Mi sono accorto che il D sulla seconda ottava esce crescente e con un volume decisamente più basso delle note precedenti e successive.. Se apro la chiave il D cresce di più ! Che faccio?
Capita anche a qualcun altro di voi??
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Mi sono accorto che il D sulla seconda ottava esce crescente e con un volume decisamente più basso delle note precedenti e successive.. Se apro la chiave il D cresce di più ! Che faccio?
Capita anche a qualcun altro di voi??
...ciao, per quanto mi riguarda il re della seconda scala è la nota più ostica che ci sia... con il Yamaha '62 usando imboccature a camera larga apertura intorno 8* e ance in canna morbide con taglio lungo usciva calante e con poco volume...dopo aver interpellato Doc Sax ho aumentato l'apertura del tasto del do basso e l'intonazione si è aggiustata, ho inoltre acquistato volume ma per "aggiustare" al meglio quest'ultimo ho dovuto passare dalle Vandoren Java Rosse alle Rigotti Gold... successivamente ho riscontrato un ulteriore miglioramento con le La Voz a condizione però di alleggerirle minimamente sul fianco...saluti...
----> riparatore
(e verficare la cosa con combinazioni bocchino-ancia differenti)
Ziobelù il problema ce l'hai con il Borgani o con il Mark VI?
Io ho lo stesso problema con il mio Borgani, l'unica nota che mi da rogne. All'inizio suonava poco crescente, ma con un suono molto smorzato, brutto timbro proprio. Quindi aprendo un pò la chiave del C basso il tibro è migliorato, ma la nota è moolto crescente! Non riesco a trovare una via di mezzo con la regolazione del solo C. Ormai ho imparato ad intonare il D ad "orecchio", giocando di laringe. Oppure uso la chiave del Bb grave, ma si chiude un pò il suono.
Mi succede con entrambi nel senso anche sul MVI sento un D leggermente più "attufato".. ma sul Borgani si sente decisamente di più. Se fai un passaggio si nota poco ma ieri sera ho suonato "What's new" che parte proprio con il D medio è lì si sente veramente moltissimo visto che è una nota lunga ed importante.
Il fatto che sia crescente lo risolvo anche io giocando di laringe anche perché se chiudo ulteriormente la chiave del C il suono rischia di sparirmi proprio.
...parole sacre Tzadik...le verifiche con altre combinazione bocchino/ancia l'ho già fatte, e le uniche che eliminano quasi del tutto il problema sono Jody Jazz 8 HR ibrido modificato con shank in bronzo (suono scuretto) oppure David Zagard 0.105 camera media in lega leggera anodizzato ( suono più chiaro) e ambedue con La Voz Medium... può anche essere che con il '62 la combinazione bocchino/ancia vada ad incidere molto sull'intonazione avendo il sax il canneggio più stretto...mah???...saluti...
Settimana prossima sarò alla Borgani e sentirò cosa mi raccontano anche loro... Non voglio cambiare il bocchino perché questo Ripamonti è stato proprio una svolta.
Ieri ho rimesso per provare le differenze l'OL che ho sempre suonato e mi sembrava di avere un panno nella campana!
intendete il re del passaggio di registro ?
o quello acuto la prima nota palmare palmare ?
Quello del passaggio di registro.. il secondo D. Ieri sera mi stava venendo un esaurimento nervoso!
Portalo da un riparatore competente e fai le dovute verifiche con una serie di bocchini/ance differenti.
Se l'intonazione con il bocchino è costante... è semplicemente lo strumento che ha bisogno di essere regolato, per avere un certo equilibrio tra le ottave.
se capita con tutti e due i sax è probabile che ci sia qualcosa che non va anche nella scelta del setup , e nella tecnica di emissione.
se fosse un problema fisiologico del sax l'intervento purtroppo deve avvenire non solo su una nota (il do ) ma su tutte le note rispettano alcune altezze in funzione della omogeneità generale.
per capire un po come sta messo il sax e se hai un setup adeguato (e anche quanto riesci a rendere omogenei i suoni) puoi provare a produrre gli stessi suoni prima come armonici e poi sulle posizioni naturali.
i suoni incriminati sono il sib il si il do il dodiesis ed il re.
prima li suoni in successione legando senza portavoce ma sulle posizioni basse suoni sib si do do diesis re tutti del registro medio.
poi cominci a paragonarli
il secondo esercizio è sib medio suonato come primo armonico di sib basso. e poi paragonato al suo omologo sib medio preso con la posizione naturale.
e così via.
è anche vero che alcuni setup evidenziano eventuali problemi del sax o difficoltà del sassofonista.
ps. in questo periodo ho dovuto rinunciare al suono che riesco a produrre con un bocchino proprio per la difficoltà di suonare in maniera omogenea.:pianto:
Ieri sera ho provato a cambiare 3 bocchini. Il D è sempre crescente con tutti. Per ora ho provato solo a chiudere la chiave del C ma così facendo, pur riducendo il problema di intonazione del D, peggioro ulteriormente l'abbassamento di volume della nota.
Tralaltro con il Borgani ho una prima ottava veramente con una spontaneità ed un volume esagerati.. quando poi dal C passo al D sulla seconda ottava è come si mi tirassero un calcio nei maroni !
Cmq venerdì prossimo sarò alla Borgani.
ok stasera provo anche questa!
Grazie.
io ho notato che quando mi succede è più un fattore di ancia che di becco. A parità di bocchino ci sono ance che evidenziano maggiormente il D calante e altre meno. Il becco più omogeneo che ho provato è stato sicuramente il drake jazz, da questo punto di vista faceva impressione. Peccato che non l'ho mai amato e l'ho venduto. Con il TE qualche volta accade, col STM NY mai...ma come dicevo ho notato che influisce maggiormente la qualità dell'ancia.