Il bebop io lo imparo così...
Lo spunto per l’apertura di questo thread me lo ha fornito una domanda di LucaB in un altro thread della sezione i miei file dove ho pubblicato una registrazione di My secret love molto fast
http://www.youtube.com/watch?v=mcSM70iY ... ture=share
La domanda di LucaB era questa “ma tutte ste frasi bebop come le hai imparate? hai trascritto milioni di soli? imiti a orecchio? esercizi particolari?”
Riporto in questa sezione la mia risposta un po’ ampliata come spunto per eventuali altri contributi, discussioni, suggerimenti e quant’altro..
Ho ascoltato milioni di volte dexter gordon e altri boppisti. Anche loro usano spesso medesime frasi o pezzi di frasi (lick) che li caratterizzano e li rendono riconoscibili. Medesime frasi che ripropongono in pezzi lenti, medium e fast. Cerca di catturare nei pezzi lenti e medium queste frasi e lick e suonarle almeno in 4 - 5 tonalità. Puoi anche modificarle se vuoi. Anche i grandi hanno imparato così, rovinando i dischi, o ascoltando dal vivo parker e company con i loro sassofoni in mano imitando la diteggiatura....Piano piano entreranno a far parte del tuo linguaggio e le userai automaticamente senza pensarci. Man mano che passa il tempo il tuo linguaggio si arricchirà come il linguaggio dei bambini che imparano a parlare.
Quindi sono convinto che non occorre trascrivere interi soli, ma solo le parti che ti interessano e le frasi che ti colpiscono....ovviamente le suonerai in maniera diversa a seconda della tonalità,. Per es. io riesco a suonarle a queste velocità solo nelle tonalità di mib, sib e reb..... così come lasciano il tempo che trovano, sempre secondo me, i vari metodi sul bebop che ho anche comprato per curiosità, ma che ho riposto nell’armadio ritornando al mio caro vecchio metodo dell’ascolto.
Re: Il bebop io lo imparo così...
grande dario! sono un ispiratore! più tardi scrivo quello che provo a fare io per imparare il bebop (adesso non ho tempo per post lunghi)
Re: Il bebop io lo imparo così...
Beh opinione personale...secondo me ci vuole sia l'orecchio di copiare cio che si ascolta e farlo proprio, magari rielaborandolo un po, sia sperimentare i vari metodi di trascrizione...mia opinione ovviamente dato che non sono un esperto
Re: Il bebop io lo imparo così...
quoto Dario , è anche vero che il meccanismo per apprendere non è per tutti eguale soprattutto dal punto di vista del tempo.
ciao
Re: Il bebop io lo imparo così...
Se si ha molto tempo, trascrivere, oppure imparare qualche solo dell'artista preferito può essere utile.
Ritengo assai pià proficuo, avere in primis una buona base tecnica ed inerpicarsi poi nello studio del linguaggio bop e delle scale bop, etc. Ben presto ci si accorgerà che tutte le sicurezze teorico armonico che si pensava di possedere, verrano messe in discussione ...... tutti quei cromatismi che pensi non possano starci, invece ci stanno (magia della musica) ....... studiate (seriamente) e suonate (con la gente), stadiate ed ascolate (con le orecchie ben tese) i dischi che preferite, studiate ed andate a sentire dal vivo i concerti, si imparano un sacco di cose ...... poi c'è l'orecchio ed il talento naturale, ma questa è un'altra storia ........
Re: Il bebop io lo imparo così...
Citazione:
Originariamente Scritto da darionic
..... così come lasciano il tempo che trovano, sempre secondo me, i vari metodi sul bebop che ho anche comprato per curiosità, ma che ho riposto nell’armadio ritornando al mio caro vecchio metodo dell’ascolto.
Punti di vista. Io non finirò mai di trovare spunti utilissimi dal Baker.
Re: Il bebop io lo imparo così...
io invece non lo imparo! :lol:
sono abbastanza d'accordo con Dario, la maggior parte del mio apprendimento è venuto, quasi inconsciamente, dall'ascolto dei grandi, se dal vivo melgio ancora, l'altro giorno da Max Carboni ho notato certe cose che fa che sentendo in disco non si individuano...
Re: Il bebop io lo imparo così...
Citazione:
Originariamente Scritto da phatenomore
Citazione:
Originariamente Scritto da darionic
..... così come lasciano il tempo che trovano, sempre secondo me, i vari metodi sul bebop che ho anche comprato per curiosità, ma che ho riposto nell’armadio ritornando al mio caro vecchio metodo dell’ascolto.
Punti di vista. Io non finirò mai di trovare spunti utilissimi dal Baker.
Anch’io ho il baker e tutti e 3 i volumi. Ma tutto quello che c’è nel beker compresi i pattern le trovi sui dischi. Lo stesso baker dice che i pattern li prende dalle esecuzioni dei più grandi. Ma nei dischi o dal vivo senti come le cose devono essere suonate, il mood che serve, l’articolazione corretta ecc. Tutte cose che nelle pagine scritte non può trasparire. Ecco perchè i grandi e dico i grandi del passato non hanno mai imparato nulla dai metodi. Tantissimi, della vecchia scuola, non sono convinti dell’importanza delle scuole di jazz e per talune cose non posso dargli torto....
