Bocchino: Bari? Ottolink? Drake? JodyJazz? Meyer? Selmer?
Ciao a tutti!!!!
Da qualche settimana ho preso un sax soprano.
Si tratta del L.A.Ripamonti V-Jazz Custom VI con cui mi trovo molto bene.
Ora vorrei sostituire il bocchino in dotazione.
Non so proprio come orientarmi.
Tra i nomi che ho sentito più frequentemente ci sono questi:
BARI HARD RUBBER
BARI DKOTA
OTTOLINK
DRAKE "SON OF SLANT"
JODY-JAZZ HR*
MEYER
SELMER
Mi potete dire quali sono le caratteristiche, i punti forti e deboli di ciascuno?
Sono tutti validi oppure c'è qualcosa assolutamente da evitare?
L'intenzione è di provarli, ma non so se è possibile e almeno così so già qualcosa...
Re: Bocchino: Bari? Ottolink? Drake? JodyJazz? Meyer? Selmer
Io di quelli citati ho:
- Selmer Super Session (tra l'altro in vendita) che dà al soprano un suono molto nasale
- il Bari, che è il più versatile. Suono molto rotondo. E' il classico becco da soprano, il più indicato per chi voglia suonare musica moderna o jazz.
- Il Drake Son of Slan che è quello che preferisco e che mi permette di gestire meglio intonazione e controllo sul volume, ma è anche dato dal fatto che è estremamente aperto. Ha un gran volume.
Re: Bocchino: Bari? Ottolink? Drake? JodyJazz? Meyer? Selmer
Linea guida:
1) stabilire il budget per l'acquisto;
2) definire il suono che si cerca;
3) recarsi in negozio;
4) esporre le proprie esigenze al negoziante tenendo ANCHE conto e facendo presente al predetto negoziante quali sono le proprie capacità esecutorie (leggasi: non è il caso di prendere un becco iperaperto se si suona da 1 settimana...);
5) se possibile verifica sul campo (prova del becco).
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p.s.: ma il becco che hai usato per provare il sax che hai preso... che fine ha fatto? Mi pare che ci sia un problema metodologico qui...
Re: Bocchino: Bari? Ottolink? Drake? JodyJazz? Meyer? Selmer
Grazie Beefcake e SteYani per le vostre risposte!!!
Quindi tra Bari e Drake quest'ultmo permette di gestire meglio intonazione e volume, buono a sapersi.
Riguardo alle linee guida, ora sono a metà tra il punto 2) e il punto 3).
Il suono che mi piace è quello di Brandford Marsalis e di Stefano Di Battista.
Ora, prima di recarmi in negozio, la consulenza "aiuto dei forumers" per non essere totalmente spiazzato in negozio.
La mia domanda non era sull'apertura (cerco un'apertura media) ma piuttosto sulla qualità del bocchino.
Quando suonavo il contralto sono passato quasi subito al Selmer e la qualità del suono è migliorata del 200%.
Prossimamente passerò al tuo punto 5). Vi terrò informati.
Risposta al ps:
Il becco che ho usato per provare il sax che ho preso è quello in dotazione, che è quello che sto usando attualmente.
Inoltre, quel giorno ho provato anche il JodyJazz che è rimasto lì in negozio.
Se posso sapere, che cosa ti fa pensare a un problema metodologico?
Re: Bocchino: Bari? Ottolink? Drake? JodyJazz? Meyer? Selmer
"Qualità di suono" (parlando di bocchini) è un termine che sento spesso nominare da gente che frequenta o ha frequentato il consevatorio.
Razionalmente, non vuole dire niente.
Si può misurare la qualità intrinseca materiale di un bocchino in maniera oggettiva andando a vedere come è realizzato, la qualità con cui è realizzato, la bontà del progetto...
Ma il bocchino alla fine è un mezzo che ha il fine di generare suono... quindi la "qualità" di quello che genera è cosa totalmente soggettiva.
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Se l'obiettivo è quello di fare un acquisto ragionato bisogna tenere conto di alcune cose:
- capacità e limiti personali
- caratteristiche e limiti dello strumento che hai
- cosa vuoi ottenere (tipo di suono/timbrica)
- un autovalutazione (possibilmente razionale) su quello che vuoi ottenere... se effettivamente riuscirai a ottenerlo soltanto con l'oggetto che hai intenzione di acquistare.
