Può essere l'uno o l'altro o l'altro ancora dei problemi che elenchi.Citazione:
Originariamente Scritto da ferrmar
L'ancia, se non è per te, ti crea grandi casini.
PS Hai fatto provare il tuo sax a un non principiante? ;)
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Può essere l'uno o l'altro o l'altro ancora dei problemi che elenchi.Citazione:
Originariamente Scritto da ferrmar
L'ancia, se non è per te, ti crea grandi casini.
PS Hai fatto provare il tuo sax a un non principiante? ;)
Magari dico una cavolata, ma sei sicuro che il laccetto sia regolato all'altezza giusta? Io i primi tempi che suonavo il tenore se non regolavo bene l'altezza dello strumento non riuscivo a suonare bene, se è troppo basso ti porta a stringere tropp e se è troppo alto non riesci ad avere un'impostazione corretta (: Forse ho detto una banalità ma se il problema persiste prova!
Per laccetto intendi il collarino per sorreggere il sax?Citazione:
Originariamente Scritto da alefiorio
esattamente!
Dopo qualche giorno, la situazione e' migliorata molto. Ho pero' notato una cosa e volevo chidere un parere. Ho l'impressione che se poggio di piu' i denti, ho menonproblemi sulle note base. Se invece poggio di meno, o quasi per nulla, mi escono meglio le note alte ma ho problemi con le basse. Insomma, possibile che per suonare bene le note basse e lte debba mettere la bocca in modo diverso?
Grazie
Si, bisogna rilassare un po' di più il labbro inferiore per le note basse, ma non si cambia molto la posizione della bocca!Citazione:
Originariamente Scritto da ferrmar
assolutamente no.
se modifichi il modo di tenere la bocca a seconda delle note che produci non ne esci più.
acquisisci vizi che ti porterai per lungo tempo.
prova a studiare per un certo periodo (almeno un paio di settimane ) solo le note centrali dello strumento
spostandoti dal sol al sol diesis o al fa e fa diesis.
4 note con la stessa emissione e posizione della bocca e del labbro.
quando riesci a fare questo continui nella stessa direzione.
aggiungendo una nota .
(sempre mantenendo costante tutto labbro emissione bocca mascella)
4 note lunghe.
leggi anche i messaggi che si riferiscono allo studio del collo (inteso come studio che fortifica impostazione e respirazione)
diciamo che il punto è abbastanza controverso e ognuno poi sviluppa una sua tecnica personale...Liebman consiglia di avere un'imboccatura dinamica, che quindi cambia a seconda della nota, del registro e del "genere". parla di coprire o scoprire di più o di meno l'ancia con il labbro inferiore quindi si presuppone un cambio di posizione del labbro stesso...poi c'è l'impostazione classica che preferisce un'imboccatura statica, quindi labbro inferiore arretrato e bocca molto chiusa e sempre ferma..insomma, un gran casino! personalmente sto imparando a staccarmi dall'impostazione classica e seguo il metodo Liebman...però non è facile, gli acuti spesso fischiano...però le note medie e basse escono in modo nettamente migliore, più ricco...più jazzy....a breve posto qualcosa nell'angolo "i nostri files" (con tutti i miei limiti ovviamente :smile: )
se proponi ad un principiante una imboccatura dinamica ingeneri grande confusione.
il fatto che gli acuti fischino è indicativo del fatto che non è facile capire concettualmente cosa significhi dinamica.
spesso si finisce per credere che la dinamica si riferisca a mascella e denti nel senso che si muovono in dentro o in fuori.
