• Soprano semicurvo R&C R1 Jazz in rame

    Autore: Matteo Villa

    Sax soprano semicurvo R&C R1 Jazz con corpo in rame

    Premessa
    Il presente sassofono soprano semicurvo R1 Jazz in rame è stato personalmente scelto direttamente in ditta dopo una prova di svariati soprani curvi, semicurvi e dritti e di varie rifiniture.
    E’ il soprano che uso regolarmente e quindi più che un test, la presente analisi è una descrizione del sassofono in base a una maturata esperienza di oramai un anno di possesso.
    Il presente sax lo suono naturalmente con il mio consueto setup, ovverosia:
    • Bocchino Otto Link "Tone Edge" anni 80 apertura 7;
    • Ance Marca Jazz 3,5;
    • Fascetta Selmer in metallo;

    Estetica
    Naturalmente le foto che ho inserito presentano lo stato attuale di usura del sassofono. Purtroppo non ho fatto foto appena uscito dalla fabbrica e quindi non fatevi spaventare se trovate un po’ di usura nel sax. E’ quello che uso ed è normale. Sull’usura dei sax poi vorrei fare una precisazione. Ognuno di noi ha una sudorazione “chimicamente” diversa che reagisce al contatto con i metalli in maniera più o meno aggressiva. Ebbene io sfortunatamente ho una sudorazione delle mani che “intacca” molto più di altre persone. Tutti i sax che ho avuto nella mia vita hanno subìto questo trattamento e quindi devo stare molto attento. A breve darò una lucidata al gioiellino per farlo tornare come prima!
    Le macchie che potete vedere di colore più scuro e più estese sono la naturale ossidazione del rame che a contatto con l’umidità del fiato e delle mani produce queste aree di diverso colore rispetto alla lucidatura iniziale.
    Più la nostra sudorazione è “gentile” e più l’ossidazione si vedrà meno naturalmente.
    Lo strumento si presenta con una delle nuove finiture della Rampone & Cazzani ovverosia lastra in rame (Solid Copper Body), che presenta lo stesso materiale sia internamente che esternamente.

    Sulla campana sono presenti incisioni floreali interamente fatte a mano, tipiche degli strumenti di Zolla, molto ben fatte e tra le quali vi è la scritta "Rampone – QUARNA ITALY - Solid Copper" in corsivo e stampatello. Le incisioni sono state eseguite con la tecnica del “taglio lucido” e vogliono omaggiare le primule, tipici fiori che crescono nei prati della zona.
    Le chiavi sono argentate e danno un contrasto anche cromatico allo strumento, che ha anche un’altra particolarità estetica. I tasti non sono in madreperla bianca, ma in una resina naturale violacea, che si intona meglio con la cromaticità dello strumento.


    Come tutti i sax Rampone & Cazzani purtroppo anche questo monta un sughero sintetico sul collo e non un sughero naturale. Dico purtroppo perché esteticamente forse sarà più compatto e bello, ma a livello di praticità scendiamo notevolmente, in quanto la durata è molto inferiore ad un sughero naturale.

    Meccanica
    La meccanica è precisa e senza sbavature di nota.
    Dopo un anno di utilizzo i tamponi Pisoni Pro non hanno subito particolari alterazioni e la meccanica ha retto in maniera ottima.
    L’unica cosa che è successa è la scollatura di un feltro verde sopra il tampone del C# grave. Inezie...
    Ergonomicamente i tasti sono molto comodi, la posizione delle dita è naturale e in tutti i registri non si devono fare sforzi di tipo muscolare per controllare le note. Per chi è abituato ai selmer, il passaggio lascia sensazioni diverse nell’immediato, ma non in maniera traumatica e il confronto regge in tutti i suoi aspetti.
    La meccanica regala una sensazione di stabilità prepotente, sembra che possa resistere anche ai sassofonisti manualmente più “robusti” e che premono il tasto con forza. Infatti i giochi sulle aste anche più lunghe sono pressochè assenti dopo un anno di usura.
    I rumori sono ridotti al minimo, e anche dopo questo periodo senza nessuna messa a punto, siamo ancora a livello di norma.

    I tamponi come già detto, in tutti gli R1 Jazz sono Pisoni Pro, quindi il top di gamma.

    Ergonomia
    Come già preannunciato nella sezione “meccanica”, l’ergonomia è diversa da quella di concezione selmeristica ma comunque ottima e precisa. La comodità è quella che fa la differenza, infatti ogni tasto e chiave deve essere raggiunto senza particolari sforzi per non dare inutili tensioni che peggiorano solo la nostra performance e a lungo andare anche la salute del nostro corpo.
    Il presente sax soprano è un semicurvo (o saxello) e la particolare forma del sax prevede innanzitutto l’uso di un cordino di allaccio abbastanza corto (allo stesso modo del curvo), in quanto potremmo trovarci a dover andare a cercare il becco sporgendo in avanti il collo, per il mancato arrivo della lunghezza del cordino. Con la lunghezza di cordino giusta, la postura del corpo risulta davvero rilassata, in quanto le braccia sono sciolte e il torace non crea tensioni alla nostra colonna d’aria.
    Per chi avesse l’innata voglia di prendere un semicurvo e suonarlo senza cordino per alzare la campana al vento in assoli ammiccanti il pubblico, ha sbagliato in toto la propria scelta, in quanto la particolare forma del saxello rende difficile per ovvi motivi tale operazione.

