Mettere a riposo uno strumento

Ciao a tutti,

Sono sicuro che se ne è già parlato, ma non riesco a trovare dove. Quindi chiedo, scusandomi se si tratta di una ripetizione di argomento già trattato.

Se un sax deve essere messo a riposo per un lungo periodo (perché è uno strumento che si usa poco), che accorgimenti bisognerebbe seguire per non far formare muffe o altro?

Le mitiche cartine (o striscioline di carta assorbente) sotto i tasti sono necessarie o deleterie? La bustina di sali o silicone contro l'umidità serve a qualcosa? Meglio in piedi o reclinato?

E poi: come evitare di sentirsi in colpa ogni volta che gli si passa vicino e ci si sente addosso lo sguardo afflitto dell'escluso?

Grazie!
Paolo

AGGIUNTA: Qui c'è qualche informazione utile anche per il mio caso:
viewtopic.php?f=13&t=25766&p=290678&

Claudio Messori (noto riparatore) normalmente sui suoi strumenti mette giusto le cartine su C# e G#
non credo faccia altro.... poi ogni tanto se li suona per "svegliarli" un pò
o se passa Bergonzi da lui glieli fa suonare :ghigno:

in effetti guardando le vetrinette della collezione privata del Prof.Messori si può notare dove posiziona le cartine (che sembra scottex o similare) www.claudiomessori.it

io con le cartine ci faccio le sigarette :ghigno:
chiaramente andrebbe riposto quando i pad sono asciutti, poi mi lo terrai in giardino, se il sax è già rodato (cioè non è stato rimpellato da poco) puoi lasciarlo così comè,altrimenti considera che di solito dal produttore ,all'importatore,ai magazzini dei negozi (e avvolte qualche anno passa) stanno con tutte le chiavi chiuse mediante piccoli spessori in sughero.

.... cartine?..... sigarette? ..... :ghigno:

quando comprai lo yamaha nuovo diversi anni fa c'erano sugheri dappertutto per tenere chiuse le chiavi

Asciugalo per bene e mettilo a letto (nella sua custodia) :D
Poi , da buon papà che sono, ti consiglio di cantargli una ninna nanna o leggergli una fiaba :ghigno: !

Prima di chiudere la custodia per i mesi a venire lasciala una mezza giornata aperta, magari con un panno sopra lo strumento per proteggerlo dalla polvere, in maniera che il sax si asciughi completamente.

BTW questa e' una buona pratica da fare sempre: io il sax lo lascio cosi' la sera dopo l'ultima suonata e chiudo la custodia la mattina prima di andare in ufficio.

Grazie a tutti per i paterni consigli. Il sito di Messori è una preziosissima fonte di suggerimenti. Re minore: io sarei tentato (come del resto faccio) di farlo respirare almeno ogni tanto, e già che ci sono di schiacciare periodicamente tutti i tasti.

Poi, naturalmente, la speranza è di farlo suonare spesso, visto che è lo strumento che dedico alle uscite "pericolose"!

Paolo

Quanto lo terresti fermo? Io ho un sax muletto che uso solo ai servizi della banda e tengo fermo a volte anche 3-4 mesi (diciamo durante l'inverno perché non facciamo molte uscite invernali)... e non mi è mai successo nulla di strano.

Quoto quanto già detto! ... una volta ben asciugato può rimanere fermo del tempo prima d'essere resuscitato :D

Il mio alto l'ho rispolverato dopo ben 6/7mesi di inattività e i tamponi erano tutti a posto, nessuna crepa alle pelli, nessuno incollato ai camini e suonava come se lo fosse dal giorno prima, quindi se è per poche settimane non mi preoccuperei più di tanto!

Con riferimento alla mia disavventura, pensando al mio ex-soprano che è chiuso da oltre cinque anni nella custodia, cosa ci si deve aspettare?

Gentile Sig. Borgianni,
solo ora dopo tanto tempo ho letto la sua risposta al riguardo del " mettere a riposo il sax ".
Lei fa male a pensarla così per due ragioni, la prima ben più grave in quanto se lei con le cartine ci fa le sigarette, sa benissimo che il fumo nuoce gravemente alla salute, per secondo è semplice da capire che la dovuta o giusta cartina posta sotto il cuscinetto evita sfondamenti dovuti a molle che costringono la chiave a battuta sul fusto, quando il cuscinetto batte in modo omogeneo il problema diventa minore dal momento che il tampone distribuisce la pressione in modo uguale ma spesso i saxofoni che mandano le ditte ( o da montaggi altrettanto precari ) è vero che le chiavi sono tenute giù da spessori in sughero ma questo è voluto ad un veloce adattamento del cuscinetto in quanto i montatori non hanno più il tempo necessario e dovuto per fare una giusta e corretta tamponatura, infatti molti strumenti sono spesso da rivedere perché non suonano, fortemente spessorati aiutano alla tenuta dal momento che si adattano ma è altrettanto vero che prima del tempo si tagliano, lei avrà avuto modo di vedere che da un lato sono a forte battuta, dall'altro marcano appena.
Un cuscinetto con la cartina sotto ( non intendo tuttavia quella delle sigarette ) quando il sax va a riposo è salutare, soprattutto se il montaggio è stato fatto all'incirca .
Chiedo scusa per il mio intervento ma questo è il mio parere.
Con viva cordialità Claudio Messori.

Ma quindi la carta che si può vedere sotto ai tamponi dei sax della sua collezione privata, che tipo di carta è?

Concordo pienamente sul fatto che ognuno osserva metodi diversi, alla fine l'importante è che il sax sia performante, delle volte ci perdiamo in mille parole ma se si suona lo strumento si capisce subito tutto.

PS ex fumatore ormai da tantissimi anni, e podista da oltre 2000 Km l'anno.

riprendo anche io questa discussione.
la messa a dimora di un sax, in termini di anni, è sicuramente tema di interessante discussione.
più dell'integrità della pelle dei tamponi, mi preoccuperei della laccatura.
Se la pelle si rovina i tamponi si cambiano, se la laccatura si rovina addio lacca.

Sarebbe quindi opportuno difendere il sax, durante la dimora, dagli agenti atmosferici muffe, etc... in modo corretto in base al fatto che sia conservato in custodia o meno.

poi riguardo ai sugheri negli strumenti nuovi, non vengono applicati per migliorare la tenuta dei cuscinetti ma per tenere le chiavi chiuse in fase di logistica, altrimenti ballerebbero e potrebbe danneggiarsi qualcosa.