L'uso del diaframma!

Salve Ragazzi! Sto riscontrando alcune problematiche riguardanti la mia impostazione ( sono entrato nel terzo anno di studio ) :
1 Non riesco a tener fermo il labbro inferiore dopo un quarto d'ora di studio
2 Il flusso d'aria non è mai costante e cerco di far esercizi con il diaframma ma, forse sbaglio qualcosa!
3 Non riesco a suonare bene un brano che vado in affanno oppure non arrivo ai punti di respiro indicati al termine delle frasi dei brani da me studiati.

Qualche consiglio? Dove sbaglio? Cosa dovrei aggiustare? Aiutatemi ragazzi mi sto demoralizzando :(

lo studio con il collo o kiver è lo strumento che mette a posto tutti gli aspetti che hai indicato.

respirazione , impostazione del labbro , del viso , della impostazione in assenza di tensioni, studio del suono e del timbro in relazione all'uso dell'apparato diaframmatico e dell'apparato della laringe .

è uno studio che spesso viene sottovalutato , mi è capitato di ascoltare sassofonisti con decine di anni di esperienza che non erano in grado di studiare con il solo collo e non si rendevano conto di quanto soffocavano il suono con lo strumento .
tre anni di studio non sono pochi e potrebbe essere il momento di affrontare il toro per le corno e risolvere quei problemi che se cristallizzati ti porti per tutta la tua vita sassofonistica.

Hai ragione! Ma per la resistenza e la respirazione cosa posso fare? Vado in affanno!
Quando suono la parte addominale va indurita?
Per il labbro inferiore basta lo studio con il kiver?

Partendo dal presupposto che sono perplesso che al terzo anno tu ti debba trovare ancora con queste difficoltà, credo anche che forse il tuo setup non sia idoneo alla tua preparazione e capacità fisica. Se il labbro si stanca dopo tre anni, al di la dello studio col kiver io rivedrei qualcosa a livello di becco+ancia.
Poi come spesso si dice, bisogna studiare studiare studiare...e ancora studiare; ma con la testa oltre che con lo strumento.Dopo tre anni io ne parlerei con il tuo maestro in maniera seria.
Io sono sempre d'accordo con fcoltrane, ma lo studio del collo non mette a posto un problema di errato set up o postura non idonea... a parar mio...

lo studio con il Kiver o collo che dir si voglia , serve proprio per imparare a respirare correttamente e non andare in affanno .
( cosa significa immettere sempre aria buona ? )
per rispondere alla tua domanda : se la parte addominale vada indurita dovremmo affrontare argomenti che per complessità ed organi coinvolti ci occuperebbe per mesi con i rischio di equivoci.
il principio è che gli addominali come tutto il resto del corpo non si devono assolutamente irrigidire.
in pratica se fai fare agli addominali quello che deve fare l'aria, dal punto di vista estetico (hai lo stesso risultato) dal punto di vista del suono immetti aria cattiva e vai in affanno.

ti posso dire che io ero un asso nel simulare con gli addominali quello che doveva fare l'aria ed il risultato era che il mio insegnante dall'esterno non era in grado di capire se non ascoltando quello che facevo.

è anche vero che ci sono una serie di indici della cattiva respirazione ( ad esempio sollevare le spalle , o anche la collocazione dell'aria ) ma l'unico indice certo e oggettivo è il suono nella sua componente di durata e replicabilità.
per questo ti rispondo che devi lasciar perdere addominali , muscoli , polmoni, laringe , gola aperta ecc.. eccc.. ma devi semplicemente seguire passo passo lo studio con il collo.

sarai tu l'insegnante di te stesso e a poco a poco capirai quale è il modo corretto di respirare.

non vi è dubbio che è uno studio che può apparire noioso e faticoso non tanto per il procedimento ma per l'attenzione al particolare.

per Blue :
lo studio nasce proprio per imparare la corretta postura oltre alla respirazione , non è un caso che vada eseguito davanti allo specchio per evitare quelli che sono i vizi più diffusi:

postura del corpo non corretta con rigidità che influiscono sulla respirazione.
postura corretta in relazione alla mascella che deve rimanere nella sua sede naturale.
postura corretta del viso per evitare rigonfiamenti non voluti delle gote o smorfie innaturali che influiscono sulla direzione dell'aria e sulla stretta.
postura corretta nel senso della inclinazione del kiver rispetto al viso ed ancora del viso rispetto al corpo.

poi è chiaro che lo studio è sul suono in tutti i suoi aspetti e quanto più si acquisisce esperienza come ascoltatore tanto più si riesce a comprenderne l'utilità.

il primo giorno pur sentendo lo stesso degli altri allievi capivo circa il 5 % di quello che succedeva davvero.
dopo il primo anno circa il 40 .
ora (pur non praticando da tanto forse il 70)

Si capisco il tuo discorso ma penso che dopo tre anni il problema sia da ricercare altrove, comunque ben vengano gli esercizi fatti col solo collo.

Spesso mancano gli stimoli dentro. Tre anni, come dicevano, non sono pochi

In realtà tre anni ''pieni'' di studio non ci sono stati calcolando che ogni estate per circa quattro mesi all'anno non posso studiare! Comunque non credo sia messo male, devo solo capire dove sbaglio perchè quando suono mi irrigidisco e, a quanto pare, non mi da la possibilita di risolvere un problema!

Il set up non credo sia un problema anche perchè il mio maestro ha provato il mio strumento ed è apposto! Studio con l'insegnate da un anno e mezzo, per il resto sono autodidatta! Non credo di avere un brutto suono, sono stato ammesso anche al conservatorio! Gli stimoli non mancano :)

Avvolte forse ricerco troppo la perfezione sonora e magari mi fisso un po troppo pensando che qualcosa non va ma, il problema è di rilassarmi un po di piu e soprattutto faro piu esercizi con il kiver anche perche il mio maestro dopo due lezioni, smise di dirmi che fosse tanto utile quanto che suonare!

dal mio punto di vista tre anni sono poco significativi.
mi è capitato di ascoltare insegnanti , e professionisti di questo strumento non avere alcuna idea su produzione del suono e gestione del suono.
(con impostazioni che soffocavano il suono in tutti i registri del sax).

vi racconto un aneddoto che mi è stato raccontato da un forte professionista tenorista italiano durante un seminario.
si trovava per un festival jazz nello stesso albergo di Mark Turner.
e così pensa : ora provo ad ascoltare cosa studia? pensando di carpire chissà quale segreto.

ascolta con attenzione e con sua grande sorpresa sente una bellissima nota lunga.
e via di seguito per circa un ora solo note lunghe.:wink:

a volte nelle cose semplici trovi tutte le risposte.

Magari anche professori che non affrontano con l'allievo discorsi su una giusta impostazione o respirazione o emissione!

Comunque bell'esempio e bella osservazione! Magari la soluzione sarebbe '' liberarmi '' di piu! ( domani studio con il kiver )