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(mandatory) Chi é secondo voi il jazzman (non per forza saxofonista) che suona meglio i cambi? Potete citarne più di uno ma non fatemi la lista della spesa.
(optional) Potete citare un brano (uno significativo per voi) dove si può sentire questa abilità in azione?
Al momento la mia risposta è Clifford Brown e Red Garland.
Sui brani da citare sono indeciso. Al momento direi Split Kick per CB e Foggy Day per RG.
Dai che se facciamo una bella lista c'è da studiare per tutti. :yeah!)
Ma che razza di domanda è? :BHO:
Chiunque sappia improvvisare in ambito tonale deve saper suonare bene i cambi.
Chi meglio improvvisa in ambito tonale, meglio sa suonare i cambi!
Miles, Trane, Bird e Sonny, non suonano bene i cambi? :mha!(
beh uno può improvvisare stando sull'armonia (suonare i cambi), infischiandosene dell'armonia (free), bluesaggiando l'armonia.
Se la domanda non è chiara meglio, vorrà dire che sarò l'unico a imparare a suonare i cambi :D
No, il problema è molto più complesso.
Chiunque improvvisi ad un certo livello suona i cambi (a meno che suoni free).
Infatti non è detto che "suoni bene i cambi" solo chi costrusice frasi con un utiolizzo delle target notes che comprenda solo I III e V e utilizzi solo tono e semitono sopra o sotto come approch notes.
Storicamente più si è andati avanti e più si è ampliata la scelta tra le target notes: settime, none anche alterate, unidicesime e tredicesime. Inoltre si è ampliata anche la scelta degli intervalli utilizzabili tra le approche botes e le target notes.
Chiaramente bisogna avere anche gli strumenti teorici per comprendere certi modi di suonare i cambi.
Quella di cui parli tu è la differenza che c'è tra "suonare attraverso i cambi" e "scivolare sopra i cambi"
Può essere che a livello amatoriale spesso si scivoli sopra i cambi, occupandosi suolo dei centri tonali.
I professionisti che sanno improvvisare in ambito tonale invece suonano sempre "attraverso" i cambi.