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l'interplay
Ci concentriamo spesso sol solismo esasperato, sulla pulizia d'esecuzione sulla complessitÃ* armonica, sulla timbrica mentre a mio parere viene tralasciato un aspetto molto importate come il vero "habitat" in cui avviene la creazione, l'idea, la scoperta... ossia l'interplay di un vero gruppo.
Parlo di interplay anche perchè in un vero gruppo, a mio parere, è LA COSA IMPORTANTE .. i solisti, i virtuosi, i professori necessariamente vengono DOPO l'alchimia che si crea tra i musicisti ..
L'alchimia musicale è una cosa magica che non te la può insegnare nessuno, l'ingredienti principali potrebbero essere l'umiltÃ* ed il rispetto dell'altro... da lì nasce il "bulbo" dell'alchimia musicale, questa "magia" capace di moltiplicare le capacitÃ* singole dei musicisti per raggiungere risultati qualitativi e artistici neanche lontanamente immagibili per i singoli.
Non cè niente "da capire", niente "da spiegare", cè solo da ascoltare gli altri musicisti e "suonare il sentimento" di quel momento.
per me l'Ornette Coleman 4tet è uno dei gruppi più funk e innovativi della storia, il loro interplay è di più grosso/spontaneo/funk.
eccone un esempio sublime
[youtube:edss6wfy]http://it.youtube.com/watch?v=kqwdRBWvPs0[/youtube:edss6wfy]
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Re: l'interplay
grnade puma, ramblin' è un pezzone.
concordo su tutto e aggiungo che spesso il concetto di interplay è interpretato, secondo me, in maniera molto riduttiva.
E' molto legato all'onesta e alla fiducia fra musicisti del gruppo...nella musica di ornette è un elemento portante.
Un altro esempio che mi viene subito in mente è il gruppo attuale di shorter, o miles con hancock shorter carter e tony williams.
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Re: l'interplay
Domani la risento a volumi adeguati.
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Re: l'interplay
Consiglio a tutti di acquistare l'autobiografia di Miles Davis....quando parla degli anni del mitico quintetto con Shorter, Williams, etc..., di quanto il suonare insieme crei quell'alchimia magica chiamata interplay, il capirsi con lo sguardo, il sentire intimamente quello che fa l'uno o l'altro, l'uscire fuori e rientrare dentro, di quanto l'affiatamento abbatta la routine del suonare 200 concerti in un anno e stimoli i musicisti ogni sera a trovare una ragione, insomma del comunicare qualcosa che non sia il solito compitino.......per altro un bellissimo disco di Davis di chiamava non a caso E.S.P. (percezioni extra sensoriali ?).........
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Re: l'interplay
Questa è poesia....con il blues direttamente in vena.
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Re: l'interplay
sono pienamente in accordo con te!!! :bravo:
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Re: l'interplay
Citazione:
Originariamente Scritto da gene
Consiglio a tutti di acquistare l'autobiografia di Miles Davis....quando parla degli anni del mitico quintetto con Shorter, Williams, etc..., di quanto il suonare insieme crei quell'alchimia magica chiamata interplay, il capirsi con lo sguardo, il sentire intimamente quello che fa l'uno o l'altro, l'uscire fuori e rientrare dentro, di quanto l'affiatamento abbatta la routine del suonare 200 concerti in un anno e stimoli i musicisti ogni sera a trovare una ragione, insomma del comunicare qualcosa che non sia il solito compitino.......per altro un bellissimo disco di Davis di chiamava non a caso E.S.P. (percezioni extra sensoriali ?).........
ciao Gene
ce l'ho sul comodino e ne leggo 10 pagine ogni sera. Hai letto a pag.80/85 circa quando parla di cosa faceva Bird in taxi .... ?
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Re: l'interplay
madonna ancora me lo ricordo =)
pollo fritto e compagnia =)