Re: Sax alto R&C R1 SilverPro (2006/AA)
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Originariamente Scritto da tzadik
Si... ma infatti il mio suggerimento di provare un bocchino più aperto non era tanto per il suono (che l'Aizen abbia un suono più completo di normale Meyer è logico) quanto per la gestione dell'aria, resistenza etc etc... ;)
ciao Tza, alla fine non ci crederai ma ho trovato il becco adatto per il mio sax.... un Beechler S5S Diamond che sul sax Rampone suona da paura, suono moderno e molto controllato, molto facile negli attacchi e sempre timbrato. Il becco è stato simmetrizzato da Docsax, l'ho preso usato
ps. ciliegina sulla torta...all'ultimo raduno masterclass di Quarna ne ho approfittato (visto che ero in fabbrica) per farmi fare la modifica al chiver, la famosa "svasatura" e devo dire che lo strumento è migliorato notevolmente soprattutto per quello che concerne la facilità nella spinta dell'aria. Un lavoro che mi ha consigliato di fare proprio uno dei docenti che suona l'alto R1 Jazz (Carlo Micheli)
ed abbinando il nuovo becco è tutto un altro sax
saluti
Re: Sax alto R&C R1 SilverPro (2006/AA)
Embè, all' ultima masterclass a Quarna c'ero anch'io...ma come semplice "imbucato"; ossia, non ho partecipato alle lezioni vere e proprie, dato che comunque non mi ero iscritto; ho solo assistito al concerto finale del sabato sera e ovviamente sono andato a visitare la Rampone & Cazzani...lì ho chiesto a Zolla di provare il contralto che più mi ha colpito di primo acchito...l'R1 Jazz Solid Silver, con il mio Selmer Soloist F di qualche anno fa e una Rico Royal da 2,5, visto che qui si é detto che gli R&C "rendono" meglio con becchi tipo Soloist; solo alla fine ho osato chiedere il prezzo...e quasi svenivo...vedrò se tra qualche annetto potrò prenderne uno, anche "solo" l' R1 come il tuo(cioè, non Jazz...)anche perchè non ho sentito fatica durante la pur breve prova, alla faccia di chi dice che il canneggio largo sarebbe faticoso...
Re: Sax alto R&C R1 SilverPro (2006/AA)
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Originariamente Scritto da gil68
Embè, all' ultima masterclass a Quarna c'ero anch'io...ma come semplice "imbucato"; ossia, non ho partecipato alle lezioni vere e proprie, dato che comunque non mi ero iscritto; ho solo assistito al concerto finale del sabato sera e ovviamente sono andato a visitare la Rampone & Cazzani...lì ho chiesto a Zolla di provare il contralto che più mi ha colpito di primo acchito...l'R1 Jazz Solid Silver, con il mio Selmer Soloist F di qualche anno fa e una Rico Royal da 2,5, visto che qui si é detto che gli R&C "rendono" meglio con becchi tipo Soloist; solo alla fine ho osato chiedere il prezzo...e quasi svenivo...vedrò se tra qualche annetto potrò prenderne uno, anche "solo" l' R1 come il tuo(cioè, non Jazz...)anche perchè non ho sentito fatica durante la pur breve prova, alla faccia di chi dice che il canneggio largo sarebbe faticoso...
ciao Gil! sicuramente sono stati fatti passi da gigante alla R&C e credo che chi ha potuto partecipare al V° raduno masterclass 2012 di Quarna ed ha potuto provare tutti i nuovi strumenti R&C si sia reso conto suonandoli del salto di qualità fatto da Zolla & Co. da qualche anno a questa parte, con la differenziazione di modelli ed i materiali impiegati: dal bronzo al rame, ai modelli two voices e soprattutto per la cura della curatissima messa a punto degli strumenti (che non va data per scontata).
Certamente la qualità handmade si paga, ed è giusto così secondo me.
Io non credo che il canneggio largo dei Rampone sia molto più faticoso. Probabilmente una piccola modifica come la svasatura del chiver aiuta molto in questo senso (te lo dice uno che ha provato a suonare lo stesso Rampone prima e dopo la "cura") e cambia notevolmente in meglio la direzionalità dell'aria e lo strumento offre meno resistenza, quindi si ha l'impressione di sforzarsi meno a mandare aria . Chiaramente conta molto il setup che si sceglie e personalmente ho constatato che i Rampone non tollerano bene i becchi con camera sferica ma preferiscono quelli con camera più stretta a forma di rettangolo con l'arco sulla parte superiore ( come appunto i Selmer Soloist o i modelli come il mio Beechler S5S)
In conclusione: quando il livello degli strumenti è alto, come in questo caso, basta veramente poco per fare la differenza.
