• Joshua Redman

    Joshua Redman (nato a Berkeley, 1 febbraio 1969) è un saxofonista e compositore statunitense.

    Figlio del famoso saxofonista Dewey Redman. Durante l’infanzia ebbe pochi contatti con il padre se non attraverso l’ascolto dei suoi dischi e durante le rare visite che gli faceva accompagnato da Ornette, Keith Jarrett e altri musicisti. Joshua quindi visse solo con la madre, Renee Shedroff, ballerina e bibliotecaria.

    La sua formazione musicale inizia all’età di soli 5 anni quando sua madre lo iscrive al Center for world music in una classe di musica indonesiana e indiana.
    Questo particolare genere musicale insieme con le registrazioni di Sonny Rollins, John Coltrane, Dexter Gordon e Dewey Redman furono le sue prime influenze musicali.

    Inizia subito a studiare il flauto, chitarra e pianoforte e ad ascoltare la musica popolare di James Brown, Earth Wind & Fire, The Commodores, Led Zeppelin e The Beatles.

    A 10 anni si indirizza verso il saxofono tenore , strumento che aveva ascoltato praticamente sino dalla nascita e verso cui si sentiva naturalmente predisposto. Sebbene diventasse presto un promettente saxofonista Joshua era molto spesso più interessato alla musica pop che al jazz. Sperimentava con chitarra e tastiere e raramente si esercitava al saxofono.

    La Berkeley Public School aveva un notevole programma di musica jazz e la jazz band della scuola, diretta da Charlie Hamilton, vinse numerose competizioni con Joshua spesso nominato come miglior solista. Nonostante non si esercitasse molto spesso comunque ascoltava ripetutamente la musica di Sonny Rollins, Dexter Gordon, John Coltrane e cercava di assimilare lo stile di Charlie Parker, Joe Henderson, Wayne Shorter e altri affermati saxofonisti. Tuttavia era uno studente molto serio e dava la precedenza agli studi scolatici rispetto alla musica. Nel 1996 si diploma ed è il primo della sua classe.

    Dopo essersi preso un periodo di pausa si iscrive alla facoltà sociologia presso l’università di Harvard. In quel periodo le sue esperienze musicali si limitavano a poche serate, dopo aver trascorso settimane senza esercitarsi, Joshua talvolta andava ad esibirsi per una serata.
    Comunque, durante le pause estive a Boston, Joshua trascorreva molto tempo in compagnia di altri musicisti al Berklee college of music e partecipava alle loro jam sessions.
    Nel 1990 debutta in compagnia del padre al Village vanguard.

    Si laurea nel 1991 e poi 1991 si trasferisce a New York nel quartire di Brooklyn dove vive in una casa con altri musicisti.
    Qui per la prima volta inizia a fare pratica regolarmente suonando ogni giorno in jam sessions e facendo esperienza sulla scena musicale newyorkese.

    A fine novembre 1991 partecipa e suona al Thelonius Monk international jazz saxophone competition e vince. Nel 1992 viene votato come miglior artista emergente dal Jazz times reader’s poll.

    Da questo momento in poi inizia la sua carriera di musicista.

    Può essere considerato l’erede di Coltrane per stile, tecnica, capacità espressive. Usa un linguaggio moderno ma con chiari riferimenti ai grandi del passato. Risulta molto apprezzato dai cultori di Coltrane. [/COLOR]