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la crisi del contraltista
Ciao ragazzi!
oggi ho ricominciato le lezioni a Roma...bello carico per il nuovo anno,al mio arrivo il mio maestro stava ultimando la lezione precedente...e come spesso fa, filosofeggiava sul suono...
premettendo che lui è un sopranista puro, si stava parlando del fatto che i contraltisti,a suo avviso,cosa che condivideva anche l'altro allievo,se non PURI, cioè totalmente amanti dell'alto e delle sue particolaritÃ* sonore(che,ammettiamolo,non sono poche), soffrono di una specie di TENORITE ACUTA...una specie di mancanza di personalitÃ* e indecisione sul suono resa ancor più difficile dal fatto che i tenoristi sono tanti,con più sound possibili...lui(sopranista)ne soffre...quel ragazzo,ne soffre...io??
io ci devo pensare, ma voi?? voi contraltisti siete pienamente presi dal vostro suono o sentite qualcosa di perfettibile in espressione ed anima??? :saxxxx)))
PS-ho messo questo topic qui perchè mi riferivo principalmente ai contraltisti, spesso accusati di non essere nè carne nè pesce, se i moderatori vorranno spostarlo,mi inchino alle loro volontÃ*... :half: :ghigno:
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Re: la crisi del contraltista
il contralto è contralto, nel suo range ha una sua voce che può assumere varie sfumature timbriche che cambiano da musicista a musicista come accade con qualsiasi altro sax.
Non credo ci sia nessuna crisi del contraltista o crisi d'identitÃ* sonora, chi suona o deve suonare il contralto lo fa per esigenze ben precise.
Per la mancanza di personalitÃ* ed indecisione credo che dipenda dal musicista che può essere anche un Tenorista, sopranista ecc ecc...e quindi è da ricercare diversamente la causa...
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Re: la crisi del contraltista
più che della crisi del contraltista si potrebbe parlare della crisi del sassofonista o del musicista.
a prescindere dal taglio del sax la ricerca del suono è un elemento che accompagna la vita di tutti i musicisti.
anche l'insoddisfazione è sinonimo di curiositÃ* e continua ricerca.
(a meno di non accontentarsi tristemente dei propri limiti).
ciao fra
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Re: la crisi del contraltista
io li capisco benissimo invece! =)
Ma credo che sia una cosa che ha del positivo, almeno per come la intendo io...
Suono l'alto, ma ho sempre amato il tenore...e cerco di trovare un modo "tenorile" di suonare l'alto.
Il lato positivo è che se la questione riesce si arriva ad ottenere un suono ed un modo di suonare originale secondo me...
ho provato col tenore, ma non mi da le stesse sensazioni.
Gli altisti che mi piacciono sono pochissimi, ma in quasi tutti sento questo interesse verso il sax tenore. I nomi che mi vengono in mente sono
Jackie McLean
Gary Bartz
Kenny Garrett per certi versi
anche Dave Binney anche se in modo minore...
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Re: la crisi del contraltista
dai smog che crisi ti vengono??? :ghigno: comunque è vero che poi si vorrebbe suonare anche il soprano o il tenore..... chissÃ* perchè siete così..... ;)
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Re: la crisi del contraltista
non mi sono mai posto il problema.
:saxxxx)))
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Re: la crisi del contraltista
a me succede qualcosa di simile ma col sop.
Mi sentirei sopranista (quasi puro :???: ), ho iniziato con quello e con l'idea di suonar solo quello. Solo il sop mi da le sensazioni più belle, eppure ho paura di restare solo sul sop. Dopo mesi che non lo tocco, bastano 30min e sono giÃ* a casa.
Il tenore però continua a mantenere il posto centrale, nonostante lo trovi più difficile, meno appagante continuo quotidianamente e batterci la testa :muro((((
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Re: la crisi del contraltista
Smog, ti dico solo che io ho iniziato suonando l'alto.
Poi l'ho venduto ed ho acquistato il tenore! :ghigno:
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Re: la crisi del contraltista
A volte queste crisi vengono confuse con momenti di indecisione dovute alle normali domande che uno si pone, perchè incosciamente non si ha ancora le idee chiare sul tipo di sonoritÃ* che appaga maggiormente.
Personalmente quando iniziai a suonare il Sax, il mio obbiettivo primario era il Clarinetto, però per esigenze bandistiche mi indirizzarono verso il Sax Baritono; fino a quel momento pensavo che di sax esistesse un solo modello eheh!
