Cambio setup da classico a jazz ma che fatica! Consigli
Eccomi qui,
come suggeritomi da Tzadik apro un apposito thread, spiegandovi la mia situazione.
Dunque, qualche tempo fa, visto l'inizio dello studio del metodo Niehaus, ho deciso di cambiare setup per passare ad uno un po' più jazz (ora suono con un Vandoren Optimum AL3 ed ance Vandoren Blu classiche su SAII). Così, dopo aver letto un saaaaaacco di informazioni :-leggi-: (la maggior parte qui sul forum ;) ) mi sono decisa per acquistare un JJ HR* 6M (quello che ho attualmente in vendita). Tuttavia, nonostante sul nuovo becco abbia fatto girare un po' di ance diverse (Java verdi, Vandoren V16, Rico Selected Jazz, Vandoren ZZ...e si, anche le Vandoren Blu), non sono riuscita a trovare il giusto feeling con il nuovo set up. Un sacco di fischi, che non riesco proprio ad eliminare. Ho pensato che il problema fosse una stretta eccessiva (essendo abituata ad aperture decisamente inferiori) ma poi lo ho escluso perché non mi sembra proprio di stringere quando suono (anzi, mi sento piuttosto rilassata). Fatto sta che ho riposto il nuovo acquisto e sono tornata al mio vecchio setup (con il quale ho raggiunto un bel suono, anche a dire del mio insegnante).
Ultimamente mi è ritornata la voglia del cambio di setup così ho rispolverato il Jody, ritrovandomi nella precedente situazione e decidendomi a venderlo. Ho avuto occasione di provare un Meyer e mi è sembrato più facile e, soprattutto, zero fischi!!!
Per arrivare al punto....cosa mi consigliate di fare a questo punto???? Io ero orientata al Meyer ma non vorrei che il problema mi si riproponesse dopo un utilizzo più assiduo.
Ma c'è così tanta differenza tra le due imboccature???
Vi ringrazio per tutti i consigli che saprete elargirmi ::saggio::
Re: Cambio setup da classico a jazz ma che fatica! Consigli
ma se fischia hai provato con ance più dure?
Re: Cambio setup da classico a jazz ma che fatica! Consigli
Re: Cambio setup da classico a jazz ma che fatica! Consigli
Guarda, io posseggo il tuo stesso JJ e devo dire che anche a me è risultato abbastanza difficile da domare :) tant'è che per alcuni giorni mi sono dato allo yamaha 4c per rilassarmi un'attimo :D ed ovviamente.... emissione perfetta timbrica da paura note gravi presentissime, unica pecca..... gli acuti che ormai abituato al JJ facevano fatica ad uscirmi bene con lo yamaha, quindi mi sono detto che fico questo setup!! quasi quasi continuo così!!! Vabbeh alla fin della fiera ho rimontato il buon vecchio Jody e mi sono convinto di domarlo una volta per tutte, ora come suono spacca parecchio! Soprattutto le orecchie dei vicini :saxxxx)))
Se vuoi un consiglio... prova ad insistere un pò col jody ci vuole un pò di tempo... ma alla fine da soddisfazione, io sto usando ance marca jazz 2 1/2 mi trovo piuttosto bene, poi.... forse ho avuto una svista io ma non ho capito che durezza di ancia usi!
Ultima domandina, ma il fischio te lo fà solo in attacco (tipo slap) oppure prolungato quando cerchi di emettere qualsiasi nota?
Nel primo caso potrebbe essere l'ancia troppo morbida.... nel secondo il contrario!!
Re: Cambio setup da classico a jazz ma che fatica! Consigli
non sono nessun esperto ma un normalissimo Otto Link 6-7 in ebanite e poi vedi?
Re: Cambio setup da classico a jazz ma che fatica! Consigli
Hai provato ad utilizzare delle ance più morbide con l'AL3? Hai cambiato ance ma hai provato quelle morbide? Questo è il setup che attualmente sto utilizzando, forse non definitivo, ma il suono che mi esce con AL3 e lavoz MS è sicuramente da jazz, non da classica (sax selmer SA80).
Certo, con meno armoniche che con altri setups ma non è detto che la sonorità jazz debba possedere un suono molto stridente, il mio suono non mi dispiace affatto, specie se amplificato.
