• Sax e Cinema

    Sax e cinema. Grazie a Luca "Reluma" Mattiuzzo inseriamo qui di seguito un bell'articolo e la lista dei film in cui appare il sax.

    MECCANICA, ANIMA E MUSICA

    Gli oggetti racchiudono sempre in sé un velo di mistero e di fascino legato al loro utilizzo, alla loro complessità o semplicità: di forme, di funzioni, di utilizzo e varietà.
    Questo perché siamo a contatto con migliaia di oggetti ogni giorno, frutto dell’ingegno di designer, ingegneri, architetti o semplici progettisti. Ma quando un oggetto si lega in maniera speciale ad un uomo, creando un legame così forte da diventare il mezzo tramite il quale si esprime e addirittura comunica sentimenti ed emozioni altrimenti inesprimibili, ecco che allora l’oggetto diventa strumento e mezzo artistico, come il pennello del pittore, lo scalpello dello scultore e, soprattutto, lo strumento musicale del musicista.

    La musica, linguaggio universale per antonomasia, cambia “forma” più volte nel corso della storia e segue di pari passo l’evoluzione dell’uomo. Non a caso, con la rivoluzione industriale si fa largo un nuovo strumento, mai visto prima d’ora. Troppo costoso per essere prodotto a mano, trova la sua naturale collocazione estetico-funzionale dopo la prima rivoluzione industriale.

    Il sax, presentato al mondo per la prima volta da Adolphe Sax nel 1841 presso l’”Exposition de l'Industrie” di Bruxelles, sconvolgerà per sempre il mondo della musica, dimostrando che l’intonazione di uno strumento non dipende dal materiale, ma solo ed esclusivamente dalla sua forma.
    Questo gioiello per essere prodotto necessita di meccaniche di precisione, frutto di un lavoro “da orologiaio”, della conoscenza dei materiali e di un’innata sensibilità alla musica. Abbiamo così una delle massime espressioni della qualità costruttiva dell'epoca in cui il complesso sistema di chiavi, che permette di far convergere l'aria ed emettere il suo caratteristico suono, è molto simile al meccanismo di un orologio e richiede abilità e maestria per essere messo a punto e regolato.

    Nell'immaginario collettivo il sax è considerato uno strumento mitico che ha rivoluzionato più volte la musica raggiungendo la sua massima popolarità nella prima metà del XX secolo a livello globale: proprio per questa sua diffusione e internazionalità è stato più volte omaggiato nel cinema.


    MONTAGGIO

    Meccanico è il sax come mezzo espressivo dell’anima che diventa catarsi in musica. Questa purificazione ed espulsione del sentimento umano viene scherzosamente spiegata dal noto personaggio dei Simpson Gengive Sanguinanti Murphy “Il blues non serve a fare stare meglio te, ma a far stare peggio chi ti ascolta”, accentuando, quella che potremmo definire, la forza universale della musica.

    Nella lunga lista di film in cui compare questo strumento ho deciso di selezionare scene molto diverse tra loro, con l’intendo di esprimere la maggiore eterogeneità possibile, quasi a voler creare un coacervo di modi diversi di usare il sax sia come oggetto, che come mezzo espressivo di diverse generazioni.

    Si parte con i Blues Brothers che fanno dei fiati e in particolare del sax alto di Lou Marini uno strumento potente e spettacolare, per poi passare ad una divertente scena tratta da “a qualcuno piace caldo” in cui il sax e la sua ingombrante custodia vengono scambiati per un’arma da fuoco. Quante volte ad un saxofonista sarà capitato, estraendo lo strumento dal fodero, di sentirsi dire frasi del tipo “cosa nascondi lì dentro, un fucile?”. Si passa poi ad un violento assolo di Robert de NiroNiro al sax tenore in “New York, New York” che riesce a trasmettere con efficacia inaudita la sua frustrazione con le sue note taglienti e sgraziate, quasi avesse una pistola in mano e volesse sparare a tutti!

    Come si fa a non omaggiare le big band, una delle formazioni musicali più in voga del XX secolo? Proprio l’accoppiata Tony Curtis e Marilyn Monroe ci mostrano quanto possano essere affascinanti le voci del sax tenore e della sensuale attrice in questa monumentale composizione bandistica. Da notare i fori di proiettile nel contrabbasso di Jack Lemmon!

    Si passa al cinema italiano e alla performance di Bud Spencer in “non c’è due senza quattro”, con il suo sax baritono, inconfondibile simbolo di divertimento e allegria.