Re: Il bebop io lo imparo così...
Yesssssssssssssssss
Johnny Griffin interview
Citazione:
But today, with some of the younger musicians, sometimes it's hard to tell them apart.
Yeah, I have trouble with that, too. I think it comes from the way the musicians have to learn their craft these days, being at the universities, the Berklee Schools of Music. The teaching that they give makes very fantastic technicians with fantastic abilities to play and to read. But you know, when I came up, and the other musicians like Jaws, Dexter, Wardell, Jug, jazz was not learned in the classroom. The "classroom" was playing in public, whether on some street corner, in the park, in some smoke-filled clubs or whatever. Or in big bands.
Re: Il bebop io lo imparo così...
Sì vabbè, Don Philì, sarete però d'accordo sul che ci sono mille sfumature tra non saper cacciare due note ed essere Jaws, Dexter, Wardel o Jug. Io continuo a pensare che lo studio (in qualunque forma eficace) sia la miglior spinta. E' altrettanto vero che non c'è studio che ti fa diventare ad essere Jaws, Dexter, Wardel o Jug se non sei nato Jaws, Dexter, Wardel o Jug.
Re: Il bebop io lo imparo così...
Citazione:
Originariamente Scritto da phatenomore
. Io continuo a pensare che lo studio (in qualunque forma eficace) sia la miglior spinta.
si phate però anche ascoltare una figurazione, riproporla al tuo sax, cercare l'articolazione giusta è uno studio altrettanto arduo ed efficace....prendi ad esempio un'elementare figurazione bebop che troverai in tutti i Baker del mondo o in altri metodi (5-5b-4-3b-3-5), se non ascolti da parker, gordon, griffin come va fatta per suonare in stile bebop (e questo in nessun trattato sul bebop lo troverai) non suonerà mai bebop...
Re: Il bebop io lo imparo così...
Citazione:
Originariamente Scritto da Filippo Parisi
Yesssssssssssssssss
Johnny Griffin interview
Citazione:
But today, with some of the younger musicians, sometimes it's hard to tell them apart.
Yeah, I have trouble with that, too. I think it comes from the way the musicians have to learn their craft these days, being at the universities, the Berklee Schools of Music. The teaching that they give makes very fantastic technicians with fantastic abilities to play and to read. But you know, when I came up, and the other musicians like Jaws, Dexter, Wardell, Jug, jazz was not learned in the classroom. The "classroom" was playing in public, whether on some street corner, in the park, in some smoke-filled clubs or whatever. Or in big bands.
piccolo particolare... quando Johnny Griffin and Co erano giovani bastava loro uscire di casa ed andare ad Harlem per ascoltare dal vivo Parker, Lester Young, Art Tatum, Monk, Eldridge,... è ovvio che non avessero bisogno di studiare a scuola...
ormai sento solo più parlare male del Berklee... peccato che molti jazzisti di fama intenzionale siano usciti da lì, alcuni anche da pochi anni (Lionel Loueke, Ferenc Nemeth)
Re: Il bebop io lo imparo così...
lo spunto iniziale è comunque quello di dare contributi e opinioni su come studiare il bebop. Nessuno mette in dubbio la validità di una università come la Berklee Schools of Music, ma diciamo che il 99% di coloro che frequentano il forum non la frequenta e non la frequenterà...
Per inciso ho avuto la fortuna di frequentare i seminari di umbria jazz tenuti da docenti del Berklee e quello che mi è più rimasto impresso quei giorni sono state le lezioni di un grande sassofonista docente Dino Govoni che iniziava le sue lezioni cantando un frase (la prima fu una frase che coltrane utilizzava nel pezzo the night has thousand eyes) e dicendoci di riprodurla al sassofono senza leggerla e poi trasporla nelle varie tonalità. Lui è un convinto sostenitore che le cose che si imparano con l'ascolto rimangono, quelle che si leggono si dimenticano prima....
quindi come ho scritto nel primo post resto dell'idea che il bebop si impara suonando quello che si ascolta più che suonando quello che si legge nei metodi....
la lettura la lasciamo ai classicisti.. :ghigno:
Re: Il bebop io lo imparo così...
Citazione:
Originariamente Scritto da darionic
Citazione:
Originariamente Scritto da phatenomore
. Io continuo a pensare che lo studio (in qualunque forma eficace) sia la miglior spinta.
si phate però anche ascoltare una figurazione, riproporla al tuo sax, cercare l'articolazione giusta è uno studio altrettanto arduo ed efficace....prendi ad esempio un'elementare figurazione bebop che troverai in tutti i Baker del mondo o in altri metodi (5-5b-4-3b-3-5), se non ascolti da parker, gordon, griffin come va fatta per suonare in stile bebop (e questo in nessun trattato sul bebop lo troverai) non suonerà mai bebop...
Infatti, Dario, ho scritto "(in qualunque forma efficace)" e tra queste annovero l' ascolto e la trascrizione. Ritengo, parere personale, che queste ultime debbano essere compendiate da altro.
:D
Re: Il bebop io lo imparo così...
http://dothemath.typepad.com/dtm/interv ... ill-3.html
scusate se mi ripeto, ma qui si dicono cose fondamentali a tal proposito...