Passaggio LA - RE seconda ottava
vorrei un consiglio da voi perchè ho un problema con il sax baritono, anche se ho messo questo post su "tecnica" perchè credo sia un problema di impostazione. Insomma prima di portare il sax dal buon Simone vi descrivo che strano effetto mi fa:
Faccio l'arpeggio RE-FA#-LA tutto con il portavoce più volte (in realtà è l'arpeggio di In the mood) e se lo faccio lentamente va tutto bene, ma se aumento la velocità il RE prende l'armonico... e non c'è verso di farlo uscire pulito.
Per fare la prova del nove lo faccio senza portavoce e va tuuto bene quindi non è un problema di tamponi (almeno non i tamponi delle chiavi escludendo i tamponi di ottava). Che dite è un problema di impostazione oppure il sax è da controllare? (altezze delle chiavi-sugheri-tamponi portavoce).
Grazie per i graditi suggerimenti.
Re: Passaggio LA - RE seconda ottava
potrebbe essere che non si alza subito la chiave del primo portavoce, oppure altro, magari un problema di spinta sbagliata che per qualche motivo riesci ad eliminare senza premerlo (capita, per una questione anche mentale, a volte) ma bisognerebbe provare il sax...simone o chi per lui sapranno trovare l'inghippo
Re: Passaggio LA - RE seconda ottava
Re: Passaggio LA - RE seconda ottava
Nella mia piccola esperienza, questo problema puo' capitare con una certa frequenza e dipende dal musicista piu' che dallo strumento. A me e' successo con piu' di un sax, e ancora mi capita, in qualche passaggio, di dover fare attenzione affinche' non accada.
Re: Passaggio LA - RE seconda ottava
Ancia troppo morbida - becco troppo aperto....
E comunque suonatore-dipendente!
Re: Passaggio LA - RE seconda ottava
Il re con portavoce nel baritono é una nota ostica!
Suonare lentamente con un suono bordone le ottave e le quinte (esercizio del Rascher) aiuta a capire come accompagnare i suoni con laringe e palato curando allo stesso tempo l'intonazione.
Spesso difficile emissione e qualità dei suoni é legata a problemi di intonazione (il re mediano é spesso crescentissimo).
Prova a cantare la nota a voce alta (allo stesso registro) e a risuonarla con la stessa impostazione di laringe.
Re: Passaggio LA - RE seconda ottava
Il passaggio discendente LA - RE col portavoce è effettivamente un po' delicato, quel RE va pensato e quindi "centrato" per bene: basta poca pressione in più del dovuto sull'ancia e succede proprio che il LA permane come armonico della quinta sulla posizione di RE.
A volte però c'è una concausa: il ritardo del dito anulare della mano sinistra (quello che aziona la chiave del SOL). Questo si nota spesso anche nel passaggio di registro DO medio senza portavoce - RE medio con portavoce... è l'anulare quello che di solito tarda a chiudere e che quindi fa innescare il LA sul RE.
Anche il passaggio RE acuto (prima palmare mano SX) - SOL con portavoce presenta un problema analogo: rimane il RE sulla posizione di SOL (sempre armonico della 5a). Anche qui spesso la concausa è il ritardo in chiusura della palmare quando ormai le altre dita sono già nella posizione di SOL.
Oltre a quello che ti hanno già consigliato, prova ogni tanto ad ascoltare la meccanica del tuo sax: senza suonare prova i passaggi difficili e cerca di produrre un rumore "compatto" delle chiavi nel passaggio tra una nota e l'altra... eventuali "frullamenti" denotano che non tutte le chiavi si chiudono/aprono nello stesso istante.
Saluti! :saxxxx)))
Re: Passaggio LA - RE seconda ottava
ringrazio tutti per le preziose informazioni, ma vi informo che ho risolto seguendo i consigli dell'ottimo davidedalpozzolo. Infatti il problema dell'armonico sul RE usciva perchè la chiave del SOL arrivava in ritardo. Ho seguito attentamente i consigli di chiudere contemporaneamente tutte le chiavi (in particolare il Sol) e magicamente niente armonici sul RE. Quindi grazie davvero e adesso non so se fare attenzione durante le esecuzioni o abbassare un pelino la chiave per farla arrivare prima... comunque risolto l'arcano! :-) grazie davidedalpozzolo!!!
