Re: L'esperienza di suonare il liscio
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Originariamente Scritto da lanjazz
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Originariamente Scritto da zeprin
ci sono in giro dei sax con i maroni,gente che suona il liscio per pagare il mutuo e jazz o altro per passione.
:saxxxx)))
Non è che prima di andare in America abitavi a Bologna o dintorni vero???
Penso che oramai "Maroni" sia qualcosa di internazionale...ero in provincia di Alessandria ma quando hai il papa' veneto, la mamma toscana, il fratello nato in Lombardia ed abiti in Canada....confini e regioni hanno le frontiere un po' "sbiadite"
:grin:
Re: L'esperienza di suonare il liscio
Direi che ora che sono quasi passati due anni da quando suono liscio, posso lasciare anche il mio commento.
Il liscio mi ha sempre attratto, tanto che la prima volta che ho sentito un sassofonista suonare dal vivo è stato quando ho preso il mio primo sax. Quella volta mi aveva portato un amico di mio padre che suonava tanti anni fa con lui e nel provarlo fece una polka ad una velocitÃ* tale per cui rimasi basito!
Da quando suono il sax, ho sempre fatto qualche pezzetto di liscio dopo gli esercizi quotidiani e ora che lo suono spesso devo dire di aver migliorato di molto la tecnica. Ci sono alcuni brani che ancora non riesco a suonare e mi chiedo come facciano alcuni sassofonisti a suonare in quel modo, soprattutto negli staccati.
Sicuramente il liscio è come tutto: può piacere e non piacere, certo che sentire alcuni sassofonisti con una tecnica ad altissimo livello, è sempre piacevole e sicuramente utile.
Re: L'esperienza di suonare il liscio
Io ho fatto liscio-latino americani x molti anni e devo dire che, a prescindere dal gusto di ognuno, se si vuol faresul serio ce n'è di fatica da fare.
E poi se si fa con chi sa suonare bene, è molto divertente.
Confermo quanto detto da qualcuno, oggi giorno la massa che va in sala da ballo si diverte pure se sul palco c'è un cretino che mette i dischetti (ormai buona parte di chi lavora nelle balere fa così) e finge di suonare.
Ma per quanto mi riguarda, ho sempre eseguito pezzi solisti di Casadei (e molti sono del repertorio di un certo Fiorenzo Tassinari) e delle altre orchestre italiane più accreditate.
Io consiglierei a chi ha una cattiva idea del liscio, di ascoltare come suona Tassinari o gli altri che il liscio lo fanno davvero! C'è da imparare anche lì a volte.
Poi se è un genere che non piace la storia è diversa.
Re: L'esperienza di suonare il liscio
Come Tradizione di ogni festa Paesana, le Polke, le Mazurke, i Lisci han sempre fatto da padrona :lol:
Quand'ero piccolo rimanevo lì immobile a guardare e ad ascoltare questi personaggi (sconosciuti e non) che fraseggiavano meravigliosamente le Fisarmoniche e i Saxophoni.
Probabilmente questi suoni mi sono entrati in testa e ma me piacciono un casino ...... non capisco quelle persone che appena sentono parlare di Liscio storcono il naso e dicono che sono canzoni da vecchi ....... mah ...... io li metteri lì con le loro chitarre e poi vorrei vedere se riescono a starci dietro :lol: :lol:
Ho qualche Spartito e devo ammetere che sono parecchio ostici, ma mi piacerebbe suonare in un contesto del genere :saxxxx)))
Re: L'esperienza di suonare il liscio
Ieri ho portato la mia orchestra di liscio al matrimonio di un mio carissimo amico. L'etÃ* media degli invitati era molto bassa, ma i brani eseguiti sono stati apprezzati tantissimo e in alcuni momenti erano tutti in pista (giovani e non) per ballare. Per me poi è stato un'enorme piacere essermi potuto esibire davanti a molti amici che hanno sempre considerato il liscio una "palla mostruosa".
Vai col lissio! :ghigno:
Re: L'esperienza di suonare il liscio
Il "liscio" è una tradizione del Nord-Italia, un virus collettivo che contagia dagli 8 agli 80 anni, pressochè tutti...o almeno questa è la percezione che ho in piu' casi ricevuto: tutte le forme musicali popolari rappresentano lo spirito piu' genuino e schietto della socialitÃ* e del divertimento collettivo che caratterizza un determinato territorio...ballare, stare insieme, bere un buon bicchiere di vino...dopo gli "affanni" della vita quotidiana! Ciò è piu' che sufficiente per considerarlo un fenomeno positivo...
