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Sax e caldo africano
Volevo fare una domanda. Con questo caldo micidiale africano-italiano devo andare a fare concerti in Sicilia, Segesta dove sarà sui 40 gradi e suonerò all'aperto. L'altro anno quando andai giù mi feci portare il sax su un camion e arrivo dopo un giorno. Provai a suonarlo, era bollente e non riuscivo proprio a farlo suonare. Quale è il metodo? Tenerlo il più possibile lontano dalle fonti di calore?
Potrei aver avuto una allucinazione, ma una volta vidi una custodia per sax, con un barometro che misurava la temperatura? Sto impazzendo forse.
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Re: Sax e caldo africano
Io quando facevo queste crociere usavo una doppia custodia di cartone,
parliamo di decenni oramai.
Praticamente col cartone dei televisori ecc. io avevo costruito una protezione al sax e con il nastro da pacco lo avevo poi isolato.
A livello di graffi urti praticamente inpossibile, l'acqua un pochino e al calore una bella botta di isolamento.
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Re: Sax e caldo africano
Okkio chè se i tamponi sono fissati con la ceralacca a quelle temperature vanno tutti fuori squadra...
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Re: Sax e caldo africano
sei un po indietro cara.
da un pezzo che non la usano più e meno male, la ceralacca scioglie ad una temperatura minore rispetto ai moderni cementi.
Diciamo che comunque è pericoloso ma con degli accorgimenti qualcosa si può fare, partendo dal metterlo nella parte inferiore del furgone e non vicino alle porte , quindi meno vicino al calore esterno, se poi riesci a metterci qualche isolante meglio ancora,
ripeto il cartone è già sufficente, fa bene il suo lavoro ma deve stare il più lontano possibile dal calore.
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Re: Sax e caldo africano
Citazione:
Originariamente Scritto da andreaguidotti
... Potrei aver avuto una allucinazione, ma una volta vidi una custodia per sax, con un barometro che misurava la temperatura? Sto impazzendo forse.
Credo proprio di si'! :ghigno: :lol:
Scherzi a parte, okkio anche alle vibrazioni: puo' bastare un viaggetto nel bagagliaio della macchina per sregolare un sax. io su un camion non ce lo metterei.
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Re: Sax e caldo africano
Scusatemi, ma la ceralacca fonde a temperature ben superiori ai 40° quello che fonde, (fonde è un termine sbagliato, rammolisce è più giusto ed è sufficiente a spostare un tampone) a temperature più basse è la colla a caldo che ormai si usa sempre più spesso per fermare i tamponi.
PS il barometro serve a misurare la pressione atmosferica, (se fa bello o se piove), l'igrometro serve a misurare l'umidità dell'aria e il termometro la temperatura. :D-:
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Re: Sax e caldo africano
Vorrei puntualizzare che tutte le orchestre viaggiano con furgoni e camion e i sax non è che hanno dei cuscini sotto.
A riguardo della temperatura non è quella esterna che ci interessa ma quella che raggiunge un cassone chiuso con le lamiere arroventate, per questo consiglio di non posizionare strumenti delicati come sax clarinetti e fise vicino alle porte o altre lamiere ma al centro e in qualche spazio nella parte inferiore.
aggiuggendoci un rivestimento di cartone a mo di proteggi custodia si riesce anche a filtrare ulteriormente la temperatura e il gioco è fatto,
poi appena si scarica vanno messi al fresco ovviamente.
Sulla custodia con idrometro ne ho sentito parlare anche io, per le ance almeno credo di ricordare.
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Re: Sax e caldo africano
ahahahahah ...... sei un po indietro CARA etc. , dice niky sax ...... Phate, cambia photo, senno ti pigliano per donna_milf ........ ahahahahahahaah
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Re: Sax e caldo africano
Piu' che donna a me sembra un trans :zizizi))
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Re: Sax e caldo africano
molto tempo fa avevo chiesto se poteva cambiare foto ma mi era stato detto che era il regalo di un amico e ne andava fiero...a caval donato :smile:
forse è il caso che l'amico appronti qualcosa di meno trans! (con tutto il rispetto)
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Re: Sax e caldo africano
Citazione:
Originariamente Scritto da phatenomore
Okkio chè se i tamponi sono fissati con la ceralacca a quelle temperature vanno tutti fuori squadra...
Allora sei un maschiaccio . . .Come ci si sente ad aver passato dall'altra parte della sponda?
ahah.
Buona Saxata.
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Re: Sax e caldo africano
sbaglierò, ma mi risulta che la gommalacca sia ancora molto usata... :D-:
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Re: Sax e caldo africano
si infatti io la uso ancora, anche perchè il cemento in tubetto è difficile e costoso da reperire.
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Re: Sax e caldo africano
ciao
dovendo fare un viaggio "scassonico",dopo aver cercato di proteggere lo strumento dalla alta temperatura io provvederei a bloccare le coppe porta tamponi,in questo modo,anche se la colla dovesse rammollarsi un poco,scaricando lo strumento e mettendolo al riparo,si risolidificherebbe col tampone nella posizione giusta.
il nero :saxxxx)))
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Re: Sax e caldo africano
se blocch i tamponi li metti comunque a pressione e fai il gioco inverso, appena c'è il primo timido ammollo si abbassa, ho dovuto regolare i tamponi di un sax appena preso proprio per questo.