Re: Selmer soloist short e berg larsen anni 70
Beh che dire lo short è un super classico del soprano ed è forse il miglior becco a camera stretta mai costruito. Un'apertura E-F è davvero un ottimo compromesso tra ricchezza di suono e facilitÃ* di controllo. Vincente l'accoppiata con soprani a corpo stretto (Mark VI, Super Action I e II, Yamaha 62 e 62R).
Il Berg Larsen se vecchiotto (dagli anni 80 in giù) e soprattutto a camera larga (credo si chiami camera "0") può essere davvero un becco interessante. Le altre camere non mi piacciono affatto: tendono ad essere molto "acri" ed eccessivamente chiari oltre che difficili da gestire.
Verifica che sia un "Large Chamber".
Re: Selmer soloist short e berg larsen anni 70
Il soloist è "chiaro" ma non squillante, nasale ma non sguaiato. Diciamo che ha un buon equilibrio.
Un'altra caratteristica a suo favore è l'estrema versatilitÃ*.
Re: Selmer soloist short e berg larsen anni 70
Io ho provato qualche giorno fa un Soloist C ed ho avuto anche un Berg 50 sms 2 ed un 70 sms 2.... premesso che le seguenti sono mie personalissime opinioni e sensazioni, il Soloist mi è sembrato un buonissimo bocchino, il suono era uniforme ed omogeneo e rispecchia le caratteristiche descritte nel post precedente da David. L'unica cosa è che il suono mi è sembrato un pò piccolino ma se fosse stato un pò più aperto credo che il suono avrebbe preso decisamente più corpo. Per quanto riguarda i Berg in basso li ho trovati imbattibili per calore e corpositÃ* di suono.... entrambi in alto li ho trovati poco spontanei soprattutto il 50 sms 2, mentre il 70 sms 2 era nei confronti dell'altro un pò più facile ma sempre piuttosto difficile (scusate il gioco di parole, spero di essermi spiegato). Anche con i Berg si può tirar fuori un ottimo suono ma personalmente io, per le mie necessitÃ* e capacitÃ*, sono in cerca di un buon compromesso tra suono e facilitÃ* e quei Berg invece rchiedono una grossa mole di studio e lavoro per farli rendere al meglio