Benny Golson's HARD reeds!
Cito dal sito di Benny (che ho avuto modo di conoscere qualche anno fa):
"I play the tenor saxophone extensively, though I have a soprano saxophone, clarinet and flute. I have an old metal Otto Link mouthpiece that Mr. Link made especially for me many years ago after many experiments. I cherish this mouthpiece because of its open design that I play with an extremely hard number 6 reed made especially for me by Rico Reeds that they call popsicle sticks"
.............c'è bisogno che io commenti l'ultima frase, e specialmente l'ULTIMA CIFRA??
Re: Benny Golson's HARD reeds!
io non sono mai riuscito a salire sopra il 2,5.
6??????????????????? o_O
Re: Benny Golson's HARD reeds!
Finchè usi le Vandoren... sarà difficile andare oltre n° 2,5.
Le Vandoren non sono ance spontanee, non sono lo sono mai state... se poi conti che le Vandoren degli ultimi 6/7 anni hanno un suono "sterile"... la situazione non è buona!
Re: Benny Golson's HARD reeds!
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Finchè usi le Vandoren... sarà difficile andare oltre n° 2,5.
Le Vandoren non sono ance spontanee, non sono lo sono mai state... se poi conti che le Vandoren degli ultimi 6/7 anni hanno un suono "sterile"... la situazione non è buona!
Quoto. Io dopo molto esercizio sono arrivato ad usare (grazie alla spedizione del buon Roman :D ) le 3,5 sul mio Otto Link 9, però ance numero 6 sono sempre durette......
Re: Benny Golson's HARD reeds!
Le Marca sono ance decisamente spontanee... ;-)
Re: Benny Golson's HARD reeds!
Io essendo una persona normale (ma forse anche meno) di solito uso ZZ 3 o 3,5 oppure rico 3 (prima o poi proverò anche qualcos'altro). Un amico (sassofonista "vero" un giorno mi disse che usava un ottolink 8 con ance n° 5 che un suo conoscente olandese faceva per lui. :mha!(
Re: Benny Golson's HARD reeds!
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Le Marca sono ance decisamente spontanee... ;-)
E' vero, però io considero queste ance "normali", e le vandoren invece "anormali", perché le vandoren sono sotto-stagionate e rispondono con troppa lentezza. Le Marca invece sono a postissimo e rispondono subito!
Inoltre, ho confrontato le Marca con le Rico Jazz e queste ultime sono molto più morbide....decisamente!
Re: Benny Golson's HARD reeds!
quale sarebbe la necessità di usare ance così dure???
Re: Benny Golson's HARD reeds!
Più l'ancia è dura più il suono è presente, Coleman Hawkins racconta che cominciò a usare ance molto dure in orchestra così che il suo suono si sentisse, nel disco con Duke Ellington, viene registrato un pezzo che si chiama Limbo jazz, che non è un pezzo, ma un'improvvisazione dei musicisti che aspettavano Bean che aveva cambiato ancia e doveva suonarla un po' per ammorbidirla, infatti il suo solo si aggiunge alla fine.
Per suonare con ance dure è necessario suonare molto, altrimenti è solo una sofferenza senza risultati decenti, ho un amico che si è intestardito a suonare con le n°3, ma fa una fatica porca e il suono è duro e senza modulazione, perchè come me lavora e non ha molto tempo.
Re: Benny Golson's HARD reeds!
Citazione:
Originariamente Scritto da zkalima
Più l'ancia è dura più il suono è presente...
Di solito è l'esatto contrario.
Per saturare un'ancia più dura bisogna soffiare con maggiore pressione... e per gestire tutte le dinamiche si fa più fatica.
Fenomeni di machismo ci sono sempre stati... ma alla fine i migliori risultati (sia per il neofita, sia per l'amatore, sia per il professionista) si hanno sempre restando nei rapporti apertura/durezza ancia consigliati.
Tra l'altro la durezza di ance di 40/50 anni fa' ha poco significato: i bocchini erano diversi e le ance avevano un taglio diverso.
Re: Benny Golson's HARD reeds!
Eh si però Golson, Liebman, Garzone, Lovano....e molti altri, utilizzano ance dure/molto dure....un motivo ci sarà!
Il discorso è che se si è capaci di supportare con la pressione adeguata un ancia, la differenza (in positivo) rispetto ad un'ancia leggera si sente.
Lo sto verificando chiaramente proprio in questo momento, provando la differenza fra Marca 2,5 e 3,5 sul mio Otto Link New Slant .120. Non c'è paragone, con le 3,5 ottengo una ricchezza e profondità di suono molto maggiore.
Inoltre, nel mio caso, sento anche una facilitazione del soffiato sul registro basso, poiché lo spostamento del labbro un po' all'indietro non causa flessione della punta come nelle 2,5. Insomma, fin'ora nel mio caso ho trovato molti pregi!
Re: Benny Golson's HARD reeds!
Ho appena letto tra l'altro un commento di Bob Franceschini sul SOTW forum, in cui sostiene di non essere daccordo con il postulato ancia leggera-becco aperto e viceversa. Secondo lui, un becco che funziona deve poter supportare la durezza che ognuno preferisce. Ed infatti, lui per molto tempo ha usato ad esempio un setup tremendo, ovvero Otto Link Tone Edge (early babbitt) 9, con ance Vandoren ZZ 4 ed anche 5. Ora, certamente è un tipo che studia molto ma non credo che sia un superuomo, anche perché di gente con setup così ce n'è (George Garzone=becco 11 con ance 4....).
Re: Benny Golson's HARD reeds!
Il nostro zeprin mi raccontò un aneddoto significativo che il suo Sensei (Maestro) gli aveva riferito: dopo un concerto andò a trovare Sonny Stitt che gli fece provare il proprio sax, ed il maestro non fu in grado di tirarci fuori una nota decente; Stitt usava delle ance morbidissime (2 o 2.5), e non si può certo dire che il suo sia un suono povero e poco presente o impreciso...
La morale della favola, è che ognuno deve trovare la propria misura conformemente al labbro, alla cavità orale, alla risonanza armonica del proprio torace, etc. Proprio come scrive zkalima intestardirsi a voler suonare ance dure, o bocchini molto aperti perchè alcuni dei grandi saxofonisti usavano quelle misure, scusatemi, è una sciocchezza. Dexter Gordon suonava una 3 Rico, ed anche Coltrane che era arrivato alla 5 si rese infine conto che misure più morbide in realtà producevano una musica migliore, e quindi tornò sui suoi passi. Tentar non nuoce, ma sapersi ascoltare è sempre la cosa più importante.
Re: Benny Golson's HARD reeds!
Hai perfettamente ragione. In realtà, non sono stato ben capace di esprimere bene ciò che volevo dire.
Quando osservo i passi e le scelte intraprese dai grandi sassofonisti prima di noi, è per trarne spunto e per sperimentare su aspetti che loro hanno già toccato (come ad esempio, la durezza delle ance). Non è certamente d'obbligo fare scelte che loro hanno fatto.
Re: Benny Golson's HARD reeds!
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Finchè usi le Vandoren... sarà difficile andare oltre n° 2,5.
Le Vandoren non sono ance spontanee, non sono lo sono mai state... se poi conti che le Vandoren degli ultimi 6/7 anni hanno un suono "sterile"... la situazione non è buona!
infatti non le prenderò mai più.... MAIII!!!
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:lol:
ora sto provando le lavoz...