Col passare del tempo capii che il baritono non era al 100% il mio strumento (nonostante la voce grossa mi piacesse), per questo motivo acquistai un tenore perchè come timbro lo preferivo, gli Alti non li valutai neppure e non saprei dire il perchè, ad ogni modo quando riuscii, per sfizio ne presi uno, non c'era giorno che non lo suonavo, ma quando tornavo al Tenore, mi sentivo bene!
Per cui la cosidetta crisi del contraltista, è solo un fenomeno di massa data dal fatto che ogni strumento ha caratteristiche diverse e ognuno di noi si plasma ad esso diversamente, per cui è bene non farsi influenzare da queste vocerie.
A volte ci si innamora al primo colpo, a volte l'esperienza aiuta molto a capire ciò che si vuole veramente, per cui non condivido ciò che dice il tuo Maestro, così facendo inibizza la sua crescita professionale ... perchè in vita non si smette mai di imparare, ed è giusto ampliare i propri orizzonti senza fossilizzarsi su una cosa sola!
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Re: la crisi del contraltista
Che crisi del contraltista? Sono gli altri che hanno i complessi di inferioritÃ* :saputello !!
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Re: la crisi del contraltista
Citazione:
Originariamente Scritto da pumatheman
Il tenore però continua a mantenere il posto centrale, nonostante lo trovi più difficile, meno appagante continuo quotidianamente e batterci la testa :muro((((
o che sò l'unicho strullo che trova il soprano molto, ma molto, più difficile del tenore? :zizizi))
secondo me il contralto c'entra poco o niente col tenore; due mondi belli e diversi.
Tra contralto e soprano non so perchè il soprano non lo so suonare :mha...:
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Re: la crisi del contraltista
Citazione:
Originariamente Scritto da Nous
Che crisi del contraltista? Sono gli altri che hanno i complessi di inferioritÃ* :saputello !!
vorrei dire quoto , ma aggiungo delle impresioni mie che qualcun'altro del forum ha condiviso in altri topic ;
io studio sul contralto , come quasi tutti coloro che fanno conservatorio , e non ho nessuna difficoltÃ* a passare al soprano o al tenore ( ovviamente per la mia limitata preparazione ) ! questo mi fa pensare che lo studio sul contralto permette una maggiore padronanza del sax che si traduce in maggiore facilitÃ* di approccio ai vari tagli :BHO:
chiedo consigli ai più esperienti nello studio :pray:
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Re: la crisi del contraltista
Io posso solo dire che ho suonato soprano, tenore e baritono (saltuariamente) studiando sul contralto...però per il soprano ero facilitato dal fatto che ho suonato il clarinetto, credo.
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Re: la crisi del contraltista
possibile Nous , ma io non ho mai suonato il clarino e ugualmente non ho difficoltÃ* col soprano :roll:
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Re: la crisi del contraltista
io suono il contralto ma un paio di volte ho provato il soprano, le uniche difficoltÃ* erano le note acute che da mf in sù non uscivano, ma non mi ci trovavo per niente male, solo la prima volta è stato traumatico il cambio di tonalitÃ* ma mi sono subito abituato
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Re: la crisi del contraltista
Citazione:
Originariamente Scritto da Vitolpsax
io suono il contralto ma un paio di volte ho provato il soprano, le uniche difficoltÃ* erano le note acute che da mf in sù non uscivano, ma non mi ci trovavo per niente male, solo la prima volta è stato traumatico il cambio di tonalitÃ* ma mi sono subito abituato
Si, anch'io ho avuto questo problema(il cambio di tonalitÃ*), ma mi stò abituando. :zizizi))
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Re: la crisi del contraltista
io mi sono abituato molto presto, ovviamente non come il contralto ma mi piaceva pure :amore::
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Re: la crisi del contraltista
mhmm..come sempre tante opinioni e tante idee...sempre bello!
be', per quanto concerne l'idea,come sempre chiarissima e convinta di Nous, non sono del tutto d'accordo, come spesso avviene,in quanto di per sè se l'alto è un'ottima scuola, è anche vero che non ci si deve fossilizzare(ma potrei anche averlo inteso male...)
