Ho una curiosità da priiincipiante:
con la stessa nota (es. Re grave), ha più vibrazioni un sax soprano, alto o tenore?
La mia idea è che più acuto è il registro dello strumento, minori dovrebbero essere le vibrazioni: me lo confermate?
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Ho una curiosità da priiincipiante:
con la stessa nota (es. Re grave), ha più vibrazioni un sax soprano, alto o tenore?
La mia idea è che più acuto è il registro dello strumento, minori dovrebbero essere le vibrazioni: me lo confermate?
...c'è nessuno?... :pray:
Cosa intendi per "vibrazione"? :BHO:
Risposta da priiincipiante ( :D ): sono d'accordo. Secondo me sbagli a chiamarle vibrazioni, forse intendi la differente percezione che si ha dei suoni bassi? Come i suoni ad esempio riprodotti da un subwoofer che vengono percepiti piuttosto che sentiti.
Daccordo co Tza bisogna capirsi che cosa si intende per vibrazioni: nella domanda posta sembra che si confonda la vibrazione con la sensazione del vibrare, un suono alto vibra di più un suono grave trasmette più sensazioni di vibrazione...
Playin', non é vero che suoni più acuti producono meno vibrazioni. E' vero il contrario.
Soltanto che sono vibrazioni con maggiore frequenza e pertanto meno avvertibili rispetto a quelle prodotte dai suoni gravi.
Per "vibrazioni" intendo quelle che si sentono sul becco, in modo particolare con le note gravi. Nel senso: se faccio il Do più basso che c'è e continuo con il Do successivo (per intenderci, quello che si fa con il solo medio sinistro) e poi con quello più acuto si sentono delle differenze: con il Do più basso, le vibrazioni che si sentono sul becco sono maggiori.
Per questo mi chiedevo: se prendiamo un soprano, un contralto ed un tenore e proviamo a suonare il Do basso (prima con uno, poi con un altro poi con un altro), le vibrazioni che sentiamo sul becco sono uguali in tutti e tre oppure cambiano in base al registro del modello? In definitiva, suonando 'sto benedetto Do basso, sul becco di un soprano sentiremo più o meno vibrazioni che sul becco di un tenore?
Il fatto che lo strumento, quando ci suoni, vibri è un fatto fisico.
La frequenza della vibrazione del bocchino è proporzionale alla frequenza della nota.
Quindi nota con stessa diteggiatura, su tagli di sassofono diversi, genererà una frequenza diversa.
Il fatto di percepire vibrazioni sul bocchino è una cosa possibile, dipende come vengono attenuate le vibrazioni (da sughero e salvabocchino) e da come imbocchi.
...Aspetta, non dirmi che quando fai un Do grave non senti una vibrazione, in particolare sugli incisivi :BHO: ...
Comunque mi pare di capire che ci sono delle differenze.
Chi suona sia un soprano che un contralto o un tenore sa dirmelo?
Onestamente... dipende dai bocchini.
Tecnicamente se suoni senza mordere troppo... non dovresti sentire vibrazioni.
Al massimo la senti appena...
Chiaramente il materiale e la costruzione del bocchino, in questa cosa, ha una grande influenza. Però comunque lo scopo dei salvabocchini è quello di eliminare o attenuare quella vibrazione, perchè da fastidio.
Ci sono differenze tra i vari tagli, perchè la forma/dimensione/proporzione del bocchino cambia.
E perchè a parità di diteggiatura, le note sui vari sassofoni (di taglio differente!) hanno frequenze fondamentali diverse...
Io le vibrazione le sento eccome!Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Non so, io vengo dal clarinetto. Il primo impatto col sax è stato il Selmer Mark VI del mio maestro, col quale feci qualche nota, poi ho acquistato il mio contralto B&S 1000. Personalmente sento particolari vibrazioni sul registro grave, che aumentano quanto più ci si abbassa di nota. Sinceramente non ho altri termini di paragone. Diciamo che se non stringo un po' i denti le note dal Fa grave in giù mica mi vengono... Ho provato ad imboccare come Jerry Bergonzi, ma se non appoggio i denti quelle note proprio non vengono bene...
Comunque grazie!
purtroppo ci sono molti modi di ottenere i suoni , alcuni sono più utili di altri.
se decidi di controllare il suono con il morso o con il labbro con il tempo incontrerai de limiti insuperabili.
con il termine vibrazione bisogna distinguere due diverse accezioni.
una come sinonimo di suono (comprendente gli armonici e che parte dall'ancia e si trasmette a tutto lo strumento.
l'altra è la vibrazione fisica del bocchino che con determinati modi di tenerlo in bocca può risultare anche fastidiosa.
per quanto riguarda la prima c'è proprio una tecnica che presuppone la conoscenza della vibrazione dei suoni più bassi dello strumento.
in tutte le sue componenti.
(si impara a selezionare non solo la vibrazione del suono basso ma tutte quelle in esso comprese).
aspetto diverso è quella fastidiosa vibrazione che viene percepita dai denti e si trasmette al capo , e che viene può essere sentita in misura diversa per le vibrazioni del registro acuto.
questo può dipendereda una serie di svariati fattori : dalla poca abitudine e da un modo di tenere il bocchino scorretto, da una stretta eccessiva, da un materiale particolarmente conduttore ecc...
ps.
anche Bergonzi poggia i denti sopra il bocchino.
Fai controllare lo strumento.
Hai provato a usare un salvabocchino?
Hai provato a suonare con un'impostazione della bocca meno clarinettistica?
Bergonzi non dice di non toccare il bocchino... dice semplicemente di non eccedere con la pressione dei denti e delle labbra, sul bocchino.
Sì, mi riferivo a quelle fastidiose vibrazioni sui denti etc.
Mi dite che possono dipendere dallo strumento, dal becco etc. e che posso riuscire a fare le note basse senza stringere troppo... Direi che mi avete dato dei buoni spunti su cui lavorare! Mi ci metto subito all'opera!
Mi sorge un altro dubbio: su certe vibrazioni può influire anche il modo in cui viene legata l'ancia (più o meno in basso)?????
Può dipendere anche dalla sensibilità dei tuoi denti.
Prova ad usare un salvabocchino in plastica: sono delle patches adesive da appiccicare sul tetto del bocchino, peraltro possono aiutarti ad ottenere maggiore stabilità dell'imboccatura.