Dal punto di vista musicale, non l'ho mai "sopportato"...ma non per snobismo o atteggiamento naif...ma credo soprattutto per estraneitÃ*, culturale e territoriale: le mie origini sono pugliesi...musicalmente, la pizzica e la tarantella rappresentano lo "spirito collettivo" in cui si identificano tutti...dall'intellettuale al contadino!
Detto ciò...il "liscio", per il Nord-Italia, ha rappresentato, nella desolante situazione in cui versa la musica e la professione del musicista in Italia,
un buon serbatoio formativo quanto una collocazione professionale per molti strumentisti...avevo degli amici che mantenevano la loro famiglia...lavoravano in orchestre in cui erano regolarmente stipendiati, indipendentemente dalla quantitÃ* di concerti che facevano in un mese...ma questo circa 15 anni fa...ora, da quel che mi sembra di capire anche in questo ambito, le condizioni lavorative sono cambiate...ma vorrei capire una questione, per me, "oscura"...e quindi mi rivolgo a chi lo suona e/o ascolta "liscio" da quando è nato...perchè si chiama "liscio"? Doveva differenziarsi da qualche altra forma musicale o maniera di ballare che magari era considerata..."ruvida"? E' la "deriva commerciale" di una tradizione popolare precedente o l'invenzione "geniale" di Raul Casadei e/o di altri musicisti a lui precedenti o contemporanei?
Re: L'esperienza di suonare il liscio
Qua puoi trovare risposta a tutte le domande che hai.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ballo_liscio
Comunque devo dire che anche molti meridionali sono appassionati al liscio. All'ultimo matrimonio in cui ho suonato gli invitati erano quasi tutti siciliani ed erano quelli che ballavano di più. Io sono di origini calabresi. Quando ero piccolo mi ricordo che in Calabria i miei partecipavano a gare di ballo di liscio (e ne hanno vinte molte! :ghigno: ) e a occhio e croce saran passati almeno 20 anni. Magari il fenomeno si è spostato dopo, ma anche al sud è diventata quasi un'abitudine.
Devo ammettere, però, che se dovessi scegliere tra liscio e tarantella, sceglierei sicuramente la seconda! :ghigno:
Re: L'esperienza di suonare il liscio
Citazione:
Originariamente Scritto da juggler
Il "liscio" è una tradizione del Nord-Italia, un virus collettivo che contagia dagli 8 agli 80 anni, pressochè tutti...o almeno questa è la percezione che ho in piu' casi ricevuto: tutte le forme musicali popolari rappresentano lo spirito piu' genuino e schietto della socialitÃ* e del divertimento collettivo che caratterizza un determinato territorio...ballare, stare insieme, bere un buon bicchiere di vino...dopo gli "affanni" della vita quotidiana! Ciò è piu' che sufficiente per considerarlo un fenomeno positivo...
Dal punto di vista musicale, non l'ho mai "sopportato"...ma non per snobismo o atteggiamento naif...ma credo soprattutto per estraneitÃ*, culturale e territoriale: le mie origini sono pugliesi...musicalmente, la pizzica e la tarantella rappresentano lo "spirito collettivo" in cui si identificano tutti...dall'intellettuale al contadino!
Detto ciò...il "liscio", per il Nord-Italia, ha rappresentato, nella desolante situazione in cui versa la musica e la professione del musicista in Italia,
un buon serbatoio formativo quanto una collocazione professionale per molti strumentisti...avevo degli amici che mantenevano la loro famiglia...lavoravano in orchestre in cui erano regolarmente stipendiati, indipendentemente dalla quantitÃ* di concerti che facevano in un mese...ma questo circa 15 anni fa...ora, da quel che mi sembra di capire anche in questo ambito, le condizioni lavorative sono cambiate...ma vorrei capire una questione, per me, "oscura"...e quindi mi rivolgo a chi lo suona e/o ascolta "liscio" da quando è nato...perchè si chiama "liscio"? Doveva differenziarsi da qualche altra forma musicale o maniera di ballare che magari era considerata..."ruvida"? E' la "deriva commerciale" di una tradizione popolare precedente o l'invenzione "geniale" di Raul Casadei e/o di altri musicisti a lui precedenti o contemporanei?