La vandoren ha un modello, il V5 A35 utilizzato, almeno per un periodo, anche da Steve Coleman, che li sponsorizza ed ha a mio parere e secondo i mie personali gusti una delle migliori sonorità esistenti. Lui suonava o (non so se ancora adesso) un Selmer markVII , probabilmente utilizzava ance medio dure o dure. Bisogna dire che il suo suono cambia nei vari CD così probabilmente usa più di un setup.
Preciso che sono un principiante del sax e non sponsorizzo Vandoren, il mio è un parere in più, dettato da esperienza personale e in genere molto meno autorevole dei precedenti.
Re: Cambio setup da classico a jazz ma che fatica! Consigli
Steve coleman: puoi provare a collegarti alal sezione download del suo sito:
http://www.m-base.com/download.html
Il primo CD, motherland pulse, contiene un esempio di sonorità simil-classica:
http://www.m-base.org/motherland_pul...ther_level.mp3
E in tutti gli altri questa sonorità, ance se meno esasperata, viene mantenuta.
Tra parentesi, un brano che trovo eccezionale non soltanto come suono ma come tutto è il seguente:
http://www.m-base.org/motherland_pul...iles/glide.mp3
Re: Cambio setup da classico a jazz ma che fatica! Consigli
Per quel che riguarda i fischi, potrebbe anche dipendere da alcune piccole difformità del becco. Ti consiglierei pertanto di portare il tuo JJ da un refacer bravo e di vedere se ha dei difetti. In tal caso si può intervenire per rimuovere tali difetti senza snaturarne le caratteristiche.
Per quel che riguarda il Meyer, occhio che i Meyer di oggi sono davvero molto asimmetrici e spesso pieni di difetti, di conseguenza se vuoi fare questo passo dovrai passare di sicuro da un refacer bravo. Altrimenti rischi di studiare per "correggere" i difetti del becco e, concorderai, questa è una perdita di tempo.
Come consigliato da Rockandrollaz, un Link in ebanite può dare grandi soddisfazioni, anche se per abituarsi alla camera larga venendo da un becco "facile" come l'AL3 può richiedere molto tempo e impegno. Anche in questo caso se si va su Link moderni, una ripassatina dal refacer è d'obbligo.
Re: Cambio setup da classico a jazz ma che fatica! Consigli
Come ho scritto nell'altro post...
Siamo davanti a un caso in cui le capacità fisiche e l'impostazione non bastano per usare con successo il nuovo bocchino.
Serve una persona che ti indirizzi a una giusta impostazione per gli obiettivi che ti poni... a livello di suono.
Il resto è "studiare, studiare, studiare".
Re: Cambio setup da classico a jazz ma che fatica! Consigli
Hai fatto provare il tuo bocchino ad altri saxofonisti?
Re: Cambio setup da classico a jazz ma che fatica! Consigli
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Serve una persona che ti indirizzi a una giusta impostazione per gli obiettivi che ti poni... a livello di suono.
Il resto è "studiare, studiare, studiare".
Stra-quoto! Purtroppo resto sempre più convinto del fatto che obbligare uno studente ad utilizzare un setup "estremo" (o troppo "spinto" o eccessivamente chiuso) sia fonte di innumerevoli problemi. Ad esempio l'AL3, così come l'S-80, consigliato dai più per la classica è un becco estremo (apertura microscopica, camera piccola etc...) e più o meno suona allo stesso modo quasi in qualsiasi situazione, sia che si sostenga col diaframma o meno, sia che si imbocchi in modo rigido o no. Ne consegue che è davvero molto facile prendere difetti ed in effetti durante le mie masterclass riscontro ad esempio che il 90% dei ragazzi che utilizzano setup simili non sostengono col diaframma o hanno accumulato una serie di contrazioni nel collo e nelle spalle che inficiano ogni possibilità di utilizzare becchi di livello superiore.
Ovviamente C_claire non ti sentire chiamata in causa: non ti conosco ne ti ho mai sentita suonare, di conseguenza le parole qui sopra sono piuttosto una riflessione a voce alta su alcune metodologie didattiche adottate al giorno d'oggi.
