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Un pezzo formidabile di uno dei miei preferiti compositori jazz, wayne shorter, mi piace da morire suonarlo e ora lo sto finalmente studiando bene, ci sono un pò di errori qua e là, l'ancia (nuova) era durissima ieri e mi sono sfiancato per mantenere il fraseggio
BLACK NILE
https://www.youtube.com/watch?v=0dO1...ature=youtu.be
Il pezzo è molto bello, la tua bravura è indiscussa! Se devo dire, preferisco la velocità originale, un po più "seduta", il solo di shorter è particolare, spezzettato...spesso io dalla mia ignoranza ho l'impressione che non sappia neppure lui dove andrà la misura successiva...ma è particolare per quello, difficilmente quando ascolto shorter mi sembra di sentire qualcosa di gia sentito. Tu avevi postato mi pare la versione di Lefkowitz-Brown, mostruoso tecnicamente , ma lo ha fatto diventare un qualsiasi standard, personalità zero, fraseggio solito sentito mille volte(a saperlo fare ci metterei la firma comunque). Comunque tu sei bravo come sempre :)
vedi, il bello dei brani di shorter è che, anche se sono molto complessi (questo in realtà ha un'armonia più sciolta e meno intricata) si possono interpretare in vari modi, almeno io li vedo così, soprattutto alcuni... Shorter stesso ha ripreso alcuni suoi brani degli anni '60 e li ha rifatti in stile fusion negli '80, cambiandoli radicalmente ma mantenendo alcuni elementi cardine..Io Black Nile lo vedo aggressivo e tirato, potente, mi da un'energia infinita e così lo suono "a manetta"...di certo non come il maestro, per diversi motivi!
:clap::sax:
Mi piace. In questo brano dimostri una padronanza dei sovra acuti non indifferente. Mantiene un timbro omogeneo in tutte l'estensioni. Vorrei dire che come compositore, Wayne Shorter mi piace un mondo, ma il suo timbro mi lascia un po freddo. Preferisco il tuo.