(movimento a cassetto)
altro movimento è quello che riguarda il morso.
un punto rilevante è che rigidità di pancia di arti di labbro di viso sono da evitare.
anche la mascella deve rimanere nella sua sede naturale.
ho conosciuto Liebamn e lo ho ascoltato molte volte e le cose che indicavo lui le ha per principio.
il punto qui non è come colorare il suono con il labbro e neanche la posizione del labbro e del modo di imboccare in genere.
che può essere con il labbro più in dentro più in fuori ecc..
altro elemento rilevante è chi è stato l'insegnante di Liebamn e cosa ha teorizzato in relazione al modo di imboccare.
c'era un interessante articolo sul forum che spiegava tutto in maniera chiara.
purtroppo altro elemento che ingenera confusione è questa idea della impostazione classica, che tristemente è divenuta per alcuni impostazione rigida .
la tecnica sassofonistica si è evoluta ed il controllo delle note con il labbro o con il morso è davvero anacronistico,
è un po come consigliare ad un principiante di tenere il sax di traverso e gonfiare le gote al massimo della loro capienza.
Fcoltrane, grande rispetto per te e per il tuo vissuto (se mi dici che hai conosciuto Liebman, tanto di cappello! ;) ). prima parlavo un po della mia personale esperienza. purtroppo a me è stata trasmessa l'idea di un'impostazione rigida (se fai il coservatorio spesso è inevitabile) e quando avevo difficoltà negli acuti la soluzione era sempre di entrare di più il labbro (in pratica suonavo col labbro tutto dentro e l'ancia la toccavo con lo spazio fra labbro e mento)...diciamo che funziona, la nota la controlli, però a livello di suono è troppo povero, perdi un sacco di armonici...ora, può darsi che dire ad un principiante di imboccare in modo dinamico possa ingenerare confusione, però credo che si debba fin da subito prospettare l'idea base dell'imboccare: l'imboccatura deriva dalla tua faccia!! cioè non bisogna estroflettere nè entrare troppo il labbro ma rispettare (con gli opportuni correttivi) la proprio postura facciale...ovviamente detta così un po di problemi li crei. è ovvio che ci vuole un buon maestro che ti guidi in questo percorso di prove e studio continuo (che può sembrare preliminare allo strumento, ma non lo è...io lo sto sperimentando ora dopo anni di studio)...ovviamente come dici tu, il suono è anche frutto (o soprattutto frutto) di altri fattori come laringe, diaframma, postura rilassata, fare la nota prima con la mente e poi col corpo....ci vuole tempo e studio, un buon maestro che ti segua e tanta pazienza
:D
Red il massimo rispetto è ricambiato.
il problema è che un principiante focalizza la sua attenzione sul breve periodo.
"la nota sono riuscito a produrla muovendo la bocca quindi la prossima volta farò così"
l'emissione senza interferenze di stretta eccessiva o posizioni inappropriate si sviluppa fino a consentire con una unica emissione di controllare tutto il registro del sax (Liebman è uno di quelli che riesce in questo senso) se al contrario l'emissione viene limitata da movimenti rigidità ecc... non solo non si sviluppa ma al contrario serviranno tante emissioni quante sono le note del sax e oltre con grossi problemi di disomogeneità e fischi a iosa.
in rete c'è un video di Bergonzi che spiega in maniera chiara l'impostazione per iniziare e per partire con il piede giusto.
in pratica prima si impara a produrre un suono un unico suono , poi ci sarà tempo per colorarlo con movimenti del labbro mascella denti e altre amenità simili, il rischio in caso contrrario è quello di non essere in grado di produrre un suono.
altro aspetto problematico è l'attenzione del principiante che nel novanta per cento dei casi si indirizza verso elementi che invece di farlo progredire lo condannano ad una vita sassofonistica di privazioni e stenti.
condivido al 100%, infatti proprio Bergonzi dice che l'imboccatura altro non è che la propria faccia! :D
hai perfettamente ragione, il rischio per un principiante è molto alto (e non solo per il principiante, conosco prof. di conservatorio che hanno un'impostazione sacrificatissima e il suono è altrettanto sacrificato)
Difatti volevo dirlo anche io! Fin dala priam lezione il mio insegnate ha citato Bergonzi e fin dala pram lezione ho adottato quell'impostazione