• J’Elle Stainer

    Autore: Attilio Berni

    Il saxofono sub-contrabasso è un modello di saxofono che Adolphe Sax disegnò e progettò ma non realizzò mai.Adolphe Sax era un personaggio unico, dotato di una precoce e sviluppatissima intelligenza musicale che lo portò, fin da giovanissimo, a sperimentare e costruire strumenti musicali di eccellente fattura. Un personaggio eclettico in possesso di capacità tali da riuscire ad ideare progetti decisamente grandiosi, come un organo dal volume eccezionale alimentato dal motore di una locomotiva ed una sala da concerto ovoidale, o assolutamente inusuali, come un marchingegno per accordare simultaneamente e perfettamente tutte le corde del pianoforte ed i Goudronniere, una sorta di “emanatori igienici” che venivano utilizzati per purificare l’aria di ospedali e sanatori.

    Sax chiamò questo saxofono immaginario saxophone bourdon. Sarebbe dovuto essere uno strumento traspositore in Si bemolle, un'ottava sotto il saxofono basso e due ottave sotto il saxofono tenore.

    Il sub-contrabasso J’Elle Stainer è un prototipo assoluto, un pezzo unico interamente costruito a mano (tamponi inclusi) per realizzare il quale, tra progettazione e costruzione, sono stati necessari tre anni di lavoro! Il tubo del corpo sviluppa una lunghezza complessiva di quasi 6 metri ed ovviamente possiede un suono decisamente scuro e quasi cavernoso. Il suono più grave, il La grave (A0) è vicino alla soglia minima di udibilità: 27,5hz! Per dare una maggiore idea delle dimensioni facciamo una comparazione con un saxofono alto Selmer S.A. 80 serie III:


    Comparazioni Sax alto Selmer S.A.80III Sub-contrabasso J’Elle Stainer
    Volume d’aria interno 2 litri circa 40 litri circa
    Diametro campana 11,5cm 38cm
    Circonferenza campana 38cm 120cm
    Diametro foro si grave 4cm 2 fori: uno da 14cm ed uno da 11cm
    Estensione Sib-Fa# Si - Fa#
    (in Hertz) da 207,6Hz a 803,6Hz da 27,5Hz a 164,8Hz
    Incisione con pantografo a mano
    Colonnine saldate su piastra saldate direttamente sul corpo
    Spessore lastra 0,6mm 0,71mm
    Tamponi in pelle (industriali) in pelle (costruiti a mano)
    Risuonatori metallo metallo
    Appoggio pollice sx - dx plastica - plastica plastica - metallo
    Fori estrusi saldati
    Lunghezza complessiva del corpo 1,16m ca. 5,950m ca.
    peso 2,1Kg 24,3Kg


    ASPETTO
    Lo strumento, nonostante le varie ritorte e la forma compatta, a livello estetico risulta equilibrato ed abbastanza elegante. Sulla curva inferiore è presente un puntale già fissato alla culassa poiché è assolutamente obbligatorio suonarlo da seduti appoggiando lo strumento sul suo specifico supporto. Di serie viene fornito dell’astuccio (gigantesco) e del bocchino apposito con relativa fascetta lavorata artisticamente. Una nota sull'imboccatura in polipropilene: la Stainer fornisce delle imboccature di personalizzate per i propri strumenti. La cameratura e il facing vengono calcolati in modo da esaltare le caratteristiche timbriche dello strumento e sono pertanto dei pezzi unici. L'imboccatura in questione presenta un piano simile a quello di un’imboccatura per sax contrabbasso. L'apertura è medio-chiusa e conferisce un suono pieno, caldo e scuro rendendo facile l’attacco sia del registro grave che acuto e quindi risulta adatto per qualsiasi tipo di performance sia essa di musica classica, da camera o jazz.
    La finitura del corpo e delle chiavi è color oro con incisioni floreali su tutta la campana.

    ERGONOMIA
    L'ergonomia, nonostante sia ovviamente condizionata dalle notevoli dimensioni dello strumento e dalla corsa medio-lunga delle chiavi, è abbastanza buona. Ovviamente si tratta di uno strumento dalle dimensioni eccezionali e ciò comporta un minimo di adattamento. E' stato adottato un sistema con le stesse caratteristiche costruttive di un Selmer moderno per cui non si denotano particolari difficoltà anche nei passaggi più complessi.
    Gli unici punti problematici sono:

    • le difficoltà per la mano sinistra che deve, necessariamente, assumere una posizione leggermente curvata e scomoda che in qualche modo compromette l’agilità tecnica.
    • il dislivello e la distanza tra alcune chiavi del castelletto per la mano sinistra: premendo il Do# grave si crea un forte dislivello con il Si basso ed è veramente ostico, se non impossibile scorrere tra queste 2 chiavi. La stessa problematica, seppur minore, è riscontrabile tra il Mib e il Do gravi.
    • Occorre prestare attenzione anche alle chiavi degli acuti poiché i fori di questi, per via delle ritorte, sono posizionati in basso rispetto alle relative chiavi: ossia le aste vanno verso il basso, laddove in un sax tradizionale invece vanno verso l'alto. Il suonatore ha una sensazione molto diversa nell'azionare queste chiavi e pertanto risulta necessario abituarsi a questa posizione inoltre, per quanto il costruttore abbia cercato di ricreare le distanze presenti in un sax tradizionale, le chiavi sono abbastanza distanti tra loro e ciò non facilita la scorrevolezza.