Pj,ha detto tutto della sua convinzione...però è davvero vero ciò che dice Josax,e cioè che gli altisti, ben più dei tenoristi,sentono il bisogno fisiologico di provare altro (e io sono tra questi,dato che ho anche un soprano)...
non capisco del tutto invece.isaak...il mio maestro di per sè suona principalmente il soprano, ma suona anche altro...per cui non penso sia fossilizzato...ma forse non mi sono spiegato bene io! :D
proprio perchè non si smette mai di imparare l'altista cerca altro...quello che intendevo io è..più gli altisti che sopranisti e tenoristi?? e cercavo conferma nel forum...
da parte mia, penso che la crisi di per sè esiste...in effetti, c'è un momento in cui l'alto, strumento moolto bastardo per poter stupire,spinge a cercare qualcosa di più...tra me e il mio alto c'è un rapporto di amore ed odio...perchè per sfruttare al 100% l'alto bisogna saper fare cose che magari sul tenore, non servono...(e non intendo dire nella maniera più assoluta che il tenore non sia difficile...anzi, il registro acuto è molto difficile da tenere)la sua voce particolare necessita forse di una dedizione diversa....per piacere deve essere un amore unico...
spero di essere stato chiaro...
senza poi contare il cambio di tonalitÃ* quando si passa ad altro che non sia baritono(strumento ancor meno immediato)...tutti i pezzi da rifare per tecnica e velocitÃ*...per non parlare dello studio armonico da ricominciare.. :zizizi))
e credo che più o meno su questo siamo tutti d'accordo...no?
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Re: la crisi del contraltista
Citazione:
Originariamente Scritto da Smog graffiante
non capisco del tutto invece.isaak...il mio maestro di per sè suona principalmente il soprano, ma suona anche altro...per cui non penso sia fossilizzato...ma forse non mi sono spiegato bene io!
Pardon! quando parlavi di "sopranista puro", intendevo proprio che non esistesse altro Sax all'infuori di quello eheh!
Ad ogni modo suona sempre strano che queste affermazioni escano da un maestro, in teoria dovrebbe essere lui stesso a dare delle spiegazioni logiche e plausibili all'allievo, o al limite saperlo indirizzare sulla strada più idonea alle sue caratteristiche ... poi col tempo sarÃ* lui a capire se avrÃ* fatto la scelta giusta!
Sostanzialmente l'aggettivo Puro, è forse un'espressione troppo forte per sottolineare la scelta artistica di ognuno di noi.
L'acqua quando nasce dalla fonte è Pura (Neutra), però poi nel suo cammino viene "contaminata" , non intendo dall'inquinamento umano (anche!), ma dalle stesse sostanze rilasciate dalla natura ... un'acqua può essere ricca di ferro, sodio, calcio, calcare ecc., per cui quando arriva alla foce, ha una sua determinata caratteristica la quale è stata acquisita nel suo lungo percorso ... e così è la nostra crescita, musicale e non.
Gli studi, le esperienze, la voglia di migliorarsi, ci portano inevitabilmente a modificare, o meglio accrescere, la nostra sensibilita alla conoscenza e al piacere stesso, per cui quella della Purezza è una cosa senza senso logico e affine solo per confondere ancor più le idee alle persone.... una persona non nasce giÃ* "imparata", i gusti personali, prima di affermare che a uno piace solo quel determinato profumo, dovrÃ* fare esperienza e provarne parecchi, ma poi alla fine anche i gusti cambiano in funzione dell'umore, per cui è la normale evoluzione che avviene nella nostra mente, ne più ne meno!
Comunque i momenti di "crisi" avvengono per qualsiasi cosa, per esempio con i becchi, uno può ritenersi profondamente frustrato perchè quel determinato timbro non lo appaga più e impiega mezza vita per cercarne uno che lo aggrada maggiormente, poi quando riprova il suo primo becco dopo molto tempo, si accorge che alla fine la differenza non era così abissale e quindi? ... significa che ha speso tempo prezioso, sottratto alla studio intesivo.... e non capita spesso... Spessissimo! (io ci son dentro in pieno, ma forse sembra mi sia calmato) eheh!
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Re: la crisi del contraltista
Ma che diamine! Abbiamo mille crisi in Italia, ora ci mettiamo pure la crisi del sax? :lol:
Per me è arabo...
ho cominciato col tenore ed è stato subito amore.
Ho poi sentito il desiderio di possedere un contralto, e quando l'ho avuto, è stato amore.
Poi ho desiderato il soprano. Detto, fatto. Amore anche per lui.
Li adoro tutti, ognuno per le sue qualitÃ*, e passo con disinvoltura dall'uno all'atro senza il minimo problema, anche perchè nessuno resta "insuonato" per più di un giorno o due.
Solo per una questione pratica preferisco il soprano quando studio.
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Re: la crisi del contraltista
La mia esperienza:
ho iniziato con il contralto,
Selmer IIserie, Conservatorio..
poi ho venduto il Selmer (no ho posseduti 2..)
e ho preso il Chu Berry
mi sono reso conto che sul Chu Berry ho sempre cercato un suono "da tenore"...
e ora ho pure il tenore.