Guarda, il nome liscio non so da cosa deriva però ti posso direche raoul casadei ha fatto successo ai tempi in cui si faceva musica relativamente facile.
Il successo con pezzi di livello superiore l'ha fatto grazie ai grandi musicisti che si porta dietro, lui senza offesa, è uno alla vecchia maniera, pane e salame.
Re: L'esperienza di suonare il liscio
mah :BHO: meglio il jazz xD
Re: L'esperienza di suonare il liscio
Citazione:
Originariamente Scritto da eugene
mah :BHO: meglio il jazz xD
Beata Gioventù :lol: :lol: :lol:
Re: L'esperienza di suonare il liscio
Caro, sicuramente è come dici...riguardo alla Puglia...per quel che ricordo...anche perchè non ci ho vissuto molto...era un fenomeno che riguardava piu' l'entroterra, soprattutto durante le sagre paesane, i piccoli centri agricoli caratterizzati da una grande depressione economica e culturale piu' che la vivacitÃ* delle cittÃ* costiere, soprattutto della provincia di Bari, la zona piu' ricca...e comunque, credo che la passione per liscio & affini si sia fermata alla generazione successiva alla guerra...non ricordo nessuno della mia generazione che avesse passione per il liscio, nè musicalmente, nè coreuticamente...
Non mi meravigliano le affermazioni di Simon...in fondo, per "intercettare" lo spirito "popolare" devi identificarti in esso...nei loro "rituali", comprendere i loro gusti e aspettative, andare verso "sapori" (gusti) che non chiedono "intermediazioni"...come un panino al salame e un bicchier di vino...nè che Casadei si sia avvalso di validi professionisti...costoro avranno avuto delle gratificazioni economiche, impossibili in altri generi musicali...
E poi...visto la "gara" di tanti jazzisti nazionali, in questi anni, a trasformare in "jazz", le hit della musica leggera italiana quanto le piu' "logore" arie d'opera...perchè qualcuno di voi, non tenta di trasformare in un "free-funk"..."La mazurka di periferia" che diventerebbe "Dancing in the slum"....o monkianamente "Ciao mare" ovvero "Bye, sea"?
Re: L'esperienza di suonare il liscio
Citazione:
Originariamente Scritto da juggler
E poi...visto la "gara" di tanti jazzisti nazionali, in questi anni, a trasformare in "jazz", le hit della musica leggera italiana quanto le piu' "logore" arie d'opera...perchè qualcuno di voi, non tenta di trasformare in un "free-funk"..."La mazurka di periferia" che diventerebbe "Dancing in the slum"....o monkianamente "Ciao mare" ovvero "Bye, sea"?
Il Jazz è anche questo :D ...... la Reinterpretazione di Brani, Canzoni, in chiave personalizzata :lol:
Re: L'esperienza di suonare il liscio
Citazione:
Originariamente Scritto da Olatunji
Un sacco di composizioni sono molto difficili... Ma non le suonerei manco morto se non per camparci :azzangel
Eppure ci sono dei brani che metterebbero a dura prova anche il più bravo... ti consiglio di provare anche perchè si impara molto anche da quei brani te lo assicuro.... ;)
Re: L'esperienza di suonare il liscio
Appoggio kenzo! Ci sono dei pezzi veramente tosti! Io ho migliorato di molto la tecnica suonandoli. Anche Tassinari può confermare. :ghigno:
Re: L'esperienza di suonare il liscio
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Originariamente Scritto da simon v
Guarda, il nome liscio non so da cosa deriva però ti posso direche raoul casadei ha fatto successo ai tempi in cui si faceva musica relativamente facile.
Il successo con pezzi di livello superiore l'ha fatto grazie ai grandi musicisti che si porta dietro, lui senza offesa, è uno alla vecchia maniera, pane e salame.
E sai quanti grandi jazzisti hanno fatto questo genere?? è una palestra, ti aiuta a crescere.. Potri fare tanti di quei nomi di jazzisti che facevano il liscio... Persino un grande tastierista a livello internazionale ha iniziato da lì...