Due pratiche sulla scelta delle imboccature!
Ragazzi, toglietemi una curiosità! Esitono due pratiche sulla scelta delle imboccature, quella che utilizza un apertura medio bassa dal 5* 6* e ance più dure, tipo le 3, 3 e mezza e un'altra che si base sull'imboccatura pi aperta 8-9 e ance deboli tipo le 2, c'è chi usa addirittura becchi di apertura 10 con ance 1 e mezza! Ora mi chiedo quale delle due scuole è la più corretta e quali sono i risultati pratici nell'uso delle due soluzioni! :BHO: Ros! ;)
Re: Due pratiche sulla scelta delle imboccature!
Ottima domanda!!
Me lo sono chiesto anche io quale poteva essere la soluzione migliore..
Re: Due pratiche sulla scelta delle imboccature!
Non esiste nessuna pratica corretta a priori.
Tutto dipende da come uno gestisce l'aria, la pressione delle labbra sul bocchino, la laringe.
Questo dipende da come vuole gestire il suono (e tutto quello che è associato al suono).
C'è chi usa bocchini molto chiusi e ance morbide, c'è chi usa bocchini molto aperti e ance molto molto dure.
Il mondo è bello perché è vario! :D
Re: Due pratiche sulla scelta delle imboccature!
Ok! tzadik ma quali sono le caratteristiche timbriche, le differenze di qualità di suono e proiezione! di "attacco" e costruzione del suono? :roll: Il setup becco aperto e ancia morbida si addice più a un genere moderno o anche 50 anni fà si suonava così? Ros! ;)
Re: Due pratiche sulla scelta delle imboccature!
Suonare con ance dure presuppone una pratica quotidiana abbastanza assidua, specialmente con bocchini aperti, questa combinazione di solito conferisce al suono un maggior volume sonoro e la possibilità di modularlo di più.
Più è chiuso un bocchino minore è la possibilità di modulare suono e volume.
Questo in generale, poi ci sono decine di musicisti che contraddicono queste considerazioni, e il fatto che ci siano tanti set up quanti sono i musicisti, +o-, dimostra che non ci sono categorie prefissate che non abbiano che un valore generale.
Re: Due pratiche sulla scelta delle imboccature!
Oltre a quello che ha detto zkalima...
Un bocchino chiuso permette di avere una maggiore omogeneità timbrica (con tutti i pro e qualche contro...) però ovviamente meno volume e in un certo senso meno controllo... ovviamente consideriamo l'ipotesi di suonare in prossimità della saturazione e con ance adatte per avere una resistenza abbastanza elevata (resistenza che si addice a bocchino chiusi)
Un bocchino progressivamente più aperto fornisce una maggiore separazione tra le frequenze dei vari registri.
Si può colmare questa separazione non suonando in condizioni di saturazione quindi o suonando non troppo forte oppure aumentando la durezza delle ance... sempre con il fine di suonare non a saturazione che poi si traduce nell'avere il più grande range utile di suono non saturo (saturo per "quel bocchino" con "quell'ancia").
Ovviamente più il bocchino è aperto più diventa impegnativo controllarlo (un po' in tutte le condizioni). Raggiunto un livello tecnico abbastanza elevato, la scelta dell'apertura diventa (secondo me) una questione più ergonomica e "sonora" piuttosto che puramente funzionale.