    Una delle più vecchie e bizzarre apparizioni del sax nel cinema si nasconde nel film di Charlie Chaplin “La donna di Parigi” dove un inusuale sax soprano curvo (pezzo molto raro e costoso per l’epoca, in quanto di difficilissima costruzione) viene utilizzato come posacenere!

    Ne “L’attimo fuggente” il sax alto diventa un canto poetico, espressione pura dell’animo di chi lo suona: il messaggio è chiarissimo e chi ascolta rimane sbigottito, esterrefatto, a bocca aperta.

    Da qui si entra decisi nel sax come rivoluzione della musica jazz: si parte con “Bird” in cui Charlie Parker, interpretato da Forest Whitaker, con il suo sax alto ci insegna quanti sentimenti può racchiudere l’animo di un musicista, tra gioia, rabbia e dolore mentre in “The terminal” il vero Benny Golson suona il suo pezzo “Killer Joe” davanti ad un commosso Viktor Navorski (Tom Hanks).

    Nella bellissima e struggente inquadratura finale de “La conversazione” la stanza vuota e distrutta del protagonista, viene riempita dalle note struggenti del sax tenore che lasciano nello spettatore un velo di malinconia incredibile.

    Ancora una volta il cinema italiano in “Saxofone” ci sorprende, all’interno di una chiesa, con un vivace e inaspettato duetto di Renato Pozzetto al sax tenore e un prete (Cocchi Ponzoni) all’organo: esilarante.

    Si prosegue con due scene, una tratta da “Scuola di polizia” e una da “Strade perdute” dove il suono del sax diventa più moderno e aggressivo sintomo di un adattamento alle nuove correnti musicali in cui la chitarra elettrica domina la musica moderna: nasce il rock e il jazz viene contaminato diventando Fusion, R&B, Funk. Questo suono che diventa rumore, viene rimpastato dai numerosi sax che suonano in disaccordo nel film “Ma quando arrivano le ragazze?” quasi a dimostrare una serialità dello strumento, frutto di un processo industriale, dove ogni strumento è uguale ma è l’utilizzatore a far spiccare la sua unicità.

    Ma come si suona un sax? Ce lo spiegano il saxofonista e il trombettista di “The Commitments” che ci illustrano come va utilizzata l’imboccatura del sax contralto. Non va invece preso ad esempio Charlie Parker, sempre in Bird, che, impazzito, adopera il suo strumento in modo improprio, scagliandolo come una pietra sulla regia.

    Si conclude con la banda paesana in “Totò a colori”, ritornando alle origini del sax: nato per sostituire i clarinetti troppo deboli di volume nelle bande marcianti, compare all’unisono insieme agli altri strumenti in questo tripudio di suoni all’italiana.

    In questa carrellata di film manca purtroppo un’interpretazione femminile al sax. Un vero peccato, ma per chi fosse interessato nel film per la TV “Il Sassofono” una splendida Amanda Sandrelli può deliziarvi al sax alto!

    Buona visione!



    Meccanica, Anima e Musica from Mattiuzzo Luca on Vimeo.




    FILM NELL’ORDINE DI APPARIZIONE


    • The Blues Brothers (The Blues Brothers) di John Landis, 1980 USA
    • A qualcuno piace caldo (Some Like it Hot!) di Billy Wilder, 1959 USA
    • New York, New York (New York, New York) di Martin Scorsese, 1977 USA
    • Non c'è due senza quattro (Non c'è due senza quattro) di Enzo Barboni, 1984 Italia
    • La Donna di Parigi (A Woman of Paris) di Charlie Chaplin, 1923 USA
    • L'Attimo Fuggente (Dead Poets Society) di Peter weir, 1989 USA
    • Bird (Bird) di Clint Eastwood, 1988 USA
    • The Terminal (The Terminal) di Steven Spielberg, 2004 USA
    • La conversazione (The Conversation) di Francis Ford Coppola, 1974 USA
    • Saxofone (Saxofone) di Renato Pozzetto, 1979 Italia
    • Scuola di polizia (Police Academy) di Hugh Wilson, 1984 USA
    • Strade perdute (Lost Highway) di David Lynch, 1997 USA e Francia
    • Ma quando arrivano le ragazze? (Ma quando arrivano le ragazze?) di Pupi Avati, 2005 Italia
    • The Commitments (The Commitments) di Alan Parker, 1991 Irlanda, GB, USA
    • Totò a colori (Totò a colori) di Stefano Vanzina, 1952 Italia