Re: Cambio setup da classico a jazz ma che fatica! Consigli
concordo con quello che ti è stato detto .
posso solo aggiungere che : anche nella ipotesi peggiore ossia che il boccchino ha qualche problema di asimmetria ed altro puoi considerarla una chance.
se impari a suonare con il nuovo setup acquisisci una certa flessibilità nella impostazione.
il problema è che i bocchini che hai citato hanno la possibilità di elaborare l'aria in maniera diversa.
questo però presuppone una diversa stretta-morso ed una diversa emissione.
magari il JJ si prende più aria.
quando provo un nuovo bocchino provo a resettare tutto.
il primo passo è capire se riesco a gestirlo.
quindi lo monto solo con il collo dello strumento e provo a vedere se sono in grado di tenere un suono fermo con grande volume.
(se ci riesco verifico se sono in grado di replicarlo senza sforzo)
in caso contrario studio in questo senso.
passo poi al diverso studio con il solo bocchino per vedere il limite di estensione .
le differenze dei due bocchini con questo tipo di studio sono evidenti ma sostituendo le ance si riesce entro determinati limiti ad intervenire.
Re: Cambio setup da classico a jazz ma che fatica! Consigli
Ragazzi, grazie!! Quanti consigli che mi sono trovata :bravo:
Che dire, forse può essere che il JJ non l'abbia studiato abbastanza, scoraggiata anche dai risultati che stentavano ad arrivare.
I fischi erano (e sono) in agguato sempre sugli attacchi!! :evil:
Forse la soluzione migliore è provare ad insistere ancora un po', magari provando ancora a far girare altre ance (per ora quelle che comunque preferivo sul JJ erano le V16 nr. 3). Insomma, studiandomelo ancora un po'. Da quello che ho capito passare al Meyer non migliorerebbe la situazione.
Devo dire che MAC mi ha fatto venire un po' di curiosità per il becco Vandoren V5 A35. E' vero che è molto chiuso il mio AL3 ma magari, essendo della stessa casa mi potrei trovare meglio. Possibile?
L'Ottolink tenderei ad escluderlo per ora, ma solamente perché non vorrei aggiungermi un ulteriore problema! :doh!:
Ad ogni modo, per rispondere alle vostre domande:
- si, ho fatto provare il becco al mio insegnante che ovviamente lo ha fatto subito suonare alla perferzione. Ciò mi fa pertanto pensare che il problema sia mio e non del becco
- le ance che suono sull'AL3 sono le Vandoren Blu 2 e 1/2, talvolta anche le 3.
Grazie ancora ragazzi dei consigli, vi aggiornerò prossimamente degli ulteriori sviluppi.
Per ora comunque sono decisa a fare il salto verso un becco più aperto, studiando il più possibile, giusto per verificare anche la mia impostazione (non vorrei aver preso i difetti di cui parli David e, se così fosse, mi piacerebbe correggerli)!!!!
Re: Cambio setup da classico a jazz ma che fatica! Consigli
ciao
Stabilito che suonato dal tuo insegnante il becco fa il suo dovere,mi pare che resti solo la perseveranza nello studio:arrendersi Mai!
il nero :saxxxx)))
Re: Cambio setup da classico a jazz ma che fatica! Consigli
Citazione:
Originariamente Scritto da David Brutti
Ad esempio l'AL3, così come l'S80, consigliato dai più per la classica è un becco estremo (apertura microscopica, camera piccola etc...) e più o meno suona allo stesso modo quasi in qualsiasi situazione, sia che si sostenga col diaframma o meno, sia che si imbocchi in modo rigido o no. Ne consegue che è davvero molto facile prendere difetti ed in effetti durante le mie masterclass riscontro ad esempio che il 90% dei ragazzi che utilizzano setup simili non sostengono col diaframma o hanno accumulato una serie di contrazioni nel collo e nelle spalle che inficiano ogni possibilità di utilizzare becchi di livello superiore.
Io non sono assolutamente un conoscitore del linguaggio "classico" sul sassofono... ma oltre a questo vedo un altro aspetto brutto: tutti/e poi hanno lo stesso suono... perchè con un Vandoren Optimum/Selmer S80, oggettivamente, non hai molto margine di manovra. :D-: