• John Packer JP 146 “atom”

    Autore: Fabio "Fbisbo76" Bisbocci

    Lo strumento è stato da me acquistato a marzo 2012 presso Onerati (FI) unico rivenditore italiano per questo modello marchiato JP 146.

    Strumento : Sax sopranino JP 146 “atom”
    Ditta : John Packer instruments Ltd.
    Tonalità : Mib
    Prezzo : 474 sterline (568,48 €)
    Livello : da principiante a professionista




    Caratteristiche: Vantaggi:

    • Fusto in ottone rosa - per un suono pieno e scuro
    • Intonazione accurata - per migliorare la performance
    • Meccanica di precisione - migliore affidabilità e precisione
    • Madreperle “abalone” nero-verdi - per migliorarne l’aspetto estetico
    • Molle in acciaio blu - per una migliore risposta e durata
    • Risuonatori pelli in metallo - per una maggiore proiezione e profondità



    Accessori:
    Custodia leggera di ottima fattura, ben rifinita, con cinghia a spalla imbottita, tasca esterna, e piccolo vano oggetti interno. Bocchino con legatura e copri bocchino, ancia.




    Vantaggi:

    • alta performance, ottimo rapporto qualità-prezzo
    • accesso al repertorio del sopranino ad un prezzo basso
    • intonazione accurata
    • ottimo per aggiungere una nuova sonorità mentre si improvvisa
    • può essere usato per raddoppiare le parti del sax alto
    • può essere usato come variante al posto del sax alto durante la performance
    • affidabile



    Applicazioni e caratteristiche
    Il sassofono sopranino è considerato da molti come un sax quasi inutile.
    In passato aveva un repertorio molto limitato, sebbene abbia trovato applicazioni tra i musicisti nell’improvvisazione jazz, il costo dei sax sopranini attualmente in commercio è comunque sempre molto alto e questo è dovuto in gran parte ai costi di produzione ed al fatto che ha meno mercato rispetto ad altri tagli di sax.
    Il sax“JP 146 atom” sembra aver cambiato tutto questo, con un prezzo notevolmente inferiore a modelli blasonati ma che sembra avere le carte in regola per essere utilizzato anche in ambiti non propriamente “educational” (per capirci non sembra avere caratteristiche di strumento da studio ma si presta anche ad un uso più professionale).
    Vi riporto il parere di questo sassofonista professionista:
    "Il sax sopranino per anni e anni e anni è stato come un esemplare di uccello molto raro - non capita spesso di vederne; in parte perché non ne vengono prodotti molti, ed in parte perché quelli messi in produzione costano una fortuna. Tutto questo però da oggi è cambiato, grazie al JP 146 atom, “l'atomo potente”. E’ chiamato “atomo potente” perché piccolo ma incredibilmente sonoro! Questo sax non è un giocattolo, si tratta di un vero e proprio strumento, migliore anche di alcuni sax professionali concorrenti venduti a maggior costo".


    Pete Long - musicista professionista



    Come si presenta:
    Il sax si presenta da subito molto bene, con un colore rosa del fusto (che viene definito Rose Brass Body, ho visto alcuni siti come woodwinds.uk che lo definiscono anche “phosphor bronze sopranino”) molto particolare a vedersi, con madreperle nere sui tasti ed alcune incisioni con stilemi floreali, molto precise, vicino alla campana insieme al marchio “JP musical instruments” in bella mostra vicino alla chiave del Sib grave.




    Lo strumento è davvero molto piccolo ed è ben curato fin nei piccoli dettagli, la buona qualità generale si percepisce prima con gli occhi e poi suonandolo.


    Meccanica:
    La meccanica è fatta su copia dei Mark VI, con molle in metallo blu e risuonatori in metallo sui tamponi.
    Non ci sono imprecisioni meccaniche e lo strumento risulta particolarmente fluido.
    I sugheri sono di ottima qualità e non sembrano avere cedimenti particolari perché sono abbastanza sottili e compressi (non come invece a volte capita sui modelli da studio).



    Da segnalare sul mio esemplare solo qualche sughero tagliato leggermente più spesso degli altri che apriva poco la chiave del SI centrale. Imprecisione millimetrica da correggere con poche passate di carta abrasiva fine.
    Preso lo strumento in mano inizio a suonare….si ha la sensazione di averlo sempre suonato fin dai primi minuti. La meccanica è ben reattiva, anche se c’è da abituarsi alla posizione del castelletto laterale (Sol#-Do#-Si-SIb) e alla posizione delle due chiavi esterne alte (Re-Re#). Essendo copia Mark VI probabilmente rimangono in una posizione diversa dal solito (più verticale e meno ergonomica) rispetto a R&C o Yamaha. Molto simile all’avere in mano il mio amato YSS 475 ..eh eh …sto scherzando…anche se non siamo a livelli Yamaha o Yanagisawa.. ma non siamo lontanissimissimi sulla meccanica secondo il mio modesto parere.