    FILMOGRAFIA


    • A Great Day in Harlem (A Great Day in Harlem) di Jean Bach, 1994 USA (documentario)
    • A qualcuno piace caldo (Some Like it Hot!) di Billy Wilder, 1959 USA
    • Accordi e disaccordi (Sweet and Lowdown) di Woody Allen, 1999 USA
    • Alfie (alfie) di Lewis Gilbert, 1966 GBAlice (Alice) di Woody Allen, 1990 USA
    • Alleluja! (Hallelujah) di King Vidor, 1929 USA
    • Alta società (High Society) di Charles Walters, 1956 USA (musical)
    • Anatomia di un omicidio (Anatomy of a Murder) di Otto Preminger, 1959 USA
    • Bird (Bird) di Clint Eastwood, 1988 USA
    • Birth of the Blues (Birth of Blues) di Victor Schertzinger, 1941 USA
    • Bix - Un'ipotesi leggendaria (Bix - an interpretation of a legend) di Pupi Avati, 1991 Italia
    • Black and Tan, aka Black and Tan Fantasy (Black and Tan) di Dudley Murphy, 1929 USA
    • Blues Brothers - Il mito continua (Blues Brothers 2000) di John Landis, 1998 USA
    • Bop Girl Goes Calypso (Bop Girl Goes Calypso) di Howard W. Koch, 1957 USA (musical)
    • Che bel pasticcio (Kettle of Fish) di Claudia Myers, 2006 USA
    • Chimere - La storia di Rick Martin (Young Man with a Horn) di Michael Curtiz, 1950 USA
    • Cotton Club (The Cotton Club) di Francis Ford Coppola, 1984 USA
    • Due cuori in cielo (Cabin in the Sky) di Vincente Minelli, 1943 USA
    • Follie di Jazz (Second Chorus) di Hanry C. Potter, 1940 USA
    • Forever Blues (Forever Blues) di Franco Nero, 2005 Italia
    • Grand Hotel Excelsior (Grand Hotel Excelsior) di Franco Castellano e Pipolo, 1982 Italia
    • Helzapoppin’ (Helzapoppin’) di Hanry C. Potter, 1941 USA
    • Hollywood Hotel (Hollywood Hotel) di Busby Berkeley, 1937 USA
    • I Blues della Domenica: Il blues della domenica sera (I Blues della Domenica: Il blues della domenica sera) di Valerio Zurlini, 1951 Italia (documentario cortometraggio)
    • I cinque Penny (The Five Pennies) di Melville Shavelson, 1959 USA
    • Il re del jazz (The Benny Goodman Story) di Valentine Davies, 1955 USA
    • Il re del jazz (The King of Jazz) di John Murray Anderson e, non accreditato, Pál Fejös, 1930 USAi
    • Il sassofono (Il sassofono) di Andrea Barzini, 1991 Italia
    • Io chiara e lo scuro (io, chiara e lo scuro) di Maurizio Ponzi, 1982 Italia
    • Jammin’ the Blues (Jammin’ the Blues) di Gjon Mili, 1944 USA (cortometraggio)
    • Jazz in un giorno d’estate (Jazz on a Summer’s Day) di Bert Stern, 1960 USA
    • Jungle Fever (Jungle Fever) di Spike Lee, 1991 USA
    • Just Friends (Just friends) di Marc-Henri Wajnberg, 1993/1994 Belgium, France e Netherlands
    • L'America dei Dorsey (The Fabulous Dorsey) di Alfred E. Green, 1947 USA
    • L'Attimo Fuggente (Dead Poets Society) di Peter weir, 1989 USA
    • L'uomo dal braccio d'oro (The Man with the Golden Arm) di Otto Preminger, 1955 USA
    • La banda di Eddie (Eddy and the Cruisers) di Martin Davidson, 1983 USA
    • La Città del Jazz (New Orleans) di Arthur Lubin, 1947 USA
    • La conversazione (The Conversation) di Francis Ford Coppola, 1974 USA
    • La donna del gangster (The Strip) di Leslie Kardos, 1954 USA
    • La Donna di Parigi (A Woman of Paris) di Charlie Chaplin, 1923 USA
    • La signora del blues (Lady Sings the Blues) di Sidney J. Furie, 1972 USA
    • La storia di Glenn Miller (The Glenn Miller Story) di Anthony Mann, 1954 USA
    • Let's Get Lost - Perdiamoci (Let's Get Lost) di Bruce Weber, 1988 USA (documentario)
    • Lui è peggio di me (Lui è peggio di me) di Enrico Oldoini, 1984 Italia
    • Lulu on the bridge (Lulu on the Bridge) di Paul Austen, 1998 USA
    • Lush Life (Lush Life) di Michael Elias, 1993 USA
    • Ma quando arrivano le ragazze? (Ma quando arrivano le ragazze?) di Pupi Avati, 2005 Italia
