ance, quali differenze in un pacco? e quante ance si scartano a priori?

oggi ho tirato fuori un'ancia e non riesco a farci uscire una mezza nota. guardo dentro il sax non mi sono dimenticato lo straccetto... no, libero.

preso dalla disperazione tiro fuori tutte le ance e le provo, le metto in ordine di gradimento e scopro che su un pacco da 10, 2 sono insuonabili.

https://goo.gl/photos/ttkhyCUKMDKw4xfy6

https://lh3.googleusercontent.com/Dr...=w944-h1258-no

se non dovesse vedersi l'immagine
https://goo.gl/photos/ttkhyCUKMDKw4xfy6

la prima a sx è durissima, quella in mezzo è perfetta, l'ultima è tenerissima.

vuoi quante ne trovate da buttare?

Io non ne butto via neppure una, mai :mrgreen:


Penso molto dipenda dal modo di suonare e di imboccare e da cosa suoni. Un'ancia dura come quella di sx la puoi alleggerire con una lametta, quella centrale ok, quella a sinistra se è leggera la puoi usare come ancia da esercizio. Io le ance un pelo più leggere le uso quando faccio i concertini rock poco importanti, dove mi interessa poco la qualità del suono e anzi un po' più di brillantezza viene comoda. Eventualmente quella di dx leggera la puoi rifilare un pelino in modo da togliere un'unghia di canna leggera.

Bel sondaggio, magari fosse stato postato nella categoria giusta sarebbe stato perfetto :wink:

Anche io difficilmente le butto, magari tento di recuperarle :biggrin:
Al massimo comunque non piú di una o due .

mmh.... mediamente 2 o 3 fanno abbastanza schifo ma non le butto, provo a lavorarle di lima o nel peggior dei casi le tengo per studio, capita che magari mesi dopo siano un po meno peggio

...bravo Ale, veramente bravo per aver postato questa discussione e complimenti per l'ideona di allegare i file delle ance fotografate in controluce...
allora: l'ancia di sx non potrebbe essere che dura, lungo il taglio si intravedono molte venature grigie tipiche di quella parte del bambù più resistente che si trova vicino alle giunzioni tra i segmenti della canna... quella centrale è ben fatta e molto uniforme nel taglio seppur presenti venature non perfettamente parallele sono comunque uniformi tra loro e a livello di qualità la si può ritenere nella media... l'ultima a dx è visibilmente "spoglia" oltre che ad essere sprovvista di venature in punta è di conseguenza molto trasparente e presenta il dorso meno pronunciato e in posizione molto più arretrata... per quanto riguarda la quantità cestinabile generalmente in casa mia il 20% delle ance finisce nella stufa a legna, ma non sempre è così perchè mi è capitato anche di buttarne via 8 su 10... facendo fede a quanto già commentato in altre occasioni, secondo me molto dipende dal materiale di partenza ed è tutta una questione di "lotto di produzione" e raccolto di annata propensa oppure no, un pò come il Brunello di Montalcino... salutoni dai, e ribadisco: bella discussione...

Prima e seconda da sinistra io le considero "lavorabili",la terza sicuramente più leggera;io tenterei di limarla in punta,ma .. generalmente finisco per rovinarla e...via nel cestino. ..mi è capitato anche con alcune sintetiche. ..
Comunque generalmente io butto quelle che hanno il taglio sulla spina (la "U"), non propriamente dritto o simmetrico..quelle non suonano proprio. .è non è giusto che finiscano nelle scatole. ..

Io le ance le prendo singole, perciò qualunque ancia mi capiti, la suono. Solo una non sono riuscito ad usarla, le altre le ho adattate con un po' di carta vetrata, ma solo se serve.

l'ultimo pacco di rigotti che è arrivato aveva tre ance rotte, proprio rotte...e almeno altre 4 quasi insuonabili, alcune le ho tenute per riprovarle fra uno o due mesi, a volte capita che suonino molto meglio una seconda volta, ma spesso non c'è niente da fare...sono anche io molto esigente e se non riesco a farci quello che so di essere in grado, mi deprimo e o le distruggo io o le metto da parte, lavorarle al massimo riesco a renderle meno dure ma spesso non basta, la ricerca delle ance giuste per me è una tragedia

Citazione:

---

Originariamente Scritto da Danyart

l'ultimo pacco di rigotti che è arrivato aveva tre ance rotte, proprio rotte...