Re: Passaggio LA - RE seconda ottava
Sono contento, ciak, che tu abbia risolto.
La regolazione più bassa della chiave del Sol non credo che sia una soluzione, a meno che al momento questa chiave sia effettivamente troppo alta rispetto alla sua regolazione ottimale.
La regolazione dell'altezza delle chiavi nel sax è una cosa abbastanza complessa: i bravi tecnici riescono di solito a regolare l'azione ottimale per ogni singolo sax considerando anche le sue peculiarità d'intonazione e di resistenza sulle varie note nei diversi registri. Alcuni saxofonisti preferiscono un'azione bassa per favorire l'agilità di meccanismo mentre altri un'azione più alta per privilegiare il "suono" e, nel limite del possibile, i riparatori cercano di soddisfare tutte queste richieste.
Resta il fatto che in qualunque saxofono, comunque esso sia regolato, esisteranno sempre delle grandi differenze "relative" di azione tra le varie chiavi.
Prendi ad esempio l'intervallo di 2a minore Re# - Mi (con o senza portavoce) che ottieni muovendo insieme mignolo ed anulare della mano Dx: la grossa chiave a piattello del Re, azionata dall'anulare sul bottone in madreperla, ha una grande corsa e una moderata durezza dovute alla sua lunga leva, mentre la piccola chiave a spatola del Re# azionata dal mignolo ha una corsa ridotta e una maggior durezza dovute alla leva più corta e anche dal fatto che la molla relativa non può essere regolata troppo morbida per evitare sfiati sotto vibrazione. Oltre a questo la direzione in cui le due dita agiscono è completamente diversa... quasi ortogonale.
La cosa importante è che entrambe le dita producano il loro risultato in modo sincrono: se fai Re# la chiave del Re si deve chiudere mentre quella del Re# si deve aprire nello stesso momento; se fai Mi il Re si deve aprire e il Re# si deve chiudere nello stesso momento. Per far questo le due dita lavoreranno sulle rispettive chiavi in modo differenziato per ottenere un risultato sincrono... si ottiene con la pratica. Se poi devi fare un trillo con quell'intervallo ti può convenire lasciare abbassato il Re# e muovere solo il Re con l'anulare ;).
In generale, una buona pratica per mettere a posto gli intervalli rognosi è quella del "lazy fingers" che, oltre a sviluppare appunto il sincronismo, ha un'ottima ricaduta positiva nel contenere l'apertura eccessiva delle dita rispetto alle chiavi.
Saluti! :saxxxx)))
Re: Passaggio LA - RE seconda ottava
Cos'è questa pratica del lazy fingers ?
Dove trovo qualche info in più ?
Re: Passaggio LA - RE seconda ottava
Tra amici la chiamiamo "bradip fingers" :ghigno:, è una pratica clarinettistica piuttosto diffusa che deve portare con l'esercizio ad eliminare il caratteristico "popping" tra una nota e l'altra quando si vuole ottenere un legato particolarmente fluido. Qui c'è un esempio :
http://www.youtube.com/watch?v=5LoQIg1ZkZY
Applicata al Sax produce una maggior consapevolezza di come le dita debbano controllare il movimento di ogni singola chiave attraverso tutta la sua transizione da aperta a chiusa o viceversa. Nel movimento simultaneo di più chiavi - che avviene solitamente con gli intervalli più aperti - l'obbiettivo è quello di ottenere molto lentamente l'inversione di stato di tutte le chiavi interessate (da completamente chiuse a completamente aperte o viceversa a seconda dei casi e delle chiavi interessate) in modo che queste inizino e finiscano la loro corsa tutte assieme. Il suono che si ottiene è una sorta di brutto glissato con una notevole resistenza ma quello che conta sono essenzialmente la nota di partenza e quella d'arrivo, dove tutte le dita interessate devono arrivare giuste all'appuntamento.
Come dicevo prima, una delle ricadute positive piuttosto sorprendenti di questa pratica è quella di riuscire quasi da subito a tenere le dita molto più aderenti allo strumento in tutte le situazioni, evitando quei "cespugli de mani piene de dita che volan dappertutto" :lol: che sono spesso causa di cattivo sincronismo.
Saluti! :saxxxx)))