    • Mamma, ho perso l’aereo (Home alone) di Chris Columbus, 1990 USA
    • Michel Petrucciani - Body & Soul (Michel Petrucciani - Body & Soul) di Michael Radford, 2011 Francia, Germania e Italia (documentario)
    • Mo' Better Blues (Mo' Better Blues) di Spike Lee, 1990 USA
    • Mosca a New York (Moscow on the Hudson) di Paul Mazursky, 1984 USA
    • New York, New York (New York, New York) di Martin Scorsese, 1977 USA
    • Nina Simone, the Legend (Nina Simone: La légende) di Frank Lords, 1992 France
    • Non c'è due senza quattro (Non c'è due senza quattro) di Enzo Barboni, 1984 Italia
    • Notte prima degli esami, oggi (Notte prima degli esami, oggi) di Fausto Brizzi, 2007 Italia
    • Ombre (Shadows) da John Cassavetes, 1959 USA
    • On the road (On the road) di Walter Salles, 2012 USA, GB e France
    • Paris Blues (Paris Blues) di Martin Ritt, 1961 USA
    • Permanent Vacation (Permanent Vacation) di Jim Jarmusch, 1980 USA
    • Piano, solo (Piano, solo) di Riccardo Milani, 2007 Italia
    • Porgy and Bess (Porgy and Bess) di Otto Preminger, 1959 USA
    • Ragazzi di provincia (The Rat Race) di Robert Mulligan, 1960 USA
    • Reveille with Beverly (Reveille with Beverly) di Charles Barton, 1943 USA
    • Risvegli (Awakenings) di Penny Marshall, 1990 USA
    • Ritmo Diabolico (The Gene Krupa Story) di Don Weis, 1959 USA
    • RoGoPaG, La ricotta (RoGoPaG, La ricotta) di Pier Paolo Pasolini, 1963 Italia e Francia
    • Round Midnight - A mezzanotte circa (autor de minuit) di Bertrand Tavernier, 1986 France e USA
    • Saxofone (Saxofone) di Renato Pozzetto, 1979 Italia
    • Scuola di polizia (Police Academy) di Hugh Wilson, 1984 USA
    • Senza catene (Unchained) di Hall Bartlett, 1955 USA
    • St. Louis Blues (St. Louis Blues) di Allen Raisner, 1958 USA
    • St. Louis Blues (St. Louis Blues) di Dudley Murphy, 1929 USA (cortometraggio)
    • Stella nel cielo (Syncopation) di William Dieterle, 1942 USA
    • Stormy Weather (Stormy weather) di Andrew L. Stone, 1943 USA
    • Strade perdute (Lost Highway) di David Lynch, 1997 USA e Francia
    • Symphony in Black: A Rhapsody of Negro Life (Symphony in Black: A Rhapsody of Negro Life ) di Fred Waller, 1935 USA (cortometraggio)
    • Syncopation (Syncopation) di Bert Glennon, 1929 USA (musical)
    • Taxi Blues (Taksi-Blyuz) di Pavel Lungin, 1990 Francia e URSS
    • Tempo di Furore (Pete Kelly’s Blues) di Jack Webb, 1955 USA
    • Teste Matte (Tapehaeds) di Bill Fishman 1988 USA
    • The Blues Brothers (The Blues Brothers) di John Landis, 1980 USA
    • The Commitments (The Commitments) di Alan Parker, 1991 Irlanda, GB, USA
    • The Exterminator (The Exterminator) di James Glickenhaus, 1980 USA
    • The Jill & Tony Curtis Story (The Jill & Tony Curtis Story) di Ian Ayres, 2008 France (documentario)
    • The Terminal (The Terminal) di Steven Spielberg, 2004 USA
    • The Young and the Cool AKA Twist All Night (The Continental Twist) di Allan David e William J. Hole Jr., 1961 USA e Danmark
    • Thelonious Monk: Straight, No Chaser di Charlotte Zwerin, Clint Eastwood, Bruce Ricker, 1988 USA (documentario)
    • Tic Code (The Tic Code) di Gary Winick, 2000 USA
    • Totò a colori (Totò a colori) di Stefano Vanzina, 1952 Italia
    • Ultimo tango a Parigi (Last Tango in Paris) di Bernardo Bertolucci, 1972 Italia e Francia
    • Un Americano a Roma (Un Americano a Roma) di Stefano Vanzina, 1954 Italia
    • Uomini senza donne (Uomini senza donne) di Angelo Longoni, 1996 Italia
    • Venere e il professore (A Song is Born) di Howard Hawks, 1948 USA




    Se ci sono degli errori o film da aggiungere scriveteci alla mail info@saxforum.it