E tra i 2 forse preferisco il secondo, lo sento più mio..
anche se lo suono solo da qualche mese, mentre l'alto da 15 anni almeno
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Re: la crisi del contraltista
Citazione:
Originariamente Scritto da Smog graffiante
be', per quanto concerne l'idea,come sempre chiarissima e convinta di Nous, non sono del tutto d'accordo, come spesso avviene,in quanto di per sè se l'alto è un'ottima scuola, è anche vero che non ci si deve fossilizzare(ma potrei anche averlo inteso male...)
Ciao, non capisco l'affermazione "non ci si deve fossilizzare" dato che secondo me si può parlare solo (eventualmente) di specializzazione. Sostanzialmente, la mia posizione è : un sacco di gente suona molti sassofoni male, non voglio essere uno di loro. Dopodichè si potrebbe discutere su quale strumento scegliere come principale, io ho scelto l'alto ma in realtÃ* è l'alto che ha scelto me. Nota che io suonavo (e adesso suonicchio nei ritagli di tempo) il clarinetto, e suono/ho suonato/suonerei il tenore ed il soprano se avessi voglia/tempo/interesse.
La specializzazione non è un male, certamente un alto suonato nei ritagli di tempo tra il tenore ed il soprano non rende esattamente come un alto studiato e suonato come primo strumento.
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Re: la crisi del contraltista
Citazione:
Originariamente Scritto da Nous
La specializzazione non è un male, certamente un alto suonato nei ritagli di tempo tra il tenore ed il soprano non rende esattamente come un alto studiato e suonato come primo strumento.
Non ne sono convinto, per lo meno non vale per me.
Da quando studio sul soprano ogni volta che riprendo l'alto o il tenore mi rendo conto che sto crescendo. Da ognuno, soprattutto dal soprano, imparo cose che poi metto in pratica sugli altri.
E tutto ciò, mi piace! ;)
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Re: la crisi del contraltista
Citazione:
Originariamente Scritto da Placebo
ogni volta che riprendo l'alto o il tenore mi rendo conto che sto crescendo
tira un pò fuori il bocchino!
:lol: :lol:
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Re: la crisi del contraltista
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Re: la crisi del contraltista
Citazione:
Originariamente Scritto da Nous
io ho scelto l'alto ma in realtÃ* è l'alto che ha scelto me.
mi ricorda una frase di un film... "non sono io che ho scelto il bassotuba...è lui che ha scelto me... " (Fellini, Prova d'orchestra) :ghigno:
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Re: la crisi del contraltista
Tempo fa ho chiesto consigli sul Guardala per contralto... Si è parlato dei Dukoff, Lakey, Beechler, Vandoren.
Alla fine ho scelto il Vandoren Java A45; tutto questo perchè volevo un suono quanto più vicino al tenore.
Si, è proprio TENORITE ACUTA. Ma il Sax Alto non è un tenore e quando ho risuonato con il Meyer... La poesia del contralto (secondo la mia visione) era quella.
Mancano due settimane per Quarna, non sto nella pelle.....
W i SASSOFONi
W i SASSOFONISTi
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Re: la crisi del contraltista
io ho iniziato col tenore 25 anni fa e parallelamente studiavo clarinetto. Qualche anno fa (2 o tre) ho comprato un contralto ma nonostante molti tentativi non sono riuscito ad appassionarmici e cosi' l'ho venduto, mentre continuo attivamente col soprano tanto che ho cambiato il mio vecchio Jupiter con l'R&C R1. Ognuno ha la propria strada pero', secondo quanto vedo in giro anche tra i professionisti e' raro vedere un tenorista che suona anche l'alto (e viceversa). La compatibilita' (e la storia e' piena di esempi a riguardo) e' tenore/soprano e alto/baritono e non solo per la tonalita', a mio giudizio.
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Re: la crisi del contraltista
Citazione:
Originariamente Scritto da Josax
Citazione:
Originariamente Scritto da Nous
io ho scelto l'alto ma in realtÃ* è l'alto che ha scelto me.
mi ricorda una frase di un film... "non sono io che ho scelto il bassotuba...è lui che ha scelto me... " (Fellini, Prova d'orchestra) :ghigno:
Bè un po' come la frase di Parker che ho in firma! :ghigno:
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Re: la crisi del contraltista
e la crisi del tenorista?
e quella del sopranista?
e quella del baritonista?
e quella, peggiore, del non sassofonista (di invidia)?
:saxxxx)))
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Re: la crisi del contraltista
io penso che a un certo punto viene voglia di suonarli tutti :yeah!) :yeah!) :yeah!) :yeah!) :yeah!)
