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Respirazione
Apro un thread su un argomento di cui non si discute mai, e secondo me è un peccato : cosa sarebbe uno strumento a fiato senza fiato :lol: :lol: ?
In effetti trovo che la respirazione sia, tra i vari tecnicismi, quello più snobbato ... ovviamente è al momento uno dei miei maggiori crucci. Un peccato, se si considera che le pause per i respiri sono parte fondamentale del linguaggio musicale, elemento distintivo tra una buona esecuzione ed un pasticcio enorme, e soprattutto momento critico della musica d'insieme.
Venendo al dunque, esercitandomi su pezzi più o meno impossibili a volte mi succede uno tra questi fenomeni :
1) finisco il pezzo senza problemi (raro, ma possibile :lol: );
2) finisco il pezzo in apnea, o in deficit respiratorio (non che io diventi cianotico). Questa cosa è fastidiosa perchè la qualitÃ* della conclusione ovviamente ne risente ;
La domanda è quindi : come si migliora la capacitÃ* di utilizzo dell'aria che si incanala, dando per scontato che i momenti scelti per respirare siano corretti?
Esercizi di apnea modello sub? Agli esperti la parola :saxxxx)))
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Re: Respirazione
Hai detto niente!!!!
Un argomento difficile da affrontare in un forum. Tuttavia è davvero interessante.
Anche per quel che riguarda la respirazione, vale sempre la massima del grande L. Teal: il sassofono è uno strumento facile da suonare MALE.
L'immediatezza dell'emissione e la facilitÃ* meccanica rispetto agli altri legni fa si che si possano bellamente trascurare elementi di base come appunto la respirazione. Sovente durante le masterclass che tengo mi capitano sassofonisti di livello medio o avanzato che suonano brani di repertorio e di difficoltÃ* elevata senza avere un'idea di come si respira o della tecnica di base (mi riferisco più che altro alla tecnica d'emissione più che a quella digitale).
Nella mia esperienza comunque, ho iniziato a migliorare molto quando ho capito che la rilassatezza dell'approccio con lo strumento è tutto e facilita anche la respirazione. Bisogna capire che più si è tesi e più si suona contratti e più si oppongono ostacoli alla corretta respirazione.
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Re: Respirazione
In effetti l'argomento mi interessa molto e lo considero il più grosso scoglio da superare per arrivare a fare poco pena in esibizione.
Fin dal mio primo approccio con il tubo storto, mi sono accorto che la differenza con il legnetto nero non è soltanto nelle diteggiature, ma anche nella quantitÃ* di fiato che mi richiede per ottenere qualcosa di piacevole all'ascolto...questo ha comportato un peggioramento nell'emissione, il suono per esempio non era più una colonna d'aria costante ma oscillava in maniera un pò incerta (non so spiegartelo meglio...immagina una cosa del tipo ooOOOooOOO). Adesso sono in difficoltÃ* per esempio nei respiri tra una sequenza molto lunga e molto veloce e l'altra, ovvero nel prendere tanta aria quanto me ne serve per sopravvivere tra una sequenza e l'altra senza andare fuori tempo (immaginiamo di dover respirare tra un sedicesimo ed l'altro, per indicazione sullo spartito)...ma anche nel distribuire uniformemente il fiato sul pezzo che sto suonando.
E' vero che quando mi approccio con un pezzo un pò hard (non porno) sento una trance agonistica che probabilmente mi irrigidisce (sicuramente, visto che la mia insegnante ad intervalli regolari mi ordina in maniera soave di rilassarmi). Però non è solo questo, dato che magari mi capita anche su pezzi meno difficili di arrivare in debito di ossigeno sulle chiusure delle frasi...che quindi chiudo maluccio in quei casi (un pò sbrigativo, nel migliore dei casi).
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Re: Respirazione
sto riscontrando proprio ora questo problema,non riesco a chidere dei fraseggi in assolo (vorrei continuare,ma i polmoni dicono BASTA RSPIRA! :evil: ) non so bene come fare,fiato ne ho,sono allenato sportivamente,ma l'unica soluzione sembra la famosa respirazione circolare... :muro(((( oppure suonare con meno forza (e quindi meno fiato) ma il suono potente che sfonda i muri è troppo carino :yeah!)
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Re: Respirazione
Citazione:
Originariamente Scritto da Ctrl_alt_canc
ma il suono potente che sfonda i muri è troppo carino :yeah!)
Mai quanto un pezzo suonato con tutte le dinamiche del caso :saxxxx)))
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Re: Respirazione
vabbe dico nelle parti che lo richiedono...eppoi nei pezzi rock devi necessariamente suonare forte per star dietro alla ritmica e alla chitarra... :saputello
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Re: Respirazione
sto facendo fatica anch'io ultimamente...secondo me (qualcuno mi corregga se dico cavolate) è fondamentale il diaframma. Ho provato a suonare respirando "con i polmoni" (capite cosa intendo) e poi facendo pressione sul diaframma, e il pezzo migliorava... suono più pieno e tutto il resto... inoltre, respirando dai polmoni, la resistenza x me è minima... riesco a suonare qualche battuta in meno.
E comunque è molto difficile... secondo me non è questione di avere il fiato allenato x lo sport... certo, può avvantaggiare... ma è una cosa un po' diversa...
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Re: Respirazione
Citazione:
Originariamente Scritto da Aktis_Sax
è fondamentale il diaframma.
E' esatto, il diaframma deve essere usato bene per sostenere il suono (altrimenti vengono fuori delle note penose).
Sulla respirazione, conta molto anche la postura.