---

sai che non sei il primo a cui sento dire questo.

nei primi anni di studio mi capitava spesso si trovare ance insuonabili, poi ho capito che ero io che non ero capace. Da tre o quattro anni non ho più' questo problema, direi che apprezzo le differenze tra ancia e ancia ma riesco tranquillamente a farle suonare

"direi che apprezzo le differenze tra ancia e ancia ma riesco tranquillamente a farle suonare"

Questo è uno dei principali motivi per cui preferirò sempre ance in canna alle sintetiche.

...io sinceramente non trovo ance insuonabili, ne trovo di molto dure e col tempo poi si smollano e riesco a sfruttarle...uso vandoren blu n.3
ultimamente ho provato Rico La Voz med hard e Hemke 3 ( suono il contralto ) 2 su 2 buone
però è anche vero che non sono sicuramente un drago al sax e magari mi vanno bene anche quelle meno ben riuscite :mrgreen:

ciao a tutti! ognuno di noi ha avuto il problema delle ance...
non credo di avere la soluzione, ma mi avvalgo di un trucchetto che mi consente di mantenere le ance più a lungo e soprattutto di farle "invecchiare" bene.
innanzitutto in un ancia molto dipende dal taglio e dalla canna, più sono sottili meno spazio c'è per intervenire e "plasmare" il suono giusto.
quindi di base io suono ance di media durezza (3) ma quando le acquisto le prendo sempre di mezza misura più alta.
tornato a casa le osservo bene controluce e assottiglio in modo uniforme (sempre tenendo d'occhio il colore e lo spessore della canna nelle varie parti dell'ancia)i fianchi, e in caso di troppo spessore (o venature) in prossimità della punta assottiglio anche lì con carta da vetro 0,20. I fianchi li lavoro con una lima conica sottile.
Le faccio girare SEMPRE anche se alcune sono dure. in questo modo vibrando tutte nella stessa quantità le ance diventano più flessibili e inoltre si assestano secondo le nuove modifiche. Le lavoro a cadenza bisettimanale circa per un mesetto, una quindicina di minuti, per la rifinitura e per l'eventuale emergere di altri problemi.
In questo modo (esperienza che mi rende molto felice da anni) con 5 pacchetti di ance suono in media 8-9 mesi.
spero di aver aiutato!

votato 1-2. perchè non c'era l'opzione 0-1.

diciamo che ci sono tantissimi dipende:
se si considerano un pacco appena aperto tendo a scartarne un TOT.
se le lascio a stagionare potrei anche non scartane nessuna.
le lascio stagionare almeno un mese fuori dalla custodia suonandole e "appiattendole" ogni tanto prima di classificarle.

tendo a scartare, o meglio mettere in fondo alla lista gradimento, quelle che risultano proprio afone. ma non le butto. le uso ogni tanto per studiare.
far suonare un'ancia che non ne vuole sapere di suonare è un esercizio che mi fa bene all'impostazione di gola e imboccatura. mi obbliga a tenere un'impostazione perfetta per avere del suono.
dopo un po di esercizio (anche fisico, quelle più dure richiedono un vero e proprio esercizio fisico), l'ancia si ammorbidisce e allo stesso tempo mi adatto all'ancia.
è sorprendente cosa succede se in quel momento si monta un'ancia già valida: quantità e qualità del suono aumentano molto.

prima le limavo e lavoravo, ora quasi mai (ogni tanto quelle per baritono) e di fronte a durezze molto diverse destino le ance a becchi diversi.
succede in particolar modo con le alexander superial: se le dovessi usare sul becco aperto in metallo ne andrebbe bene quasi 1 su 5. se un becco in ebanite poco più chiuso anche 4 su 5.

io con le Francois Louis mi trovo benissimo, praticamente mi suonano tutte e bene...solo che costano un botto!
le Rico Royal invece sono un disastro, più della metà fa schifo, ma quando peschi quella buona ha un timbro strepitoso, ma dura poco
le Vandoren Java sono un po' strane, a volte rispondono bene e altre volte no, ma insuonabili non ne ho mai trovate

quindi come rispondo al sondaggio ?!?!! :)