Differenze fra saxofonista classico e jazz nello studio
Stavo seriamente pensando di interrompere per un anno lo studio del sax "jazz" e concentrarmi su uno studio più "classico", questo principalmente per migliorare la lettura, emissione più pulita, migliore tecnica di esecuzione. Ma mi sono reso conto che ignoro se la mia idea di differenza fra i due metodi di studio sia corretta o meno.
Chi mi illumina in proposito??
Re: Differenze fra saxofonista classico e jazz nello studio
Personalmente non credo che cambiare il "contenuto" di quello che studi... ti aiuterà automaticamente a migliorare la lettura, l'emissione e la tecnica.
Sono cose che dipendono solo ed esclusivamente dalla pratica... poi ovviamente bisogna studiare le "cose giuste", che poi alla fine sono indipendenti dal "linguaggio" ("classico" e "jazz"): sono esercizi, punto.
Poi cambierà il modo in cui li applicherai.
Non fare l'errore di pensare che nel "sassofono jazz" non si studi "lettura", "emissione" e "tecnica".
Re: Differenze fra saxofonista classico e jazz nello studio
infatti al mia idea era di studiarle DI PIU' di quanto non sto già facendo in questi anni (come studente dei corsi "jazz") e con un approccio diverso. Sbaglio?
Re: Differenze fra saxofonista classico e jazz nello studio
Diciamo che nell'iter di studio di "sassofono jazz" a certe cose ci arrivi in gran parte per "via indiretta".
Nella didattica del "sassofono classico" ci arrivi in "via diretta".
Ci sono ovviamente pro e contro per entrambe le modalità. :zizizi))
Re: Differenze fra saxofonista classico e jazz nello studio
mettiamola in maniera più diretta (spero di non sactenare una guerra):
qual'è la differenza precisa fra un saxofonista classico ed un jazzista?
Re: Differenze fra saxofonista classico e jazz nello studio
La differenza (finale) è "linguaggio". :zizizi))
Re: Differenze fra saxofonista classico e jazz nello studio
le cose che hai elencato fanno parte del bagaglio tecnico che prescinde dal genere suonato, non è che uno sassofonista jazz non sappia leggere o abbia una tecnica peggiore. Secondo me la tecnica è una a prescindere da quello che si suona, poi il linguaggio che decidi di approfondire è discorso diverso...
la differenza è proprio li, nel linguaggio...
Re: Differenze fra saxofonista classico e jazz nello studio
linguaggio=repertorio o anche come lo si esegue?
Re: Differenze fra saxofonista classico e jazz nello studio
Se vuoi suonare il jazz, interrompere per studiare la classica non ti aiuta quasi per nulla. C'è talmente tanto da studiare nel jazz... dipende da quanto e come lo studi.
Linguaggio = Linguaggio, niente a che fare col repertorio.
Re: Differenze fra saxofonista classico e jazz nello studio
linguaggio jazz e linguaggio classica... :BHO:
ES. (il primo che mi viene in mente) Paul DESMOND ha un linguaggio da jazzista o da musicista classico?
Re: Differenze fra saxofonista classico e jazz nello studio
Re: Differenze fra saxofonista classico e jazz nello studio
personalmente credo che ci sia molta diversità fra l'affrontare lo studio della musica classica e la musica jazz.
studiare classico non implica tentare di capire i meccanismi della musica e va più sulla tecnica, un suono piatto con pochi armonici, accenti diversi (1 quarto forte, 3 quarto semiforte, 2 e 4 quarto piano), niente swing, cura nella lettura delle partiture (legature, punti di staccato, crescendi, e via dicendo), ed attenzione al suonare assieme sotto la direzione di un direttore.
studiare jazz è un po il contrario, la musica diventa matematica per capire un po come fare calcoli assurdi in un'improvisazione, il suono te lo scegli tu (l'impostazione del suono no, of course) e ci devi "giocare su", gli accenti sono diversi, si affronta la poliritmia, le partiture spesso sono prive di particolari notazioni da seguire (rispetto ala classica), suoni assieme ad altri senza direttore (a parte lebig band).
la musica è una, e non credo ci siano sostanziali differenza fra la musica classica e la musica jazz (lo hanno affermato persone più autorevoli di me), ma il loro persorso di studi è molto diverso, ed il risultato finale pure (un grande musicista classico esegue alla perfezione uno spartito, ma ad improvvisare avrà alcuni limitucci, un grande musicista jazz non ha bisogno dello spartito per suonare su qualsiasi brano, ma non potrà eseguire agevolmente uno spartito di musica classica).
Re: Differenze fra saxofonista classico e jazz nello studio
grazie Smoke, questo hai espresso in maniera chiara quella che è la mia idea sulla differenza fra i due tipi di studio
Re: Differenze fra saxofonista classico e jazz nello studio
in realtà ha mischiato diversi discorsi e a mio parere ha espresso come suonare male sia jazz che classica =)
i "meccanismi" della musica li devi capire a prescindere dal genere che vuoi suonare, un suono piatto e con pochi armonici è un suono brutto e basta (non un suono classico), accenti e swing fanno parte del linguaggio appunto, far attenzione a suonare assieme è una prerogativa della musica tutta (che ci sia il direttore o meno).
la poliritmia è in tante musiche (anche in tanta musica classica).
inzomma, se quello che vuoi è migliorare la tecnica (è quello che mi sembrava di capire dal tuo primo post) non c'entra il genere di musica che vuoi suonare. Se invece parli di linguaggio e ti interessa approfondirne uno in particolare il discorso è diverso =)
Re: Differenze fra saxofonista classico e jazz nello studio
Ho conosciuto jazzisti in grado di leggere partiture assurde a prima vista a 350 di metronomo.