.
Un Mark VI per uno non fa male a nessuno.
Finche' c'e' Mark VI c'e' speranza.
Se non e' Mark VI e' pan bagnato.
E per finire:
Il Mark VI del vicino e' sempre piu' verde - qui probabilmente si parla di un sax slaccato. :D-:
Re: Valutazione Selmer mark VI
la meccanica mark vi Sba, e pressoché identica ad un selmer moderno.
Mi sta venendo il dubbio di essere matto io
Re: Valutazione Selmer mark VI
Meccanica del Mark VI è simile a quella degli strumenti moderni.
Meccanica del SBA no.
L'ergonomia poi può cambiare anche se i principi di azionamento sono uguali.
Meccaniche "vecchie" migliori di meccaniche moderne... Io non ne ho mai viste. Parlo di meccanica e azionamento, non di suono.
Ma non credo che la sola meccanica sia la discriminante per la scelta dello strumento.
Le meccaniche degli strumenti moderni sono concepite in maniera diversa.
Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Meccanica del Mark VI è simile a quella degli strumenti moderni.
Meccanica del SBA no.
:zizizi))
BA e SBA infatti non hanno lo snodo C# - Bb grave sul mignolo sx solo per menzionare la differenza più eclatante.... dal Mk6 in poi si... adesso è uno standard
BA e SBA hanno un meccanismo parecchio diverso di azionamento del portavoce giusto per citare un'altra differenza , diverso l'appoggio del pollice ...assai diverso il rinvio... diversa la chiave che viene azionata
Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Meccanica del Mark VI è simile a quella degli strumenti moderni.
Meccanica del SBA no.
Avendoli tutti e due mi dispiace contraddirti: meccanicamente sono estremamente simili e entrambi "figli" dello stesso progetto, allo SBA manca soltanto il raccordo Bb-C# sul castelletto dei gravi del quale peraltro non se ne sente una grande mancanza visto che il meccanismo è estremamente leggero e preciso (il mio SBA è ben settato ovviamente). Il castelletto ha conformazione e ergonomia analoghe al MK6 ma i leveraggi sono leggermente diversi; sotto le dita non riesco a denotare particolari differenze.
Vi stupirete nel fatto che tante migliorie adottate da Selmer a partire dagli anni '40 erano già ampiamente presenti nel mio alto Adolphe Sax (ma questa è un'altra storia della quale parlerò in altre sedi).
L'ergonomia sia del MK6 che dello SBA la trovo ottima, meccanicamente sono dei gioielli: pensa che uno dei tanti motivi per cui all'epoca passai a un 138.000 era proprio la rumorosità meccanica dei sax moderni che utilizzavo prima. O meglio non si tratta di rumorosità meccanica ma piuttosto di un fastidioso e metallico rumore del tampone che batte sul camino che mi ha pregiudicato molte incisioni purtroppo.
Re: Valutazione Selmer mark VI
io dico la mia, meccaniche migliori di seimer mark vi è sba ancora oggi nn e ho trovate, e francamente mene fregò di come sono fatte snodo nn snodo.
La comodità che ho a suonare con il mark vi nn l ho trovata in nessun altri sax.
Del resto sinceramente mi interessa poco
Re: Valutazione Selmer mark VI
ah e di sax ne ho provato veramente tanti,
credo di aver provate le marche più famose di sax dal conn al Mauriat fino al ripamonti e tutte le marche italiane.
Mi manca solo il sequoia io resto ho provato di tutto
Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Parlo di meccanica e azionamento, non di suono.
Sull'SBA lo schema delle collonine è differente dal Mark VI (e oltre tutto si possono trovare differenze anche tra i vari SBA... vedi per esempio le differenze dovute alle diverse campane, corte o lunghe... o delle varie produzioni SBA per annata).
Il principio di azionamento è uguale... ma la meccanica è diversa.
Sui Mark VI era stata fatta un'opera di razionalizzazione... sia per semplificare la produzione (dei pezzi che compongono la meccanica ed eventuali/successive saldature), sia per irrigidire il sistema, sia per facilitare l'assemblaggio, sia per semplificare la manutenzione... e via avanti...
Parliamo di meccanica, eh...
I tasti sono sempre quelli, chiaramente. :zizizi))
L'ergonomia sugli SBA poteva cambiare anche parecchio... visto che quegli strumenti (così come anche i primi Mark VI) erano il risultato di un processo produttivo non del tutto "codificato", e anche il controllo di qualità era quello che era anche perchè i sistemi di produzione erano quelli che erano.
Citazione:
Originariamente Scritto da David Brutti
Pensa che uno dei tanti motivi per cui all'epoca passai a un 138.000 era proprio la rumorosità meccanica dei sax moderni che utilizzavo prima. O meglio non si tratta di rumorosità meccanica ma piuttosto di un fastidioso e metallico rumore del tampone che batte sul camino che mi ha pregiudicato molte incisioni purtroppo.
Qua dipende dal tipo di manutenzione... ok che degli strumenti sappiamo che ne fai un uso molto intensivo ;)
però un tecnico sensibile su certi aspetti quei rumori te li leva tanto su un Serie II, quanto su un Serie III, quanto su un Conn o su un Buescher...
Se poi è davvero bravo... te li leva definitivamente. :zizizi))
Viceversa se è un tecnico meno sensibile, i rumori se ne vanno... dopo un mesetto tornano.
Re: Valutazione Selmer mark VI
Be anche io mi trovo molto bene col Mk6, con lo SBA, e col BA , e se suono un Chu Berry non è che mi metto a piangere...
se ci sono differenze meccaniche fra gli strumenti (che è ciò di cui stiamo parlando) allora parliamone... manco a me frega niente dello snodo in se.... e avercelo o non avercelo (io non ce l'ho) non mi crea nessun problema ne musicale ne psicologico... ma se parliamo di differenze meccaniche fra gli strumenti (che è un discorso diverso dal feeling personale) è giusto parlarne