and beyond...Citazione:
Originariamente Scritto da Mad Mat
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and beyond...Citazione:
Originariamente Scritto da Mad Mat
Intendo che è l'intervallo più dissonante quindi bisogna usarlo con garbo .... sono d'accordo che ci stanno tutte le dodici note -ma mica solo sull'accordo di dominante-, ma il risultato varia SEMPRE secondo quali note precedono, quali seguono, e se viene usato in battere o in levare...Citazione:
Originariamente Scritto da re minore
Don Philì, con rispetto parlando trovo molto più difficile da gestire la 9+... ma, de gustibus non est sputazzellam...
Infatti siamo a natale e sono stato più buono di quanto ti saresti meritato :ghigno:Citazione:
Originariamente Scritto da phatenomore
A me MI pare che stiamo parlando di due cose diverse, don phate. IO trovo difficile gestire il triangolo (accordo non mi faccia il sarcastico) quindi si figuri.
Io parlo in intervallo puro e duro.....
Prova a suonare al piano C e Db insieme .... (battimenti a go-go)....se non si sanno dosare e se non c'è il giusto accordo sotto potrebbero anche rompersi i vetri.
Beh... pero' questo discorso e' vero solo fino ad un certo punto.
Quando l'armonia prevede un D-7 il piano puo' suonare Re/Fa/La/Do. Qualsiasi scala di re minore, tra le tante che ci sono, comincia con le note Re/Mi/Fa: puo' capitare che improvvisando si passi per Mi mentre il piano suona Fa. Allo stesso modo puo' capitare che si passi per la 9b mentre il piano suona la nona magggiore o anche l'ottava (giusta).
Don Philì, rispettosamente Vi invito a considerare, a titolo di esempio, l' uso delle IX e delle IV nella musica popolare (e non) Balcanica, a cominciare dai cori nel "Pippero" di Elio. Ma sarà poco devastante!?Citazione:
Originariamente Scritto da Filippo Parisi
Beccate a queste... http://www.youtube.com/watch?v=BWcRs31k_m8
E' vero! C'e' anche la nonna bemolle!
:lol:
Ne ho trovata un'altra (di scala) che sugli accordi di settima di dominante e' la morte sua!!! Sta bene sempre! E' una misolidia con la 9b e la 13b.
Ad esempio, su C7: Do Reb Mi Fa Sol Lab Sib Do
Questa è la prima scelta sui V7b9, che è il V del minore. Infatti la scala che hai indicato non è altro che la minore armonica (nel tuo esempio di Fa) presa dal quinto grado (C). Se togli la IIb e suoni la II non alterata, diventa la minore melodica presa dal V grado. Se le suoni sul v7 non alterato ti sposti momentaneamente verso il minore ma poi risolvi in maggiore sul I.
Azz e' vero! E il bello e' che mi era pure venuto in mente che fosse un modo di F minore armonica, poi la ho guardata meglio e ho deciso per il no... unica scusante e' che sono molto stanco, oggi ho suonato 4 ore.
Grazie Mad, sei sempre una risorsa! :half:
Sono un fan di Mad e lo sanno tutti, però non sono sicuro che si possa affermare che "la prima scelta su V7b9 sia la minore melodica" citata.
Dipende dal gusto e dalla tensione che si cerca, come sempre, ma la mia prima scelta sul V7b9 è la diminuita (HW) che parte dalla tonica ad esempio, ma potrebbe essere che ho interpretato male il senso di "prima scelta".
È indubbio che ogni musicista ha una propria "prima scelta" che varia in base al gusto personale e soprattutto in base all'effetto che vuole ottenere nei rapporti armonici polifonici.
Ciò premesso rimane però il fatto che in ambito strettamente tonale la progressione II V I "in minore" deriva dall'armonizzazione della scala minore armonica.
Per rendersene conto è sufficiente "mettere insieme" le note dei tre accordi della progressione, ad esempio in DO:
Dmin7b5 - G7b9 - Cmin
D F Ab B
G B D F Ab
C Eb G
mettiamo insieme e come per magia .....
C D Eb F G Ab B C = C minore armonica
Per questo motivo ritengo che dal punto di vista della coerenza armonica ed in una prospettiva eufonica (dalla quale si può poi anche prescindere) la prima scelta sul V7b9 sia la minore armonica (e non melodica come ha scritto phate) presa dal quinto grado.
Concordo. Ma con tutti. E con nessuno. Ossia, posto che bisogna sapere queste cose, studiarle ed "averle dentro" sopratutto per usarle al'occorrenza (leggasi quando si è poco ispirati e/o per PARTIRE però senza sapere dove si arriverà * )......stiamo parlando di improvvisazione spontanea (con tutte le virgolette del caso) o di formule matematiche? E la melodia? Ed il cantare? E l'istinto? E la spontaneità? E l'umore? .... Ora, io non so, ma credo che a Billie Holiday sarebbe girata la testa nel leggere tutte 'ste cose, eppure ogni singola nota che lei SUONA mi fa alzare il pelo dritto come quello di un gatto spaventato. Non so neanche se Charlie Christian riuscirebbe a seguire questa discussione....e non credo che addirittura Bill Evans (sicuramente più "colto" dei primi due) si facesse tutti questi ragionamenti quando costruiva i suoi inimitabili soli....
(*) Chi parte sa da cosa fugge ma non sa cosa cerca (può essere che Troisi avesse capito meglio di noi cos'è il jazz...la musica?)