Re: up tempos / double time
Che intanto hai raggiunto il tuo limite, punto dal quale in partenza eri ben lontano. Poi, siccome il tempo che dedichi allo studio non e' infinito, dovrai giudicare te se quello che spendi per aumentare quei due bpm puo' essere invece speso meglio per migliorare qualche altro aspetto.
Non accade solo nella musica, i limiti personali si raggiungono sempre - ogniqualvolta si prova a far qualcosa seriamente.
Re: up tempos / double time
bisogna fermarsi...e ricominciare a studiare scale ed arpeggi a tempi più sostenuti.
Ad esempio aumenti di un pochino il metronomo e studi le scale maggiori,minori, minori armoniche e melodiche in tutte le tonalita e partendo da tutti i gradi, da devi registrarti e sentire che le scale siamo fluide ed abbiamo un buono swing senza tarantellame e senza intoppi tecnici delle dita.
A alvoro finito aumenti ancora una tacca e via così....se te dici che non migliori aumentando di 2 bpm aumentane di uno solo
Re: up tempos / double time
@ D- E' vero, ma cercare di superare i tuoi limiti ti permette di consolidare e migliorare quanto hai studiato fino ad oggi: in altri termini, quando, dopo avere ottenuto un nuovo risultato, riporti il metronomo indietro dei "2 bpm" dell' esempio, tutto suona più fluido e facile di prima.
@bracc sto proprio parlando di studio di scale ed arpeggi. Studio da (moltissimi) mesi scale, arpeggi e mix degli stessi, per sedicesimi, e sono arrivato a 140 bpm con una resa decorosa. Passare a 145 introduce, soprattutto su alcune formule delle articolazioni, difficoltà inaspettate se confrontate ai "soli" 5 bpm in più. Ragione per cui ho aperto il 3D :smile:
R: up tempos / double time
Mi fai sentire in colpa phate...io non l'ho mai fatta sta roba (e si sente)...penso sempre di metterci ma...poi non mi ci metto :-)
Re: up tempos / double time
La penso esattamento come Koko.
Per fare questi studi devi avere tanto tempo programmabile... merce rara nella mia vita d iquesti ultimi dieci anni.
Mi accontento (per forza).
Posso dirvi per i temi, quelli più tosti, di solito al contralto: quando sento che pastrocchio, mi fermo e ripeto il passaggio che non viene e aumento a seconda di quel che percepisco sia il beat "comodo" per non... pastrocchiare.
Quel che mi interessa di più ultimamente è far uscire sempre un suono bello pulito, più che virtuoso e veloce.
Re: up tempos / double time
ciao
non lo faccio nemmeno io e non perché sia sbagliato o moralmente riprovevole,solo che son vagabondo:ha ragione Phatenomore,spingersi oltre il limite fa migliorare quello che già sai fare ed ha ragione Doc che dice"se pastrocchio,rallento un po' e va meglio".
Comunque se ti beccano a 145 Btm sull'autosole ti fanno la multa,Phate e tu magari a quella velocità ci vai anche nelle curve secche delle scale di montagna...Mi piacerebbe sapere a quale velocità vuoi arrivare,forse non ho ben presente ,ma a 145 ci vuole il triplo staccato o no? Siete troppo bravi e diligenti,sono un ciuco che non arriva manco a 110!
il nero :saxxxx)))
Re: up tempos / double time
Citazione:
Originariamente Scritto da docmax
Per fare questi studi devi avere tanto tempo programmabile... merce rara nella mia vita di questi ultimi dieci anni.
Mi accontento (per forza).
... quando sento che pastrocchio, mi fermo e ripeto il passaggio che non viene e aumento a seconda di quel che percepisco ...
Quel che mi interessa di più ultimamente è far uscire sempre un suono bello pulito, più che virtuoso e veloce.
Quoto sicuramente. La coperta e' corta, e per me in condizioni normali vale una media di un'ora al giorno (vera e piena). In questa ora ci deve rientrare TUTTO.
Finora ho dato la precedenza alla tecnica di base (id est scale ed arpeggi), alla loro applicazione per l'improvvisazione, ed alla lettura. I risultati, pur nella loro ovvia modestia, non sono mancati. Poi ho letto un post proprio di docmax che mi ha convinto a dedicare un po' piu' di tempo al suono "in se", cosa che ho cominciato a fare da poco.
Il senso e' questo: se per aumentare di 2bpm una scala mi ci vogliono 4 ore, lo faccio solo se lo ritengo indispensabile. Altrimenti lascio e con quelle 4 ore faccio qualcos'altro che a mio giudizio, mi serve di piu'. Quando per qualche motivo quei 2 bpm mi servono... mi ci metto e poco per volta ci arrivo.
Re: up tempos / double time
@ Koko: hai ben altri motivi per sentirti in colpa (tipo il mio avatar o il titolo onorifico che porto in fima...) :lol:
@Doc: non sono soddisfatto quasi mai della mia voce e sto cercando di dedicarci del tempo anch'io. Quello che faccio è un quarto d'ora al giorno sulle ballad: esposizione la più accurata e ferma che posso del tema e soli cantati senza troppe note. Il fatto di rimandare indietro il metronomo, come dici, sicuramente fa sì che il tutto "vada meglio", ma ripeto, secondo me è necessario rompere un muro, più che altro psicologico, mandandolo più avanti di quanto non ti sia confortevole.
@il nero: studio solo le articolazioni più jazzistiche (i.e. non studio lo staccato puntato a quella velocità). Basta lo staccato semplice e lo staccato legato.
@D- :in alcuni casi i 2bpm in più ti permettono, una volta tornato indietro, di pronunciare con più relax con una voce più bella e distesa. Come sappiamo è un insieme di fattori che si influenzano: se sei teso perchè non riesci ad articolare anche la voce ne risente...
Re: up tempos / double time
Oppure...così? Io quoto doc. Per me è realismo, ma ti stimo per continuare a studiare con metodo....io nun je la faccio (non più, lo feci ma il tempo non perdona, nè quello che passa nè quello perso)....e cerco solo di riuscire a "Cantare", anche se ormai è tardi anche per quello....
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Re: up tempos / double time
Baker è Baker... anche se pastrocchia :smile: