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Il mio transitional
dopo qualche giorno volevo condividere con voi un po' di impressioni.
piccola premessa, gli unici sax che ho posseduto sono
- amati super, dono dei miei genitori quando avevo sui 14 anni. il sax della banda, ricordo una seconda ottava difficilissima da intonare. uno dei motivi per i quali sono finito a suonare l'alto come se fosse un tenore (almeno così' ho sempre creduto)
- selmer SA II, dono dei miei genitori (regalone che parecchio gli è costato). consigliatomi dal maestro di allora, preso perché era selmer e il sax buono doveva essere selmer. era comunque un bel sax
- Mark VI. preso coi miei primi stipendi più' il SAII di cui sopra in permuta =) è stato il primo sax che mi sono scelto da solo. non l'ho comprato perché era un mark vi, ma perché avevo provato di tutto nel nuovo e altri vintage, questo mi piacque e questo è quanto.
da qualche giorno ho per l emani un chu/transitional.
L'ho preso per il suo timbro, seguendo l'istinto e fregandomene di tante cose, perché è più vicino a quello che ho in mente ora come suono di sax.
dopo un po' di smanettamento devo dire che questi strumenti sono incredibili. la prima impressione è che debba essere lasciato molto più' "libero" rispetto al mark vi.
tu soffi e lui suona, se soffi forte suona forte, ma non perde mai il timbro...è una cosa che non so bene come spiegare, ma il mark vi si saturava prima.
è di una spontaneità incredibile, le note acute escono da sole. e cantano.
è incredibilmente duttile.
per capirci, dire che conosco abbastanza bene il mio suono. ho l'impressione che col chu posso far uscire il suono che avevo col mark vi. il contrario invece mi sembra impossibile...non so se dipende dal fatto che ho suonato tanto tempo selmer ed ho metabolizzato quel suono, ma questo è.
la meccanica è effettivamente più' spartana, ma io non ci trovo grandi problemi. trovo che sia molto logica e ben pensata...le uniche cose che ancora mi danno noia sono il piattello del C# basso, che non lo becco mai (secondo me è pensato per gente con le mani più' piccole delle mie, boh) e il portavoce, che mi costringe a muovere molto di più' il pollice per non premerlo inavvertitamente.
la sensazione che ho è quella di una grande potenzialità, come se avessi appena aperto la porta su un mondo nuovo.
un' ultima nota.
il suono io lo percepisco come molto più moderno (contemporaneo? non mi vengono altri termini) del mark vi.
non so se deriva dai miei ascolti, sento qui spesso parlare di suono moderno associato a setup spinti o bocchini in metallo, ad una sonorità che a me fa venire in mente gli anni 80/90...il chu mi porta da un'altra parte, che mi piace molto.
questo per ora, magari tra un mese mi viene voglia di tirarlo nel muro =)
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Re: Il mio transitional
quoto in pieno koko !!
la tua analisi è molto efficace e posso solo aggiungere che le sensazioni riguardo ai Conn sono identiche a prescindere che si tratti di un new wonder serie 1 , 2 , transitional o serie M , così come a prescidere dal taglio !!
è una sensazione unica soffiare dentro un americano , senti vibrare l'ottone e il suono riempie tutto !! anche io ho l'impressione di un suono molto moderno , completo e ricco , sicuramente superiore ai sax moderni . La meccanica è molto più comoda di quanto si creda , basta solo un quarto d'ora e ti ci abitui ( anche io ho le dita lunghe , ma non è un problema ) . e poi l'emozione di avere tra le mani la storia del sax , i rolled tone , il microtuner , il trillo del G ..... :amore:: e pensare che con i soldi di una cinesata a volte ci compri un paio di questi gioielli !!! :muro((((
visto l'effetto che ti ha fatto l'alto , ti consiglio di stare lontano dal tenore :ghigno:
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Re: Il mio transitional
il tenore non è per me =)
ho provato anche qualche 6m, ma non mi hanno dato la stessa sensazione. il 6m mi sembra già un sax più' "orientato" timbricamente...
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Re: Il mio transitional
sono contento per Te...io ho avuto un R&C deluxe( 1975) un Sa II (1987) e da meno di un anno un Mark VI (1956)....ho avuto tra le mani ultimamente un Holton che suonava da solo e costava un niente...i sax sono cosi'...e' come se hanno dentro il Tuo suono e Ti stanno aspettando...il Mark VI devo ancora capirlo...sara' perche' ho riverenza nei suoi confronti...
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Re: Il mio transitional
Anche io ho avuto un conn, un transitional che era praticamente un 6m, e mi ritrovo in pieno con quello che dici sul suono. Ed alla fine al piattello del mignolo sx ci si abitua.
Per me il problema era che dopo un'ora che lo suonavo mi cominciavano a far male le mani... non so perche'. Per non correre rischi lo ho dato via.
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Re: Il mio transitional
Citazione:
Originariamente Scritto da KoKo
il tenore non è per me =)...
anch'io la pensavo così ....... , poi ho provato il Chu di Pizzic e mi ha fregato :saxxxx)))
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Re: Il mio transitional
io di alti (e di tenori) ne ho avuti un bel po ..... tra i professionali uno Yangisawa Elimona, un Chu Berry placcato oro, un Martin the Alto, un Mark VII, un Borgani, un Selmer serie II (avuto per quasi 25 anni) e da qualche mese un R&C Solid Bronze. ovviamente ho avuto in prestito svariati MK VI, un King Superventi, ed un Conn 6M.
Come sempre, quello che ci distingue è la nostra esperienza, il nostro gusto e la nostra percezione ..... sono arrivato alla conclusione, che non esiste uno strumento perfetto, che in ogni strumento professionale ci sono pregi e difetti e che un buon bocchino è importante in fatto di resa timbrica complessiva quanto un sax. A mio avviso non esiste un sax antico e un sax moderno, ci vuole un poco di culo semplicemente nel beccarlo buono ..... non so dare i numeri dell'accoppiata sax/bocchino, se vale 20,30 o 90%, sono altresi convinto che conti, e assai, chi lo suona .....
ps sono sempre convinto che spesso siamo in preda alla sindrome definita "l'erba del vicino è sempre più verde" ed è per questo che non voglio assolutamente provare più nessun sax .....
Qualche volta ci casco ancora con i bocchini ...... :ghigno:
P.S. sento parlare assai poco, visto che si parla di Conn, di Buescher, e dire che ci sono dei Buescher che oserei definire meravigliosi .......
ps II una valida alternativa ai tanto famosi MK VI ... è rappresentata (soprattutto sull'alto) dai King superventi, che per chi suona jazz "jazz",forse sono pure migliori e pure di questi strumenti se ne parla poco ....
ps III uina valida alternativa "moderna" al timbro Conn, è rappresentata dai Keilwerth SX 90R.
Di questi meravigliosi strumenti .... nessuno ne parla ......
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Re: Il mio transitional
un'altra cosa.
per far uscire il suono che volevo prima ho sempre adottato una via un po' impervia.
soloist, ance molto dure...altrimenti il suono mi si schiariva troppo e non mi piaceva.
con questo sax il suono rimane bello ciccioso sempre.
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Re: Il mio transitional
@gene
i Buescher mi piacciono molto, ma io avevo in mente proprio questo suono qui e quello sono andato a cercare.
vado molto poco a mode, cerco di seguire il mio istinto e via =)
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Re: Il mio transitional
KOKO, mi sa che sarai un cliente R&C prossimamente .....
bando agli equivoci, non parlo di mode etc., hai il mio rispetto e la massima stima ..... ;)
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Re: Il mio transitional
non me la sono presa eh, era in generale per dire che non sono tanto dietro a ste cose...
gli R&C fortunatamente sono fuori budget, ma ne ho provati (compreso l'alto di David che è un cannone)
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Re: Il mio transitional
visto che il mark 6 per un pò non ti serve mandalo a me in prestito, lo farò suonare per bene!
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Re: Il mio transitional
@gene , condivido le tue opinioni , non esiste un sax migliore degli altri , ci sono sax a volte mai nominati che suonano a meraviglia e dipende sempre dai gusti personali . neanchio sò preferire un sax ad un altro per quanto riguarda il suono , mi piacciono tutti , americani , francesi , italiani , giapponesi .... ognuno ha sue caratteristiche ! Probabilmente il mark6 piuttosto che il SBA sono soltanto la sintesi migliore di questo strumento meraviglioso !
Citazione:
Originariamente Scritto da gene
ed è per questo che non voglio assolutamente provare più nessun sax .....
Qualche volta ci casco ancora con i bocchini ......
:lol:
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Re: Il mio transitional
@KoKo: fa sempre piacere apprendere che ci si trova bene con un nuovo arrivato! il sound degli "americani" è inarrivabile e poi Conn è un mito! buon divertimento ;)
@gene: non ti sarà di certo sfuggita la terribile recensione che Stephen Howard ha fatto tempo fa sui Keilwerth SX90R....non ho mai letto smentite sulla sua recensione al vetriolo!
(gradito un tuo parere)
www.shwoodwind.co.uk
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Re: Il mio transitional
complimenti per questo splendido acquisto.
alcuni transitional hanno un suono straordinario :yeah!)