Video Don Menza

video interessante a proposito di suono, emissione, gonfiare le guance, cambiare bocchini ;-)
(lasciate stare che e' sponsorizzato, ma nel video non parla dello sponsor)

https://www.youtube.com/watch?v=5Oc0VzG ... e=youtu.be

Interessantissima lezione da parte di un artista troppo poco considerato.
Grazie davvero per la segnalazione.

Marco

Don Mensa è un tenorista di alto livello che ha militato in grandi orchestre molto stimato dai colleghi musicisti.
lo ho ascoltato parecchi anni fa a Roma a pochi metri e non mi ha colpito (forse perchè era accompagnato da musicisti locali e si è "concesso poco")
ciò che però mi lasciava perplesso era il modo di trattare i suoni.
in basso il suono tendeva a gonfiarsi ed in alto perdeva la caratteristica che mi piace di più.
una grandissima conoscenza del linguaggio jazz (dallo swing al bebop ecc..)

parecchi anni dopo ho seguito un seminario con un altro sassofonista di alto profilo e discutendo sul suono veniva preso ad esempio proprio Don Mensa: per la sua capacità di "uscire " e risaltare anche all'interno di una orchestra.
credo si riferisse al volume ma non solo.
(quindi probabilmente sono io che non lo ho mai "capito ")
se ascolto Don Mensa nel corso della sua carriera il suono ed il modo di trattarlo mi sembra una costante.
se musicisti come Bob Berg , Grossman, Mintzer , Brecker ed anche Lovano già negli anni 70 80 seguivano una direzione che è la stessa di Trane , Don Mensa sembra invece seguire altri riferimenti.

il video in oggetto spiega alcuni principi sul controllo del suono l'esempio che dovrebbe avvicinarsi al suono di Trane mi sembra poco indicativo , il suono dell'esempio riesce a cogliere alcuni aspetti del suono ma ne perde altri

Credo che il succo del video sia dare importanza alla ricerca di un suono personale e spingere a rendersi conto che con un unico setup si puo' andare in direzioni sonore molto diverse.
Comunque forse Coltrane non gli riesce bene, ma Coleman Hawkins e Stan Getz mi hanno davvero divertito :-)

ciascuno di noi ha la sua idea di suono, e credo che il principio che hai enunciato della ricerca del proprio suono sia condiviso da tutti ( da me certamente)
credo però che anche ad altissimi livelli alcune differenza sul suono si percepiscano in maniera evidente .
non desidero fare una crociata contro il movimento della mascella o il rigonfiamento delle guance ma rilevo che oggi la tecnica sassofonistica si è evoluta in maniera tale per cui lo studio del suono passa più attraverso lo studio della emissione della velocità e direzione dell'aria dell' utilizzo della lingua e dell'apparato della laringe , rispetto al movimento della mascella o al rigonfiamento delle guance.
https://www.youtube.com/watch?v=x9A2bPzLHnU
il viso non si gonfia, l'emissione è costante, la mascella quasi immobile, ed il risultato si sente.
(per non parlare della lingua)

mah, non credo che sia una scienza cosi' esatta, credo che ci siano grandi sassofonisti che muovono molto e gonfiano - leggermente- le guance e altri grandi sassofonisti che non muovono e non gonfiano, vogliamo andare a dire a Bergonzi che non va bene il fatto che lui gonfi le guance? ;-)
Non voglio farne una guerra di religione eh, per me coltrane e' sopra tutti, dico solo che il mondo e' bello perche' e' vario ;-)

Bergonzi è uno di quelli che gli argomenti che ho indicato li conosce in maniera approfondita.
Un didatta di altissimo livello.
direzione e velocità dell'aria sono concetti che conosce sia teoricamente sia praticamente .
(così come l'assenza di pressioni o rigidità superflue su ancia e bocchino o sul viso .)
a breve a Quarna sarà presente e gli amici fortunati saxforumisti potranno chiedergli questo aspetto del gonfiare le gote se sia utile.
e quanto sia utile .
e sopratutto se ci siano diversi modi di gonfiarle (ad esempio perchè rilassate e non perchè c'è l'aria che spinge dall'altra parte).
io da presuntuoso credo di conoscere già la risposta.
se non altro perchè la risposta la si percepisce dal suono prodotto in tutti i suoi aspetti.

anche io credo che no si possa parlare di scienza esatta ma allo stesso tempo credo che anche nella tecnica sassofonistica si possa far riferimento ad aspetti "oggettivi" .
faccio un esempio concreto:
ad un bambino di dieci anni si chiede di lanciare un sasso il più distante possibile .
in una ipotesi con il solo movimento delle dita .
in una altra con il movimento delle dita ed il polso
in una terza anche con tutto il braccio .

è chiaro che il bambino potrà riuscire a lanciare più distante con il solo movimento delle dita :shock:
ma se gli insegni la tecnica con dita polso e braccio riuscirà a lanciare a grande distanza.

questi sono i riferimenti oggettivi a cui faccio riferimento. :smile:

Nella mia prossima vita comprerò un Cannonball.