    MECCANICA
    A causa della forma particolare letteralmente accartocciata su se stessa, la meccanica è estremamente complessa e articolata. Il costruttore non ha voluto rinunciare a nessuna delle chiavi standard (che avrebbe semplificato il lavoro ma avrebbe reso lo strumento incompleto) come anche a una buona ergonomia. A un primo sguardo è evidente l'enormità del lavoro necessario per forgiare le centinaia di pezzi che formano la complessa meccanica del sub-contrabasso.
    Lo strumento presenta due chiavi di portavoce che azionano 6 fori. La prima è una chiave di portavoce automatico che aziona 5 fori (i primi tre per l’emissione delle note dal RE al SOL e poi i successivi due per le note dal LA in poi), la seconda chiave invece è per il registro dei sovracuti.
    La rumorosità della meccanica, generalmente abbastanza contenuta, a volte risulta consistente. Si tratta infatti di uno strumento molto voluminoso e complesso nel quale, necessariamente, alcune chiavi debbono essere pigiate con forza (p.e. per ottenere il DO ed il SI gravi il costruttore ha dovuto realizzare due fori per ogni nota ad ognuna delle quali corrispondono 2 tazze grandissime).

    IL SUONO
    Il suono del sub-contrabasso è incredibilmente pieno ed omogeneo su tutto i registri anche se il dispendio d’aria nel registro grave è veramente imponente. La tecnica di produzione del suono è particolare poiché necessita che l’aria venga insufflata al suo interno in grande quantità ma con una pressione di spinta lievissima. Il musicista deve esercitarsi molto affinché impari a dosare correttamente il fiato senza che questo termini subito, ed adotti una corretta pressione in modo che si produca la nota corretta e non l’armonico. Come tutti gli strumenti estremi e gravi le difficoltà principali si presentano nel cambio di registro (DO-RE) e nell’emissione delle note RE-MI-FA con il portavoce che risulta controllabile solo dopo un po’ di pratica e soprattutto con una accurata gestione dell'emissione. Anche la nota LA con il portavoce risulta “difficile” poiché tende ad uscire l’armonico superiore, soltanto aumentando la porzione di imboccatura in bocca e dopo un certo esercizio la nota risulta controllabile
    Questo strumento straordinario consente di attaccare anche i suoni più gravi con relativa facilità e morbidezza al contrario di altri strumenti gravi che, invece, spesso costringono l’esecutore ad attacchi violenti e ad una emissione dura e poco controllata. Il controllo del piano e delle dinamiche è veramente buono su tutti i registri ed anche l'intonazione, in generale, è ottima su tutti i registri.

    LA FABBRICA
    J’Elle Stainer è il nome di una piccola fabbrica artigianale localizzata in Mairiporã nella regione metropolitana di San Paolo in Brasile fondata nel 2011 da un incredibile artigiano di nome João Luiz da Rocha. La fabbrica è nata per soddisfare la crescente domanda del mercato brasiliano di produzione di saxofoni bassi e contrabbassi da utilizzare nei riti della Congregazione Cristiana nel Brasile per sostituire la tuba e basso tuba conferendo così alle orchestre un suono più pastoso tipico degli strumenti ad ance. La Congregazione Cristiana nel Brasile è uno dei movimenti evangelici più dinamici nel paese, fondata dal missionario italiano Luigi Francescon (18661964) nel 1910. In dieci anni, Joao Luiz da Rocha ha prodotto circa 100 sassofoni bassi e circa 10 contrabbassi. Da un paio di anni, in collaborazione con l’imprenditore saxofonista Gilberto Lopes, ha iniziato a sviluppare strumenti estremi di eccellente qualità ed innumerevoli prototipi e strumenti speciali a coulisse o senza chiavi, collaborazione che è sfociata nella realizzazione di questo straordinario saxofono subcontrabbasso: uno strumento che rispetta appieno il canneggio e le proporzioni della camera interna indicate ed idealizzate dall’inventore Adolphe Sax 150 anni fa. Questa collaborazione ha portato la J’Elle Stainer oltre i confini brasiliani e oggi i suoi saxofoni estremi vengono utilizzati da musicisti professionisti ed orchestre in USA, Canada, Australia, Olanda, Germania, Italia, Regno Unito, Austria ed altri paesi.


    Attilio Berni
    www.centrostudimusicali.it
    J’Elle Stainer http://www.myspace.com/jellestainer