Trascrivere dal clarinetto
Ciao,
Il repertorio del clarinetto mi sembra spesso facilmente adattabile alla sonorità del sassofono. Il timbro è diverso, ma affine. L'estensione del contralto è sovrapponibile a quella del clarinetto soprano. Non mancano casi di ottime trascrizioni, che danno qualcosa di diverso, ma comunque non distante dall'originale.
Più difficile mi sembra passare dal clarinetto al sax soprano: i due strumenti hanno, per via della forma fisica, un approccio in qualche modo simile, ma al sax soprano mancano diverse note nel registro basso, note che la letteratura sfrutta invece parecchio.
Che fare in questi casi? Trasporre all'ottava superiore, ripetere la nota successiva o precedente, inserire una pausa? Leggendo un brano come la Sonata per clarinetto del 1939 di Hindemith - un lavoro che suona benissimo sul sax – ho l'impressione che ogni caso vada affrontato a sé, prendendosi la responsabilità di sostituirsi momentaneamente l'autore. Non si tratta di sfregiare un capolavoro, ma di portarlo ad un media diverso. Riprodurre un Raffaello su una rivista fotografica non è come offrire la visione dell'opera originale, ma è comunque una gran parte dell'esperienza originale.
Sono operazioni lecite? Lo stesso Hindemith trascriveva, e la sua celebre Sonata per sax contralto altro non è che un pezzo per corno alto in Mib riadattato. E suona magnificamente.
Paolo
Re: Trascrivere dal clarinetto
penso che non si possa mettere in dubbio la liceità della trascrizione, tanto comune quanto necessaria in moltissimi contesti.
Resta da dire che la trascrizione di un pezzo pensato per uno strumento ad un altro è un operazione estremamente difficile, che richiede un ottima conoscenza di entrambi gli strumenti e dei rispettivi registri ecc ecc. in modo da poter ovviare al meglio le difficoltà date dalla diversità degli strumenti (come hai tu stesso indicato).
Re: Trascrivere dal clarinetto
Ahimé clarinetto e sax sono due strumenti assai più distanti di quanto si pensi per ragioni acustiche principalmente (cl: cilindrico, sax: conico, cl: armoniche dispari, sax: pari e dispari, cl: il cambio di registro è alla 12ma sax: all'8va, cl: registro acuto facilissimo e "puro" soprattutto su dinamiche molto deboli, sax: registro grave difficoltoso nel piano, etc...).
In genere trovo molto più efficace la trascrizione dall'oboe o dal flauto (ovviamente senza andare su repertorio eccessivamente "idiomatico" dello strumento).
Buona musica.
Re: Trascrivere dal clarinetto
Probabilmente è la visione ancora limitata che ho dello strumento che mi fa sembrare sax (soprano e contralto) non così distanti da impedire una trascrizione che possa suonare interessante. Qualcuno ha postato, da qualche parte, una trascrizione del Dialogue de l'ombre double di Boulez (un pezzo per clarinetto impestatissimo) suonato magnificamente al sax contralto (il solista era Delangle?). La trascrizione non suonava come il pezzo originale, ma suonava bene, cioè come se fosse stato scritto fin dall'inizio per quello strumento.
Mi sono voluto togliere lo sfizio di fare un esperimento con la Sonata per clarinetto di Hindemith, portata sul sassofono soprano. Ho cercato di dare un senso figurale alle note cambiate. Pur con poche modifiche, mi sembra che il pezzo suoni decisamente bene. Anzi, visto che l'equilibrio tra pianoforte e strumento a fiato migliora con il maggior peso del sax, ho il sospetto che anche Hindemith avrebbe pensato ad una trascrizioncina.
Hindemith Sonata per sax soprano
Paolo