    Di particolare rilievo sono le chiavi acute (C1, C2, C4), che ergonomicamente sono decisamente sporgenti. Questo implica il perfetto appoggio naturale nel palmo della mano sinistra di tali chiavi che non devono essere assolutamente cercate, bensì semplicemente toccate. A questo proposito, simmetricamente anche il C3 è ben esposto in modo che l’indice destro vada a trovarlo senza percorrere molto strada (l’esatto contrario di un soprano Mark VI).

    Il tasto P risulta in misura e altezza agevole per garantire scorrevolezza. Infatti una volta che il tasto 1 viene premuto, il P viene trovato con molta facilità e morbidezza.
    Il castelletto dei gravi anch’esso presenta un ergonomia molto buona, che non crea pressioni e difficoltà sul dito stesso e sul braccio sinistro. Non bisogna spostare il braccio per andare a cercare i 4 tasti, solo un po’ di allungamento del dito in più per suonare il Bb. Nulla di così fastidioso ad ogni modo.
    Il passaggio D#-7 è anch’esso molto equilibrato nelle altezze e ha una notevole scorrevolezza grazie a dei morbidi rulli di scorrimento.

    I tasti hanno una buona presa grazie ai tradizionali tagli (concavi, convessi e piatti) delle resine naturali (come ho detto prima in questo sax non ci sono le madreperle).


    Come suona
    Il suono di un soprano semicurvo R&C R1Jazz è in linea con il suono dei soprani R&C. Ovvero soprani di elevatissima fattura tecnica a canneggio largo che producono una pasta sonora molto ricca.
    Quando si prende in mano un soprano R&C, la prima cosa che salta subito “all’orecchio” è l’omogeneità timbrica e la facilità impressionante sui gravi.
    Personalmente vengo da un soprano Selmer, che non presentava neanche lontanamente la facilità di emissione sui gravi che hanno questi sassofoni. Con questa facilità la rilassatezza generale nel suonare un soprano aumenta a dismisura.

    Per quanto riguarda il mio strumento specifico invece, e forse più in generale questo tipo di rifinitura (Solid Copper), posso dire che chi la sceglie lo fa perché cerca una timbrica molto caratteristica e spostata verso lo “scuro”.
    Il timbro è molto caldo, ricco di armonici in tutti i registri, anche se questo sicuramente va a discapito di una brillantezza sonora negli estremi forti. Infatti se si vuole spingere ai massimi livelli di sonorità, questo sax non permette di spiccare tra la massa timbricamente, perché ovviamente non ha la potenza di un Solid Silver per esempio.
    Sulle dinamiche estreme verso il piano invece non ci sono difficoltà alcune, anzi si riesce a dare una scurezza e profondità in questi colori che pochi altri sax riescono a raggiungere.
    Questo tipo di lega produce un timbro che per natura si amalgama profondamente con strumenti di altre famiglie, poiché tagliando un po’ le frequenze acute il range armonico si fonde con grande naturalezza con timbri diversi dal suo.

    Per quanto riguarda gli acuti, come un po’ in tutti i semicurvi che ho provato, sono spontanei e di intonazione perfetta. Forse troppo perfetta, perché se spingiamo un po’, si rischia di risultare calanti, dovendo quindi compensare un po’ con il labbro rischiando di schiacciare un po’ il suono se non si sta attenti.
    Il timbro è molto flautato in questo registro e non risulta mai fastidioso. I sovracuti come in tutti i R&C non sono un problema, perché escono con estrema naturalezza e precisione timbrica.

    Il registro medio è estremamente compatto e profondo, dando un impasto timbrico che solo i sax in rame riescono a dare.

    L’intonazione è molto equilibrata, con gli acuti molto intonati (anche troppo) e le ottave proporzionate perfettamente. Non ci sono sostanzialmente note che escono fuori intonazione in maniera fastidiosa e chiara.


    Rapporto Qualità'/Prezzo
    Questa rifinitura (Soprano Semicurvo Solid Copper) non è tra le più costose della casa. Il soprano in argento massiccio sicuramente costa di più per esempio. Il listino 2010 presenta questo sax a € 3.882,00 + IVA. Suonare un soprano R&C, vuol dire suonare forse i migliori soprani moderni al mondo, per qualità timbrica, intonazione e facilità in tutti i registri. Per questi motivi, il prezzo è ampiamente giustificato da un’altissima qualità complessiva.

    Giudizio Complessivo
    PRO: grande facilità meccanica, timbrica e sonora in tutti i registri. Suono molto caldo ed avvolgente.
    CONTRO: molle in acciaio bianco (parere e gusto personale), sughero sintetico, acuti che tendono a calare se non si sostiene nelle dinamiche forti.

    Consigliato a professionisti che cercano un soprano di elevata fattura con un’amalgama timbrica che lega con tutti i suoni, molto scura.
    Sconsigliato ai professionisti in cerca di un suono che per intenderci ti “fora i timpani”. La pasta sonora che produce non è rivolta a questo tipo di ricerca timbrica. Tuttavia se abbinato a bocchini in metallo un po’ più acidi, potrebbe venir fuori qualcosa di veramente interessante…
    Come tutti i R&C R1 Jazz, sia per il prezzo che per il canneggio largo, sconsiglio l’uso ai neofiti dello strumento.


    Qui il formato PDF: Soprano semicurvo R1 Jazz in rame