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L'acquisto in sé è l'ultimo dei problemi.
Se i punti sopra non sono chiari... ha ragione SteYani a dire che è un problema "metodologico".
L'esperienza, poi, aiuta per bisogna fissare certi punti prima.
Re: Bocchino: Bari? Ottolink? Drake? JodyJazz? Meyer? Selmer
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Si può misurare la qualità intrinseca materiale di un bocchino in maniera oggettiva andando a vedere come è realizzato, la qualità con cui è realizzato, la bontà del progetto...
Ma il bocchino alla fine è un mezzo che ha il fine di generare suono... quindi la "qualità" di quello che genera è cosa totalmente soggettiva.
Ingegnere questa Sua affermazione mi sorprende: l' analisi di Fourier, per caso, formisce dati soggettivi? :lol:
Se proprio vogliamo, ogni individuo genera, con lo stesso bocchino, una forma d'onda diversa da quella di chiunque altro, ma la forma d'onda generata da un individuo ovvero la qualità del suono, per noi ingegneri è cosa oggettiva, misurabile scientificamente, o no? :smile:
Re: Bocchino: Bari? Ottolink? Drake? JodyJazz? Meyer? Selmer
Citazione:
Originariamente Scritto da SteYani
(leggasi: non è il caso di prendere un becco iperaperto se si suona da 1 settimana...)
... ma neanche se si suona da 200 anni...
Re: Bocchino: Bari? Ottolink? Drake? JodyJazz? Meyer? Selmer
Citazione:
Originariamente Scritto da phatenomore
Se proprio vogliamo, ogni individuo genera, con lo stesso bocchino, una forma d'onda diversa da quella di chiunque altro, ma la forma d'onda generata da un individuo ovvero la "qualità del suono", per noi ingegneri è cosa oggettiva, misurabile scientificamete, o no? :smile:
Di misurare di "qualità" non me ne hanno mai parlato... :mha!(
Di misurare "quantità" si... alcune "quantità" del suono sono misurabili eccome... però come si fa a combinarle per definire una "qualità"... diventerebbe una cosa un po' filosofica. :D-:
Meglio il suono di Coltrane o quello di Liebman?
Meglio Bill Evans o Branford Marsalis?
Citazione:
Originariamente Scritto da phatenomore
Citazione:
Originariamente Scritto da SteYani
(leggasi: non è il caso di prendere un becco iperaperto se si suona da 1 settimana...)
... ma neanche se si suona da 200 anni...
Non c'è nessuna relazione che dice "bocchino aperto = suono migliore"... però non c'è nemmeno nessuna relazione che dice "bocchino chiuso = suono migliore".
E quindi?
... e quindi meglio trovare il bocchino che funziona al meglio per "noi stessi"... con l'apertura che funziona al meglio per "noi stessi"
... e lasciare i dogmi al "residui" della seconda repubblica e ai preti.
Re: Bocchino: Bari? Ottolink? Drake? JodyJazz? Meyer? Selmer
Per "qualità" non intendevo nel mio post la "bontà del materiale".
Per "qualità" non intendevo neanche il concetto di migliore/non migliore, molto soggettivo.
Per "qualità" intendevo la "descrizione del timbro" oppure della "facilità di emissione".
In questo senso mi è stato molto utile la risposta di Beefcake che dice:
Selmer: più nasale
Bari: più rotondo
Drake: più facilmente intonabile e voluminoso.
(indipendentemente dal fatto che persone diverse e in momenti diversi generano timbri diversi)
;-)
Se avete aggettivi da associare agli altri marchi, fate sapere.
Buon sax a tutti!!!!!
:saxxxx)))
Re: Bocchino: Bari? Ottolink? Drake? JodyJazz? Meyer? Selmer
Citazione:
Originariamente Scritto da Novecento
Per "qualità" intendevo la "descrizione del timbro" oppure della "facilità di emissione".
Tanto valeva dire subito timbro.