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Re: la crisi del contraltista
Citazione:
Originariamente Scritto da puffosky
e la crisi del tenorista?
e quella del sopranista?
e quella del baritonista?
e quella, peggiore, del non sassofonista (di invidia)?
:saxxxx)))
la prima la conosco e mi riempie la vita
la seconda non l'ho superata
la terza mi piacerebbe, un giorno chissÃ*, provarla
quella peggiore non mi prende più, l'ho persa per sempre :lol: :lol: :lol:
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Re: la crisi del contraltista
be'...vediamo..
isaak dice:
Citazione:
in teoria dovrebbe essere lui stesso a dare delle spiegazioni logiche e plausibili all'allievo, o al limite saperlo indirizzare sulla strada più idonea alle sue caratteristiche ... poi col tempo sarÃ* lui a capire se avrÃ* fatto la scelta giusta!
Gli studi, le esperienze, la voglia di migliorarsi, ci portano inevitabilmente a modificare, o meglio accrescere, la nostra sensibilita alla conoscenza e al piacere stesso, per cui quella della Purezza è una cosa senza senso logico e affine solo per confondere ancor più le idee alle persone.... una persona non nasce giÃ* "imparata", i gusti personali, prima di affermare che a uno piace solo quel determinato profumo, dovrÃ* fare esperienza e provarne parecchi, ma poi alla fine anche i gusti cambiano in funzione dell'umore, per cui è la normale evoluzione che avviene nella nostra mente, ne più ne meno!
per quanto riguarda il mio maestro,lui mi aiuta nelle scelte ma oltre ai consigli, la mia interpretazione è libera per il suono(purchè sia ordinato,pulito e BELLO...inoltre lui è un maniaco dell'intonazione..)e poi concordo con te sul fatto che ogni esperienza ci arricchisce, e dalla purezza della neutralitÃ*,assorbiamo tutto e lo reinterpretiamo...il mio dubbio era se gli altisti lo fanno più di altri!
placebo dice
Citazione:
Li adoro tutti, ognuno per le sue qualitÃ*, e passo con disinvoltura dall'uno all'atro senza il minimo problema, anche perchè nessuno resta "insuonato" per più di un giorno o due.
è una cosa meravigliosa..nutrirsi delle sensazioni stupende che ogni peculiare suono di ogni sax ci dÃ*...ed è per questo che ho anche un soprano..mi completa nell'espressione!!!
Nous invece:
Citazione:
La specializzazione non è un male, certamente un alto suonato nei ritagli di tempo tra il tenore ed il soprano non rende esattamente come un alto studiato e suonato come primo strumento.
non penso assolutamente che la specializzazione sia un male, anzi, avere delle idee ben chiare in testa è ottimo! Ma c'è da dire che in ambiente classico(o almeno,quello che ho avuto la sfortuna di frequentare) spesso condiziona! Ad esempio, essere obbligati a usare il contralto fino a data da definirsi è, a mio avviso,sbagliato, bisogna curarlo perchè fa bene, ma ho visto musicisti lasciar perdere perchè obbligati a suonare uno strumento solo...insomma,se a uno piace il tenore, pure classico, faglielo fare no?ma potrei sempre sbagliarmi...
Dwizzy:
Citazione:
Alla fine ho scelto il Vandoren Java A45; tutto questo perchè volevo un suono quanto più vicino al tenore.
Si, è proprio TENORITE ACUTA. Ma il Sax Alto non è un tenore e quando ho risuonato con il Meyer... La poesia del contralto (secondo la mia visione) era quella.
bene..proprio di tenorite si tratta, ma sei guarito giusto? hai trovato il tuo sound da altista? quale? che stile??
insomma, ognuno ha la sua idea...ma credo ancora che comunque gli altisti,jazzisticamente parlando siano forse un po' segnati...no?
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Re: la crisi del contraltista
Citazione:
Originariamente Scritto da Smog graffiante
gli altisti,jazzisticamente parlando siano forse un po' segnati...no?
Secondo me, generalizzando un po' la questione, quando uno inizia a suonare uno strumento musicale, lo fa per avvicinarsi o emulare il proprio idolo (jazzisticamente parlando), certo che se l'idolo in questione si chiamasse Charlie Parker, c'è poco da dire, la crisi la si avrebbe per tutta la vita eheh!
poi dipende da persona a persona su come vengono affrontati i vari ostacoli che vi si presentano, è molto semplice cadere nello sconforto e abbandonare la strada intrapresa perchè troppo difficile da realizzare, anzichè perseverare su quei punti critici (magari sputando anche sangue eheh!), fino a quando non si schiariscono le idee.
