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La lingua del Jazz
Sperando che i moderatori non mi buttano fuori, vorrei chiedervi cortesemente di indicarmi
come potermi esercitare per imparare la difficile lingua del jazz.
Come tutte le lingue anche il Jazz ha una sua grammatica, una sua struttura logica, le sue correnti estetiche, legate alla collocazione geografica e all'evolversi nel tempo di tutto questo.
Volendo andare con ordine vorrei capire intando quali sono le principali correnti estetiche del jazz così da poter scegliere secondo i miei gusti e in relazione al mio strumento Sax soprano.
Potreste poi indicarmi dei metodi per lo studio della grammatica del jazz, e dove posso comprendere la sua struttura logica?
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Re: la lingua del jazz
Citazione:
Originariamente Scritto da Enne1821
Sperando che i moderatori non mi buttano fuori
La tua è una domanda più che lecita!
Secondo me prima di cimentarsi nello studio del Jazz, occorre conoscerne la storia, le sue evoluzioni e ascoltare all'infinito tutti quei brani che hanno contribuito alla sua crescita.
Su Wikipedia ci sono molti spunti interessanti: Storia del Jazz
Altro articolo interessante lo puoi trovare in questo Forum: La Storia della Musica Jazz .
Citazione:
Originariamente Scritto da Enne1821
Potreste poi indicarmi dei metodi per lo studio della grammatica del jazz, e dove posso comprendere la sua struttura logica?
La base sta nell'improvvisazione, nel ritmo, nell'armonia e sopratutto nello studio delle scale (che qualsiasi buon motodo ha già), comunque potresti iniziare con gli stracollaudati Joseph Viola (I, II e alla fine il III), il Jerry Cocker - patterns for Jazz, questo forse è più impegnativo perchè parte dal presupposto che si conoscano già gli accordi costringendo a smuovere i poveri neuroni eheh! , alla fine penso che non ci sia metodo migliore che il nostro orecchio, David Brutti che non è un purista jazz nei suoi corsi ne parla spesso e avere un'approccio diretto alla musica penso sia il modo migliore per apprendere le cose ... ovviamente ascoltando tanto chi del Jazz ne ha fatto la storia...
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Re: la lingua del jazz
Citazione:
Originariamente Scritto da Enne1821
Come tutte le lingue anche il Jazz ha una sua grammatica, una sua struttura logica
questo non sempre è vero ;)
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Re: la lingua del jazz
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Re: La lingua del Jazz
Grazie Egregio Isaak, volevo comincia dalla sua storia e provare a tracciare le correnti più famose in
modo da ascoltarle e poter scegliere uno stile che a me piace, questo in relazione al fatto che suono il sax soprano.
Potreste consigliarmi dei brani con il soprano da ascoltare?
Grazie per le vostre risposte.
Inio con leggere la storia :smile:
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Re: La lingua del Jazz
Ho appena letto nella storia del jazz postatami che nello stile di New Orleans vi fu un sax soprano
molto bravo Sidney Bechet....che ne pensate di questo personaggio?
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Re: La lingua del Jazz
Sidney Bechet, è stato certamente il primo grande sassofonista soprano, della storia del jazz, aveva iniziato con il clarinetto, di cui era un grande virtuoso, per poi passare al sax soprano, ma suonava tutti i tipi di strumenti ed è stato, se ricordo bene, il primo ad incidere un brano con sovraincisioni suonando tutti gli stumenti a fiato e ritmici.
Iniziare da Sidney Bechet è sicuramente un buon inizio, lo avrai sentito in molti film di Woody Allen, se hai visto il penultimo film di Allen: "Midnight in Paris", il pezzo che si sente all'inizio e durante molte altre sequenze del film, è proprio di Sidney Bechet.
Poi la storia del jazz, ha avuto molti altri interpreti, chi specializzato nel solo sax soprano, come Steve Lacy e Dave Liebman, che però ultimamente ha ripreso anche il sax tenore ed il flauto e chi suonando anche altri sax, tipo il grande John Coltrane, Whayne Shorter, Branford Marsalis, Jan Garbarek, Bob Wilber, Kenny Davern e tanti tanti altri.
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Re: La lingua del Jazz
Stiamo parlando del mio idolo? eheh!
Bechet al soprano è stato uno dei precursori del Jazz a usare questo strumento, infatti generalmente venivano utilizzate le altre taglie, ma è al clarinetto che ha iniziato rendendolo celebre.
Il suo stile, o linguaggio musicale, era molto particolare per l'epoca (sopratutto il suo vibrato), innovativo (parliamo degli anni '20), perchè non si limitava alla sola "decorazione" di un brano, bensì alla modifica dello stesso aggiungendo improvvisazioni solistiche ... in pratica è stato uno dei primi precursori delle improvvisazioni jazz! (ti consiglio di leggere la sua storia su Wikipedia perchè è molto interessante).
Un brano da un forte senso di personalità è Petit Fleur (anni '50), ma ti consiglio vivamente di recuperare l'album "Really the Blues" perchè è un concentrato di energia di brani tra gli anni '20 e '40.
[youtube3:18qhkx48]http://www.youtube.com/embed/c1pLQNhBLmA[/youtube3:18qhkx48]
[youtube3:18qhkx48]http://www.youtube.com/embed/v962TPpxgJE[/youtube3:18qhkx48]
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Re: La lingua del Jazz
Ho ascoltato questo stupendo sassofonista per buona parte della mattinata, il suo ritmo e fraseggio sono splendidi,
ciò che non ho gradito tanto è il tipo di suono nasale.
Chiedo a voi esperti, il suono così nasale è voluto dall'autore? O è il tipo di suono che usciva dagli strumenti di quel
tempo....
ho trovato stupenda egyptian fantasy molto bella un fenomeno :D
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Re: La lingua del Jazz
Citazione:
Originariamente Scritto da Enne1821
il suono così nasale è voluto dall'autore?
Tendenzialmente il soprano già di suo è nasale, poi in accoppiata con un becco che enfatizza e una registrazione assai datata, l'effetto è quello!
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Re: La lingua del Jazz
Dicimo che ho recuperato l'album:-)
Sarebbe possibile acquistare lo spartito di egyptian fantasy?
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Re: La lingua del Jazz
Manco a pagarla si trova! eheh
Da qualche parte avevo una trascrizione in Do tirata giù a orecchio, erano 2 note messe in croce però rispecchiava la melodia ...
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Re: La lingua del Jazz