    Regolazioni:
    Ci sono sicuramente delle piccole regolazioni da fare all’inizio (ad es. su alcune vitine di registro (sopra il Sol# centrale e il Fa). Altro difetto da me riscontrato riguarda il fatto che le rotelline in plastica posizionate sul castelletto laterale e sulle chiavi del Do basso Mib basso sono praticamente bloccate.. diciamo bazzecole…credo che questo inconveniente sia dovuto al mancato assestamento iniziale dello strumento e dal fatto che non è stato mai suonato, ma stranamente su uno strumento così piccolo non sembrano influire sulla percezione generale di fluidità della meccanica (è incredibile, ma è così).


    Intonazione:
    Lo strumento risulta intonato su tutta l’estensione e su tutte le note e questa era la cosa che temevo di più… (estensione che va dal SIb basso al MI acuto, considerate che siamo un’ottava sopra rispetto al contralto in Mib). Non sono presenti le chiavi del Fa e del Fa# - cioè C4 e C5 se non sbaglio).






    Bocchino:
    In dotazione viene fornito un becco da “principiante” veramente di basso livello, che necessita sicuramente di una spesa ulteriore (che si attesta su 100-150 euro, a seconda del becco scelto) per l’acquisto di un becco professionale adeguato.
    La cosa non è semplice, perché non c’è mercato sull’usato ed anche sul nuovo in Italia questi becchi non si reperiscono facilmente.

    Per questo motivo e data la difficoltà oggettiva nel gestire questo piccolo strumento (specie nella seconda ottava), dopo varie dritte datemi sul forum mi sono orientato su un becco Yanagisawa 5 HR (Hard Rubber) in ebanite, un ottimo compromesso sonoro su questo strumento secondo me, con un suono molto centrato e rotondo. Il miglior prezzo l’ho spuntato su Mattew’sMusic, http://www.matthewsmuziek.nl/en/yana...rd-rubber.html (sito olandese consigliatomi da Puma, utente di saxforum). In alternativa lo stesso becco è fornito con apertura 7 (esiste anche la versione in metallo, ma più costosa) e poi c’è la Serie di becchi Selmer S80 venduti con apertura C* o D.


    Rapporto qualità / prezzo:
    Lo strumento non ha anello per l’eventuale collare, non ha la regolazione del supporto del pollice destro e non è predisposto per l’eventuale “letturino” da banda (probabilmente proprio perché il sax è pensato per un uso di tipo jazzistico o altro).



    Dato il costo esiguo... a mio avviso il JP 146 risulta in generale un ottimo compromesso e se posso azzardare un giudizio anche una valida alternativa per chi non vuole spendere molto e avere comunque accesso a questo tipo di strumento. E’ chiaro che se la scelta è per uso strettamente professionistico si trova di meglio in giro: tipo Yanagisawa SN981 o R&C, ma i costi sono notevolmente superiori.
    Diciamo che gran parte dell’entusiasmo che ho messo nella recensione è dovuto al fatto che comprando questo strumento per curiosità e sperimentazione non avevo grandissime aspettative e sono rimasto piacevolmente colpito più dai lati positivi che negativi che chiaramente sono presenti su uno strumento comunque economico.




    Mi permetto una piccola digressione..non so se è vera, ma il dubbio mi è venuto spulciando qua e là i vari siti specializzati inglesi (quindi .UK). Mi sono imbattuto in un esemplare pressoché identico di sax che viene venduto ad un prezzo decisamente superiore. E’ il caso di woodwindandbrass.co.uk che attualmente mette in vendita uno strumento marchiato Bauhaus-Walstein Bronze Sopranino, praticamente la copia del JP 146 (guardate le foto sul sito sono le stesse del JP 146) a 902.04 €. Unica differenza a mio avviso riguarda la custodia, dalle foto sembra migliore di quella fornita col JP 146.


    Recensione a cura di:
    Bisbocci Fabio (Fbisbo76)
    Insegnante di Sax, Cecina (LI) email: fbisbo76@hotmail.it

    Ditta produttrice JP 146: John Packer Ltd. Musical Instruments
    http://www.jpmusicalinstruments.com/...xophone/jp146/

    Dealer italiano: Onerati strumenti musicali (FI)
    http://www.onerati.it/