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Re: Respirazione
ogni tanto suono da seduto... :mha!( cmq ok forse è vero,ma penso che conta poco lo sport,e sono daccordo sul diaframma...ma tranquilli,il mio ex prof aveva pochissima capacitÃ* polmonare (diagnosticata) ma suonava benissimo e a lungo senza problemi,quindi è chiaramente un fatto di tecnica,di respiri giusti etc
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Re: Respirazione
esatto... il mio ex profe fumava come un turco, quindi...
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Re: Respirazione
Sarebbe stupendo imparare la respirazione circolare e fare frasoni alla David Murray ;_;
Anche io spesso arrivo stremato con alcune frasi, specialmente se non sono allenato al meglio
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Re: Respirazione
Se posso aggiungere qualcosa:
ho trovato che il modo di respirare sia stato ben descritto nel metodo di J,M. Londeix. Ho trovato inoltre informazioni utilissime nei metodi per cantanti(in particolare "canto bene" di Rosina Silvestrini). Cito alcune frasi (so che alcune cose potrebbero apparirvi bizzarre ma vi assicuro che funziona):
respirazione diaframmatica addominale: si dilata la parte inferiore dei polmeni per ricevere aria in grande quantitÃ* e soprattutto in modo continuo e omogeneo. Basta abbassare il diaframma pressando al massimo le pareti addominali. E' la respirazione tipica dei neonati e noi la pratichiamo in modo spontaneo durante il sonno. C on questa tecnica il suono sarÃ* più fermo l'intonaz. più sicura e la voce acquisterÃ* più colore.
Dalla teoria...
1. far scendere il diaframma espandendo all'esterno la fascia addominale creando una sorta di salvagente (non si respira infatti soltanto con la parte anteriore del corpo ma anche con quella posteriore)
2. allargare la cassa toracica distendendo il diaframma.
Compiendo ciò non bisogna ispirare l'aria con forza perchè essa entea automaticamente da sola (aggiungo che una gola rilassata ed aperta (come se si dovesse pronunciare una a aperta o una o) aiuta).
L'appoggio dell'aria è al basso ventre dove si percepisce una sensazione di leggera compressione, poi il diaframma torna alla sua posizione iniziale.
...alla pratica:
1 rilassa il corpo, braccia morbide. Concentrati solo sui muscoli che servono
2 svuota lentamente i polmoni espirando dalla bocca
3 inspira lentamente in 6 secondi (respirazione molto lenta e progressiva) riempiendo il salvagente nella parte pù bassa della fascia addominale. si può anche respirare dal naso tappandosi una narice. Ciò aiuta inizialmente a respirare in modo lento e a mandare l'aria nella parte bassa dei polmoni
4 trattieni il respiro per 6 secondi comprimendo l'aria con un morbido scatto che blocca l'aria in basso. Rilassa totalmente la parte superiore: questo è il cosiddetto appoggio sul'aria. Per esperienza risulta difficile comprendere come bloccare l'aria, quindi per aiutarti utilizzerò una similitudine quanto mai bizzarra ma efficace: il movimento per bloccare l'aria equivale a quella spinta naturale che ogni giorno compiamo per andare di corpo
5 espira lentamente in 6 secondi dalla bocca svuotando il salvagente e tornando alla posizione originale.
ripetere 3 4 volte di seguito poi riposati e ripeti ancora 2 volte.
Una volta acquisita coscienza del diaframma e di come dovrebbe lavorare, applicare tale tecnica di respirazione a note lunghe e scale, magari cronometrando le durate e cercando di ottimizzare al meglio l'ispirazione e l'espirazione.
Mai applicare tali tecniche a passaggi in velocitÃ* che richiedono respirazioni veloci e ravvicinate. Dapprima concentrarsi su note lunghe e passaggi lenti successivamente, quando si otterranno dei buoni e stabili risultati, passare ad applicare questo tipo di respirazione a passaggi rapidi e dispendiosi.
Vedrete comunque che respirando correttamente potrete persino raddoppiare la durata dele vostro respiro.
Gnao!
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Re: Respirazione
wow, pozzo di scienza! bellissime queste tecniche , ora ci provo
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Re: Respirazione
Personalmente quando insegno è la prima cosa che dico:"se respiri male il suono parte male e finisce peggio!".Inoltre respirando male si va spesso incontro a maggiori stonature e minore escursione dinamica,poichè il diaframma lavorerÃ* sull'aria inspirata in modo improprio e non avrÃ* abbastanza margine per dosare quest'aria che si rivela spesso insufficiente.Inoltre mi capita spesso di vedere gente che per cosi dire "si strozza" mentre suona,poichè prende l'aria non avendo termnato quella in precedenza,quindi il motore (il diaframma è un muscolo,ed è il nostro motore che spinge l'aria) si ingolfa perchè brucia benzina (nel nostro caso aria) incombusta.Io sono fermamente convinto che almeno il 50% di come si suona (ed intendo nel complesso,quindi qualitÃ* del suono,dinamica,intonazione,emissione dei suoni sovracuti...) dipende da come si prende aria e da come si spinge.Io ho avuto il pregio di studiare per un po' con Badolato,un docente Berklee che mi diceva sempre "it'in the air man,it' in the air.La veritÃ* pero' è che per imparare a respirare serve moltissimo studio ed un buon insegnante ed è una delle ultime cose che si comprende,in quanto bisogna che il nostro corpo conosca a fondo il sax.Bisogna inoltre prendere coscienza del nostro diaframma e di come lavora.Vedo pero' che i miei allievi che studiano con passione e con costanza capiscono in fretta l'importanza di quest'aspetto e conseguentemente ci si dedicano.Purtroppo credo poco a consigli da dare (o da ricevere ovviamente) via web,bisognerebbe ascoltare per capire.Andate da un insegnante ,non imparate il sax con you tube,fidatevi!Ciao
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Re: Respirazione
Ottimi comunque i consigli di david.