Avere le idee chiare fin dall'inizio serve fino a un certo punto, è la perseveranza e la convinzione di riuscirci, che limita la nascita di crisi "estemporanee"
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Re: la crisi del contraltista
Citazione:
Originariamente Scritto da almartino
il contralto è contralto, nel suo range ha una sua voce che può assumere varie sfumature timbriche che cambiano da musicista a musicista come accade con qualsiasi altro sax.
Non credo ci sia nessuna crisi del contraltista o crisi d'identitÃ* sonora, chi suona o deve suonare il contralto lo fa per esigenze ben precise.
Per la mancanza di personalitÃ* ed indecisione credo che dipenda dal musicista che può essere anche un Tenorista, sopranista ecc ecc...e quindi è da ricercare diversamente la causa...
Grande Al hai centrato in pieno il problema!!!
:yeah!) :yeah!) :yeah!)
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Re: la crisi del contraltista
salve a tutti , devo dire che un certo fondo di veritÃ* c'è io da contraltista posso dire che pur amando il suono del tenore tutte le volte che l'ho suonato ..e ne ho avuti ...non mi ci sono mai trovato a pelle come con il contralto ..che sia uan cosa fisica o di altre ragioni non lo sò ma per me è cosi
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Re: la crisi del contraltista
Il problema con il sax alto, soprattutto dopo la morte di Bird, è stato che gli altisti non riuscivano a non sentire l'influenza di un colosso del genere. Tant'è vero che lo stesso Coltrane, partito con il sax alto, ammise di non riuscire a creare qualcosa di nuovo senza essere influenzato dalla sonoritÃ* di Parker, così sperimentò sul tenore.
Per i tenoristi è stato diverso probabilmente perché negli anni 30-40-50 ci sono stata varie personalitÃ* DIFFERENTI sul tenore.....ricordiamo Webster, Hawkins, Young, ma anche Gene Ammons, che ha influenzato molto Gordon e poi Rollins!!
....Insomma, nonostante prima di Gordon la personalitÃ* di Lester Young si facesse pesante sui tenoristi, non aveva avuto di certo l'impatto che ebbe invece Parker sul sax alto, avendo completamente STRAVOLTO il fraseggio e la timbrica.
Proprio per questa ragione secondo me, gli altisti ci hanno messo più tempo dei tenoristi a creare una nuova modernitÃ*, proprio perché i tenoristi si sono visti comparire assieme figure come Coltrane, Henderson, Griffine e dopo Shepp, Sanders, Shorter......i quali hanno forse cercato inizialmente di allontanarsi dalla strada del bebop "parkeriano", non nel senso artistico ma stilistico.
Ciò non toglie che ormai il panorama del sax alto si è ampliato enormemente, colmando questa cosiddetta "lacuna"...........Mi vengono in mente Garrett, Sherman Irby, Antonio Hart, Bobby Watson, John Zorn, Miguel Zenon, Lovano quando suona sull'alto (molto poco parkeriano!!).....poi vabè, io sono tenorista quindi non ho molti nomi sottomano.
;)
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Re: la crisi del contraltista
psso dire la mia esperienza ho iniziato da piccolo con il contralto per proseguire fino ad etÃ* adulta ma gia da qualche annetto sentivo la necessitÃ* di dare una svolta ,anche se un po perplesso,cosi mi sono deciso di iniziare a suonare il tenore e posso dire che è stato subito colpo di fulmine ,siamo andati subito d'accordo ed era quel qualcosa che mi mancva ora dopo circa 3 anni di tenore ho ripreso il contralto e sunare quello che si addice all'esigenza. :saxxxx)))
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Re: la crisi del contraltista
tutti i sax sono bellissimi ma suonarli tutti alla perfezione è impossibile. io non so come si faccia e da un lato invidio quelli che riescono a suonare tutti e quattro i sax (per non parlare degli altri!). io suono solo il tenore e il soprano e giÃ* mi sembra di averne troppi (per non parlare del clarinetto)! perciò secondo me l'importante è avere una idea chiara prima di tutto sul sassofono che si vuole suonare poi sul suono! si dice spesso che il sax sia lo strumento più facile da suonare ma personalmente non credo che sia così. la sua immediatezza iniziale può essere scambiata per facilitÃ* ma suonarlo davvero bene è difficilissimo!
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Re: la crisi del contraltista
quoto Jacoposib.
cavolo suonare 2 tipi di sax mi sembra giÃ* quasi impossibile. 3 o 4 .... :mha!( .
ciao fra
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Re: la crisi del contraltista
Citazione:
Originariamente Scritto da Jacoposib
si dice spesso che il sax sia lo strumento più facile da suonare ma personalmente non credo che sia così.