Re: Sax alto R&C R1 SilverPro (2006/AA)
Tutto dipende da cosa si vuole ottenere... a livello sonoro, a livello di resistenza, a livello di velocità di emissione, a livello di complessità armonica.
Un bocchino con camera stretta (con resistrizioni nella camera) sicuramente "fa più suono" di un bocchino con un camera larga (senza resistrizioni nella camera).
"Fa più suono" vuol dire che riduce le differenze che possono esserci tra due strumenti differenti (anche molto differenti), suonati con il medesimo bocchino (a camera stretta = con restrizioni nella camera).
Altra cosa: un bocchino senza restrizioni nella camera necessita di un controllo più costante della quantità pressione dell'aria e "stretta" sull'ancia rispetto a un bocchino a camera stretta (= con restrizioni nella camera)... quindi il risultato sonoro nel suo complesso dipende da chi sta suonando e con cosa sta suonando.
Per come la vedo io... ci sono bocchini che enfatizzano il suono dello strumento in sé e bocchini che tendono a modificare il suono dello strumento aggiungendo un colore specifico.
La scelta finale poi è una questione soggettiva... non c'è meglio o peggio.
Re: Sax alto R&C R1 SilverPro (2006/AA)
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Originariamente Scritto da tzadik
Tutto dipende da cosa si vuole ottenere... a livello sonoro, a livello di resistenza, a livello di velocità di emissione, a livello di complessità armonica.
Un bocchino con camera stretta (con resistrizioni nella camera) sicuramente "fa più suono" di un bocchino con un camera larga (senza resistrizioni nella camera).
"Fa più suono" vuol dire che riduce le differenze che possono esserci tra due strumenti differenti (anche molto differenti), suonati con il medesimo bocchino (a camera stretta = con restrizioni nella camera).
Altra cosa: un bocchino senza restrizioni nella camera necessita di un controllo più costante della quantità pressione dell'aria e "stretta" sull'ancia rispetto a un bocchino a camera stretta (= con restrizioni nella camera)... quindi il risultato sonoro nel suo complesso dipende da chi sta suonando e con cosa sta suonando.
Per come la vedo io... ci sono bocchini che enfatizzano il suono dello strumento in sé e bocchini che tendono a modificare il suono dello strumento aggiungendo un colore specifico.
La scelta finale poi è una questione soggettiva... non c'è meglio o peggio.
quoto Tzadik come sempre :lol: e aggiungo che oltre al gusto personale, sui sax Rampone in particolare secondo me è molto difficile trovare il giusto equilibrio tra setup del becco e lo strumento...è più difficile rispetto a sax più "standard" come gli Yamaha ad esempio raggiungere una sonorità omogenea sullo strumento senza enfatizzare troppo certe caratteristiche intriseche del sax. In generale noto che tra i colleghi amici che suonano sax rampone anche sui sax tenore ad esempio c'è la tendenza a non utilizzare (non a caso) becchi con camere sferiche o rotonde che dirsivoglia, ma magari ci si orienta su becchi con camera stretta, a "ferro di cavallo" cioè la camera stretta del Selmer Soloist per capirsi. Nei sax Rampone infatti, c'è una differenziazione netta di sonorità tra i suoni dell'ottava tra alta/centrale/bassa che può creare problemi di omogeneità del suono oltre al problema del canneggio largo:
-ottava alta dai suoni molto chiari e precisi con molta proiezione,
-ottava centrale definirei più neutra,
-ottava bassa molto ricca dal suono molto grosso e cicco.
Con un becco a camera larga o sferica si avrà perciò un suono ancora più ricco e magari anche più jazz ma meno definito meno omogeneo e al limite anche poco preciso sugli attacchi ; quindi per ricollegarmi a Tzadik... ciò sul Rampone si traduce con una maggiore difficoltà a controllare il suono di becchi a camera sferica rispetto a fare lo stesso su strumenti della concorrenza credo a causa del canneggio largo dello strumento.
Infine devo dire che la "svasatura" del chiver fatta da Zolla, ha comunque fatto la differenza nel mio strumento, eliminando i "difetti" se così posso definirli, riguardanti l'immissione dell'aria e la resistenza dello strumento, questo a prescindere dal becco utilizzato.