Il suono finale lo fa la persona, con il suo modo di suonare... con quello quello strumento, con quel setup.
Quindi il setup è uno dei fattori che influenzano il suono e in molti casi non è nemmeno il fattore più rilevante.
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È importante capire cosa serve complessivamente per generare un determinato suono... perchè cambiando solo il bocchino può anche cambiare poco. :zizizi))
Re: Bocchino: Bari? Ottolink? Drake? JodyJazz? Meyer? Selmer
Citazione:
Originariamente Scritto da phatenomore
Citazione:
Originariamente Scritto da SteYani
(leggasi: non è il caso di prendere un becco iperaperto se si suona da 1 settimana...)
... ma neanche se si suona da 200 anni...
Su questo argomento se ne potrebbe discutere per anni... io dico il mio parere e spero che qualcuno me lo contesti, così arrivo anche io a rivedere quello di cui sono convinto. Da qualche mese mi sono dato alle aperture estreme, che sostanzialmente hanno due caratteristiche:
- richiedono una forza espiratoria maggiore ed anche un volume d'aria nell'unità di tempo superiore rispetto ad una apertura più ridotta
- richiedono un controllo sul suono maggiore, in quanto il range di intonazione può variare, di conseguenza con poca sensibilità sull'ancia è possibile essere calanti o crescenti
Sul primo punto starei addirittura pensando di indagarlo meglio. Cioè dimostrare se una buona capacità polmonare possa poi essere d'aiuto nell'utilizzo di un'imboccatura di apertura elevata. Nel mio caso sò di avere un volume polmonare elevato e credo che questo sia correlato. Sarebbe da verificare tramite apposite spirometrie se la funzione polmonare di sassofonisti sia correlabile al tipo di apertura utilizzata. Ma non mi dilungo sull'argomento.
Per quanto riguarda il secondo punto, sebbene all'inizio si possa dire "sei stonato" o "non riesco a gestire il suono", questo t'impone ad adattarti, a stare molto attento a come gli altri suonano, alla base che ti accompagna e di conseguenza si impari davvero a gestire il suono a proprio piacimento, alterandolo leggermente dove necessario (sostanzialmente alla ricerca dei glissati). Alla fine diventa una lama a doppio taglio, ma se si impara a gestire, è un grande vantaggio.
Di questo sono convinto.
Re: Bocchino: Bari? Ottolink? Drake? JodyJazz? Meyer? Selmer
Citazione:
Originariamente Scritto da Beefcake
Cioè dimostrare se una buona capacità polmonare possa poi essere d'aiuto nell'utilizzo di un'imboccatura di apertura elevata.
Se non hai una capacità polmonare adeguata NON riesci ad usare bocchini aperti (se non respirando in continuazione).
Citazione:
Originariamente Scritto da Beefcake
...si impari davvero a gestire il suono a proprio piacimento, alterandolo leggermente dove necessario (sostanzialmente alla ricerca dei glissati)
Domanda? Usi un bocchino aperto e NON stringi assolutamente oppure "la gestione del suono" di cui parli consiste nello stringere le labbra? Se è così, hai la prova lampante che, nei fatti, trasformi un bocchino aperto in uno chiuso sprecando energie che dovresti investire in altro.
My 2 cents.
Re: Bocchino: Bari? Ottolink? Drake? JodyJazz? Meyer? Selmer
Prova con un becco per tenore aperto a 100 e con uno a 130 a suonare solo il becco e verifica a che estensione arrivi. Lavorando con faringe+lingua+labbro ottieni con il becco più aperto delle grandi differenze. Nel mio caso nell'ordine di 1 tono e mezzo. Il preferisco il becco aperto.
Re: Bocchino: Bari? Ottolink? Drake? JodyJazz? Meyer? Selmer
Sì, ma non ho capito la tua risposta BC... Usi un bocchino aperto ed alla fine della sessione hai il labbro sfatto / segnato / dolorante?
Re: Bocchino: Bari? Ottolink? Drake? JodyJazz? Meyer? Selmer
No perchè dovrebbe? Assolutamente no. Anche dopo alcune ore.
Ovviamente uso ance più morbide.