Chi scrive frasi del genere è gente che non sa realmente di cosa sta parlando, quindi puoi anche far finta che non esistano...
E' come dire che il piano è facile perché basta schiacciare il tasto............ :BHO:
Riguardo al suonare più sax, in realtÃ* secondo me è solo questione di pratica. Bisogna spendere il tempo adeguato su ognuno dei tagli, trovare un setup equilibrato (perché E' importante) e possibilmente a periodi tenersi allenati. Ovviamente un professionista trova tutto ciò più facile di un dilettante o uno studente, che perdono più facilmente l'adattamento.
E comunque ci sono tanti sassofonisti che suonano tutti i tagli... Prendiamo Joe Lovano nel suo album di debutto, From The Soul, in cui si cimenta con incredibile originalitÃ* e gusto su soprano, alto e tenore ;)
E non si dica che lui può perché è Lovano......può solo perché è un essere umano!
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Re: la crisi del contraltista
si ma Joe Lovano non è famoso come altista o sopranista, il suo strumento di elezione è il tenore e si sente! è ovvio che lui suona benissimo tutti i sax però da suonarli benissimo a raggiungere l'eccellenza c'è un bel passo! ;)
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Re: la crisi del contraltista
a me succede il contrario, come crisi...
suonicchio tenore e soprano, ma con vari problemi
invece il Contralto mi ha accompagnato tutta la vita
è vero, ognuno deve avere uno strumento "di elezione"
in cui tutto viene più facile,
per me è il contralto, vado in crisi quando non lo suono
:saxxxx)))
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Re: la crisi del contraltista
Citazione:
Originariamente Scritto da Jacoposib
si ma Joe Lovano non è famoso come altista o sopranista, il suo strumento di elezione è il tenore e si sente! è ovvio che lui suona benissimo tutti i sax però da suonarli benissimo a raggiungere l'eccellenza c'è un bel passo! ;)
Nel brano "Modern Man" del disco che citavo, lui è in duo sax alto - batteria....
Per me lì non è che lo suona benissimo...va molto oltre!
Potrebbe essere tranquillamente un altista formato, ed ha un suono così originale e diverso che secondo me sarebbe di lezione a parecchi altisti/fotocopie parkeriane! Questo te lo dico da apprezzatore di Lovano, ma non sono un fan sfegatato...
Questo giusto per dire che se uno ha un'idea di suono la può tranquillamente applicare su tutti i sax che gli pare. Anche se la timbrica stessa del sax influenza il suono che emettiamo, ciò non toglie che il suono rimane fondamentalmente lo stesso. Allora Louis Sclavis che in alcuni concerti suona divinamente soprano, baritono, clarinetto e clarinetto basso?! E' un pazzo? :lol:
Altra dimostrazione è Coltrane sull'alto.....che lui non suonava perché non lo ispirava, ma se lo sentite, è da morire, lo suona da dio mantenendo quella timbrica tipica che aveva sul tenore, un suono bellissimo.
Ciò che impedisce di suonare più sax è solo la propria VOLONTA'. Questo fantomatico limite che impedirebbe di raggiungere alti livelli su più strumenti non esiste.
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Re: la crisi del contraltista
Il Contralto è stato il mio 3° strumento. L'ho ssuonato perchè mio cognato non lo suonava più. Era un Framez, pearl silver, (al tempo era costato più il sax che la custodia) e aveva un Colletto come cocchino: un colpo di fulmine per l'immediatezza con la quale l'ho suonato e ci facevo di tutto.
Il 1° sax professionale che ho comprato è stato il contralto: pur avendo tutta la gamma dei sax, quando voglio fare "casino", prendo il contralto e mi sfogo da matti.
Una crisi del contraltista puro la posso capire ma non so come possa non passare... hai tante possibilitÃ* di variare. spostandoti a fare generi musicali diversi, se vuoi provi un altro strumento.
Il contralto non deve avere la personalitÃ* del tenore o del soprano: è un contralto! Quando ascolto un saxofonista top che ha suonato tutta la vita solo il contralto non ho l'idea di un uomo menomato ma posso dire solo quanto di buono ci ha tratto da quel tubo, e quanto poco ha dovuto faticare portando a spasso un solo strumento! ;)
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Re: la crisi del contraltista
Citazione:
Originariamente Scritto da Giu-Zep
Ciò che impedisce di suonare più sax è solo la propria VOLONTA'. Questo fantomatico limite che impedirebbe di raggiungere alti livelli su più strumenti non esiste.
io penso che conoscere davvero bene uno strumento richieda davvero tanto tempo, intendo studiarlo nei particolari. se Joe Lovano ci riesce io personalmente non posso che invidiarlo. molti altri tipo Bob Mintzer, Mike Brecker, Bob Berg e quasi tutti gli altisti famosi non riescono a raggiungere i livelli di eccellenza su strumenti diversi dal loro strumento di elezione! di solito suonano anche un secondo strumento ma non di più! poi ci sono i casi eccezionali tipo Chris Potter, Joe Lovano, Paul McCandless.
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Re: la crisi del contraltista
giÃ*...e ti diro' che anche fra i nomi citati alla fine ognuno ha il suo strumento principe.
L'unico che mi viene in mente che è riuscito a suonare ad alti livelli sia alto che tenore è sonny stitt...
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Re: la crisi del contraltista
Mah... a me pare che non esista necessariamente conflitto tra le ultime argomentazioni sopra esposte:
E' più che plausibile che un saxista abbia un taglio preferenziale tra quelli disponibili, specie a livello espressivo.
E' però altrettanto possibile che uno strumentista di lungo corso avverta a un certo punto la necessitÃ* di praticare altri "parenti" del suo strumento principale, magari solo per curiositÃ* "tecnica", o perchè gli si è momentaneamente inaridita la "vena creativa".
Per quanto mi riguarda mi ritengo prevalentemente un tenorista, ma ho l'impressione che il fatto di "pompare" tutti e quattro i "samurai" principali mi abbia parecchio giovato proprio sul piano tecnico (respirazione, imboccatura, digitazione, eccetera). In pratica, se uno suona più tipi di sax, ha di solito l'impressione di suonare meglio anche il suo sax preferito.
Se a seguito di codeste sperimentazioni uno cambia gusti e passa a preferire un altro taglio che problema c'è? Perchè dovrebbe andare in crisi? L'unico motivo di rammarico potrebbe essere di natura "portafogliacea", per un non professionista... :D
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Re: la crisi del contraltista
Pur essendo un principiante ed un parvenu nel mondo della musica, la discussione mi ha molto incuriosito e vorrei condividere il mio pensiero: Quando mi approcciai al sassofono, ovviamente volli il sax tenore, adorando St John Coltrane.
Quando però feci conoscenza del mio maestro -sopranista provetto- dovetti per forza di cose cominciare col contralto, essendo questo lo strumento adatto per il conservatorioo. Io non avevo mai avuto modo di apprezzare il contralto, e se devo dirla tutta, non mi è simpaticissimo nemmeno ora che sto piano piano acquistando dimistichezza con lo strumento, però piano piano si è costruito un rapporto di amore intenso tra me ed il mio strumento. Lui mi capisce, lui legge i contorni della mia anima, quando sono triste e rifiuto il mondo lui sa sempre cosa dirmi.
Il suo vero difetto è la mancanza di una dimensione sua propria, perlomeno in come la percepisco io: quando lo suono mi pare di non dare né un'atmosfera allegra, né un'atmosfera sensuale ad alcuno dei brani che suono, persino in quelli facili facili di rock o beat. Sebbene abbia questi difetti io non lo permuterei per nessuna cosa al mondo con un altro strumento, perché in fondo è lui che mi sta corteggiando e sta cercando di trovarsi un amico, è lui che dÃ* il suono alla mia anima, è lui colui il quale conosce meglio i miei gusti musicali e come amo trasformare tutto in ambient.
Per cui posso dire di capire un po' la crisi del contraltista e di essere felice perché c'è chi condivide il bisogno di suonare più strumenti e quindi mi sento meno solo, sebbene ho precorso di molto i tempi, desiderando giÃ* ora dopo soli tre mesi di provare altro.
Spero di non essere stato troppo offtopic.
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Re: la crisi del contraltista
Un topic davvero molto profondo..........non ce ne sono tanti come questo....
Comunque, avrai secondo me modo di apprezzare e dare una dimensione diversa al tuo strumento quando ascolterai meglio tutta la lunghissima storia che questo ha nel jazz e nella musica classica.
Secondo me è sufficiente che tu ascolti queste quattro composizioni/brani...........:
- Concerto for Alto Sax and Orchestra mov.I, Pierre-Max Dubois;
- KoKo, Charlie Parker;
- Lonely Woman, Ornette Coleman;
- Latifa, Kenny Garrett.
.....per avere giÃ* un'idea diversa di cosa VERAMENTE è il sax alto (ho preso brani da stralci di storia dello strumento).
Tutto ciò detto da un tenorista :lol: :lol: :lol: